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I Milwaukee Bucks spiegano le ragioni del boicottaggio: “Chiediamo giustizia e riforme”

di Michele Gibin
I Milwaukee Bucks spiegano le ragioni del boicottaggio: "Giustizia e riforme"

I Milwaukee Bucks, gli ispiratori della clamorosa protesta dei giocatori NBA contro l’ennesimo atto di violenza della polizia ai danni di un cittadino nero USA, il 29enne Jacob Blake a Kenosha Wisconsin, hanno preso posizione e diffuso un comunicato per spiegare le ragioni del loro boicottaggio.

Poco prima dell’inizio di gara 5 dei playoffs NBA contro gli Orlando Magic, i Bucks hanno abbandonato il campo e sono tornati negli spogliatoi. Una protesta organizzata dai giocatori, che sono rimasti per circa 4 ore negli spogliatoi chiedendo di mettersi in contatto con general attorney del Wisconsin Josh Kaul che si sta occupando del caso Jacob Blake.

Boicottaggio Milwaukee Bucks, il comunicato dei giocatori

A tarda serata, George Hill e Sterling Brown hanno letto a voce un comunicato: “Chiediamo giustizia per Jacob Blake, chiediamo che i responsabili paghino. E per far si che ciò sia possibile, chiediamo che i legislatori dello stato del Wisconsin agiscano dopo mesi di parole e prendano misure per la responsabilità degli agenti e contro la brutalità della polizia, e per una riforma del sistema penale (…) nonostante le richieste incessanti di giustizia, nulla è stato sinora fatto, per cui è per noi impossibile oggi dedicarci solamente al basket. Quando noi giochiamo, ci viene chiesto di rappresentate lo stato del Wisconsin e Milwaukee al massimo livello, e rispettiamo tale standard. Oggi, esigiamo lo stesso livello da parte dei nostri legislatori e forze dell’ordine. Chiediamo ai cittadini di informarsi, e di comportarsi in maniera pacifica e razionale, e di andare a votare il 3 e 4 novembre“.

I Bucks hanno spiegato le ragioni della loro protesta in un colloquio con il procuratore generale del Wisconsin Josh Kaul e con il Lieutenant Governor dello stato Mandela Barnes. “I giocatori ci hanno chiesto cosa potessero fare di concreto, di tangibile sia nel breve che nel lungo periodo. Hanno detto che il boicottaggio è solo il primo passo di un percorso“, così Mandela Barnes.

Giovedì, il governatore democratico del Wisconsin, Tony Evers, ha promulgato una serie di provvedimenti di riforma del codice di procedura per la polizia nello stato, che limitino prese potenzialmente mortali, uso eccessivo della forza e introducano un addestramento maggiore degli agenti in tecniche di “de-escalation” durante le operazioni di polizia. Le leggi andranno approvate dai deputati dello stato.

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