I Los Angeles Lakers potrebbero dover rinunciare a Kyle Kuzma almeno per l’inizio del training camp, il giocatore non avrebbe smaltito l’infortunio alla caviglia che ad agosto lo costrinse a saltare i Mondiali FIBA.
A riportare la notizia è Marc Stein del NY Times. Secondo Stein, il recupero di Kuzma sarebbe più lento di quanto preventivato, il prodotto di Utah non non sarà a disposizione di coach Frank Vogel per i primi allenamenti della squadra, in attesa di sviluppi.
Kyle Kuzma si era infortunato alla caviglia sinistra in occasione della prima delle due amichevoli di preparazione ai Mondiali giocate da Team USA a Melbourne contro l’Australia. Kuzma era dunque tornato a Los Angeles mentre il resto della squadra si imbarcava per la Cina.
The more pressing concern for the Lakers, though, is Kuzma's recent foot injury that forced him to withdraw from @usabasketball duty at the @fibawc, with his recovery said to be progressing slower than hoped
— Marc Stein (@TheSteinLine) September 24, 2019
Ne Team USA nei i Los Angeles Lakers hanno meglio specificato l’entità dell’infortunio, parlando di semplice “fastidio” (soreness). Kyle Kuzma è stato in estate l’unico superstite del celebrato “young core” dei Los Angeles Lakers assieme a Lonzo Ball, Brandon Ingram e Josh Hart, spediti lo scorso giugno in toto ai New Orleans Pelicans in cambio della superstar Anthony Davis.
Dopo aver viaggiato a 18.7 punti e 5.9 rimbalzi a partita nella sua seconda stagione NBA, e la prima giocata a fianco di LeBron James, Kuzma è atteso in questa stagione ad un nuovo salto di qualità per proporsi quale terza star della squadra, soprattutto dopo l’infortunio che ha tolto di mezzo DeMarcus Cousins.
Come riportato da Marc Stein inoltre, Kyle Kuzma dovrebbe diventare nelle prossime ore uno degli endorser principali di Puma, già fornitrice dell’atteso rookie dei New York Knicks R.J. Barrett e di Rudy Gay dei San Antonio Spurs. L’azienda tedesca inizierà da questa stagione ad entrare in competizione assieme a brand come Under Armour e New Balance contro i colossi Nike e Adidas, che sono oggi rappresentate da circa l’80% dei giocatori NBA titolari di contratto in esclusiva da endorser.