Home Mondiali Basket 2019 Argentina-Serbia: un immortale Scola e un magistrale Campazzo sorprendono Bogdanovic e compagni

Argentina-Serbia: un immortale Scola e un magistrale Campazzo sorprendono Bogdanovic e compagni

di Giovanni Oriolo
Mondiali FIBA: Luis Scola, a 39 anni, è ancora perno di una nazionale di successo

Archiviata ieri la seconda fase del Mondiale di basket 2019, oggi si entra nel vivo con i quarti di finale. La prima sfida vedrà di fronte la prima del girone I, l’Argentina, contro la seconda del girone J, la Serbia. Questo è probabilmente il match più interessante delle quattro, viste le tante stelle presenti sia da una parte (con Bogdanovic, Bjelica, Marjanovic, Jokic, Micic, Milutinov, Guduric e Jovic), che dall’altra (con Scola, Campazzo, Laprovittola, Deck, Brussino e Garino).

Argentina-Serbia: parte meglio l’albiceleste, la nazionale balcanica risponde di talento e furbizia

I quintetti sono Campazzo, Brussino, Garino, Scola, Delia per l’Argentina, mentre i 5 titolari scelti da Djordjevic sono Jovic, Bogdanovic, Lucic, Raduljica e Jokic.

La partenza bruciante di Campazzo e compagni sorprende la Serbia e il primo allungo è bianco-celeste (12-4 che porta la firma del playmaker del Real Madrid). La nazionale sudamericana però incappa nell’errore di commettere diversi falli ravvicinati e dopo neanche 6 minuti del primo quarto già in bonus. La Serbia ne approfitta subito (soprattutto un gran tiratore di liberi come Bogdanovic) e con una serie di viaggi in lunetta porta la sfida sul 16-16. Il quarto va avanti con un botta e risposta fino al 23 pari, ma allo scadere il numero 7 dell’Argentina trova uno dei suoi 12 assist in questa partita per Deck, che porta sul più due la sua squadra al primo riposo.

Il secondo quarto è molto equilibrato dove hanno più minuti le seconde linee, da una parte Laprovittola, Deck (che chiuderà la partita con 13 punti e 8 rimbalzi), Vildoza e Fjellerup e dall’altra Bjelica (18 punti e 7 rimbalzi a fine match), Micic e Guduric. Anche qui gran partenza (39-31) dei sudamericani che corrono e spendono molto, non facendo notare che i migliori sono in panca a riposare. Però anche in questo caso la Serbia riesce a ricucire col passare dei minuti fino al -5 siglato da Jokic su assist della guardia dei Sacramento Kings. Il quarto si chiude quindi sul 54-49.

Bogdanovic si fa in quattro per tenere a contatto la Serbia, ma Scola e Campazzo sono incontenibili

Il terzo quarto si apre con una meravigliosa tripla di Bogdanovic che vuole mandare un messaggio agli avversari. Ma l’Argentina regge e i serbi continuano a fare l’elastico. Il gap massimo di questi 10 minuti lo raggiungono quando mancano 4 minuti e mezzo alla fine del quarto, quando Vildoza realizza il canestro del +7 (66-59). La difesa delle seconde linee dell’Argentina fa si che coach Hernandez possa far riposare i titolare per l’ultimo parziale. La Serbia, sul finale, ha ben 3 volte la possibilità di mettere la testa avanti per la prima volta nella partita, ma Deck e Delia sono mostruosi nella loro metà campo e il quarto si chiude 68-67 per l’Albiceleste.

Gli ultimi 10 minuti sono spettacolo allo stato puro. A iniziare bene, questa volta, è la Serbia che con Guduric trova il primo (e unico) vantaggio della partita. Ma la reazione dell’Argentina è impressionante, con Campazzo, Garino, Scola e Deck realizzano una serie di canestri che fissano il risultato sul 82-73. Bjelica a ricucire e realizza il -6, ma Laprovittola non ci sta è riporta sul +9 il gap.

Da qui in poi è “Campazzo and Scola Show”. Sono i soliti Bogdanovic e Bjelica a provare l’impresa di richiudere (fino al 91-85 dopo una tripla del nativo di Belgrado), ma il canestro di Campazzo e il contropiede di Deck in uscita dal time out portano il risultato sul 95-85 e chiudono la partita. Il tabellino finale dice 97-87 e la Serbia, favorita insieme agli USA per la vittoria finale, eliminata, mentre l’Argentina vola in semifinale e aspetta la vincente tra Spagna e Polonia.

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