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No, la NBA non cambierà il logo per Kobe Bryant, ma non importa

di Michele Gibin
NBA Logo Kobe Bryant

La petizione lanciata su change.org per cambiare il logo della NBA, utilizzando la silhouette di Kobe Bryant, è solo una delle mille manifestazioni di affetto verso il campione e la sua leggenda. La scomparsa di Bryant in un incidente aereo costato la vita ad altre 8 persone, tra cui la figlia 13enne Gianna Maria, è uno di quegli eventi tragici che fermano per un attimo il corso della storia, ed aggregano le persone nel ricordo globale.

La NBA penserà sicuramente a qualcosa di grande, significativo e, chissà, di nuovo per legare al nome di Kobe Bryant un premio. L’ex star dei Lakers verrà inserita postuma nella Hall of Fame del basket a Springfield, Massachussets, assieme a Tim Duncan e Kevin Garnett. I giocatori NBA hanno di fatto scelto di ritirare ufficiosamente i numeri 8 e 24, non indossandoli mai più.

Mark Cuban, storico proprietario dei Dallas Mavericks grandi rivali di Kobe Bryant, ha ufficializzato la decisione di ritirare la maglia numero 24 dei Mavs, in onore del Black Mamba.

Per il cambio di logo NBA, la strada parrebbe però in decisa salita.

La lega non ha mai ufficialmente riconosciuto come Jerry West la figura bianca su sfondo rosso e blu del logo. E’ naturalmente il più classico dei “segreti di Pulcinella” che quello sia Jerry West, ma legalmente non lo è. Se lo fosse stato, West avrebbe ricevuto per i diritti dello sfruttamento della sua immagine una pioggia di dollari tale da far sembrare un monsone un piovasco londinese.

Ne West ha mai preteso alcunché: “Non mi piace attirare l’attenzione su di me, non l’ho mai fatto. Sinceramente, se la NBA volesse cambiarlo, non avrei alcun problema, anzi. Certo, lo so benissimo che sono io, e fa piacere, ma sinceramente potendo scegliere avrei preferito non lo fossi“, così l’ex stella e general manager dei Los Angeles Lakers nel 2017.

Cambiare volto ad un logo tanto diffuso e riconoscibile sarebbe inoltre un’operazione di marketing complessa, oltre che poco intelligente: sarebbe come se Nike decidesse di trasformare il suo celebre “baffo” in una S rovesciata, e poi pretendere di convincere in pochi giorni il mondo che quello, d’ora in poi, sarà il nuovo logo Nike. La NBA non ha mai infatti manifestato alcuna intenzione di apporre modifiche al suo logo.

In passato, alcune proposte di porre la silhouette di Michael Jordan, al posto dell’ufficioso West, sul logo NBA caddero presto sotto il peso del paragone con il Brand Jordan, di proprietà di Nike, che rappresenta il celebre “jumpman” nero su sfondo bianco.

Il numero incalcolabile di tributi riservati in sole 48 ore a Kobe Bryant è il miglior esempio di vicinanza ad un campione irripetibile, per carisma e fascino sportivo. Kobe Bryant è già diventato purtroppo da domenica 26 gennaio 2020 IL simbolo della NBA, anche se il logo dovesse rimanere quello che è.

Ma non importa. A noi resteranno sempre un fade-away dal post medio, e “la faccia delle finali” mentre si torna in difesa.

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