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Gregg Popovich, furia contro Trump: “E’ un pazzo, inadatto a governare”

di Michele Gibin
Gregg Popovich, furia contro Trump: "E' un pazzo, inadatto a governare"

Gregg Popovich non ha mai fatto mancare la sua voce nelle vicende politiche negli USA, e si è sempre distinto per le opinioni pesantemente negative sul presidente Donald Trump e la sua amministrazione. In un paese oggi prostrato dall’epidemia da coronavirus e dalle proteste forti, ed in diversi casi anche violente contro la morte di George Floyd a Minneapolis, il leggendario allenatore dei San Antonio Spurs attacca Trump ed evoca cambiamenti.

Popovich lo ha fatto in una lunga intervista concessa a The Nation, storico settimanale progressista americano. “La cosa che più mi sorprende è che questi episodi, con la polizia e il razzismo, ci sono sempre stati, eppure nulla cambia mai. Per questo le proteste sono così esplosive. Ma senza una leadership in grado di capire dove stia il problema, nulla cambierà mai“.

Ed è un problema dell’America bianca non aver mai voluto capire la questione. Perché ci è stato concesso il privilegio di evitarcelo, un’altra cosa che deve cambiare“.

Popovich: “Donald Trump è un pupazzo”

L’attacco frontale a Trump arriva poi puntuale: “Se Donald Trump avesse un cervello, anche magari cinico al 99%, ora direbbe qualcosa che unisca il paese. Ma a lui unire il paese non interessa, neppure in momenti come questi. Per spiegare quanto pazzo e fuori dalla realtà sia. Conta solo quello che porti consenso a lui, con lui non è mai una questione di bene comune o bene superiore“.

Per Gregg Popovich, “(L’america, ndr) ha bisogno di un presidente che dica poche parole: black lives matter, le vite dei neri contano, sono importanti. Ma Trump non può e non vuole, a lui basta solleticare il suo piccolo gruppo di sostenitori per dare un senso alla sua follia. Ma non è solo Trump, tutto il sistema deve cambiare. Ed io farò di tutto per dare una mano, perché questo è ciò che i leader fanno. Donald Trump non è un leader, non può farlo“.

Gregg Popovich farà parte assieme ad alcuni colleghi allenatori di una commissione che lavorerà con le autorità e la polizia nelle città che ospitano le franchigie NBA, per sensibilizzare e promuovere attività sul tema razzismo e discriminazione: “Lavoreremo con le città NBA ed i politici locali, e  anche con le forze di polizia ad un cambiamento positivo nel clima nella nostre comunità. Abbiamo la forza e la piattaforma per per fare la differenza, e le useremo“, così in un comunicato l’associazione allenatori della NBA.

Per Popovich, Donald Trump è oggi “unfit to rule”, semplicemente inadatto a governare in tempi come questi. “Oggi abbiamo un pazzo, uno stolto al comando mentre chi davvero sta governando al suo posto, il senatore Mitch McConnell, sta distruggendo gli USA per le generazioni che verranno. McConnell ha distrutto il sistema giudiziario, ha tentato di distruggere la sanità, l’ambiente. Trump è il pupazzo, McConnell lo manovra, e la cosa divertente è che Trump non lo sa, a lui il ruolo del fesso“.

Donald Trump non è solo divisivo, ti distrugge. Essere in sua presenza ti fa desiderare di essere morto, lui è uno che ti mangerebbe vivo per il suo tornaconto (…) si nasconde nella Casa Bianca, è un codardo, crea un problema è poi se la da a gambe come un bambino. Sinceramente, credo che la cosa migliore da fare sia ignorarlo: è un pazzo e un idiota“.

Gregg Popovich critica le proteste: “Manca organizzazione”

Le proteste, che negli USA proseguono da giorni in tante città ed hanno toccato anche zone esclusive come New York e la Fifth Avenue, sono per Popovich comprensibili, “Ma devono essere organizzate meglio. E’ frustrante così. Quando Martin Luther King organizzava una protesta, sapevi a che ora presentarti e a che ora andare a casa. Ma se tu vuoi organizzare una protesta con persone che vanno e vengono da ogni parte, non funzionerà. Dovrebbe essere una cosa non violenta, ma non lo è interamente. Anche qui più leadership sarebbe la benvenuta, cosicché le proteste non possano essere usate da altre persone per altri mezzi. Possiamo limitare i danni solo organizzandoci meglio“.

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