LeBron James è ormai da più di 15 anni sotto i riflettori del mondo NBA e sembra non esser disposto a liberarsene così facilmente. Nonostante questo però, col passare del tempo c’è stata la nascita di fattori, che hanno influenzato e cambiato i piani del King.
All’età di 33 anni LeBron James sta ancora imponendo il suo dominio su tutti i pitturarti NBA. Il King viaggia con una media di 37 minuti per partita, realizzando una media di: 27,2 punti, 8,2 rimbalzi e 8,8 assist.
Questi numeri, visti su un atleta dell’età di LeBron James, risultano eccezionali, pensando soprattutto a quanto potrà ancora dare il giocatore nei prossimi anni.
Proprio su questo argomento è intervenuta la stampa americana, che nella giornata di ieri ha interrogato il King di Cleveland sui piani del suo futuro.
Le dichiarazioni di LeBron James
Il primo argomento toccato sono le sensazioni attuali del giocatore, che risponde: “Ormai è da tanto che calco questi campi e sono soddisfatto del mio operato. Tutto quello che arriva da adesso in poi è un extra per la mia carriera. Ho cominciato presto e ho realizzato tutti i miei obiettivi e sogni”.
Successivamente viene chiesto al King cosa ne sarà del suo futuro e il numero 23 spiega: “Sai sono intevenuti diversi fattori nella mia carriera, il primo su tutti è la mia famiglia. Non è semplice giocare e perdersi la crescita dei propri figli. Quando posso li vado a vedere ma mi sto perdendo molte cose di questo loro periodo”.
Infine, viene chiesto a James quanto questo possa essere un peso o un sollievo per lui mentre si appresta a concludere la sua ennesima stagione NBA: “Il fatto di dover pensare al ritiro mi fa male. Sono sempre stato disponibile per i miei compagni, sanno che possono contare su di me sempre e comunque. Il fatto che non potrebbe essere così in futuro mi da fastidio”.
Il King infine, con una battuta fa capire di non essere comunque così vicino al ritiro: “Il ritiro? Ho ancora troppe scarpe da vendere”.
1 commento
Ottimo articolo coinvolgente. Tratti un argomento a cui molta gente non pensa quando si parla di superstar nba. La lontananza dalla famiglia, lo scarso affetto che ne deriva e il perdere alcune tappe importanti nella crescita dei proprio figli sono tutti fattori che nella maggior parte dei casi portano sensazioni negative al giocatore ma lebron ovviamente è più forte anche di questo!
Complimenti Domenico