Il media day NBA 2023 è stato importante anche per Team USA, in vista delle Olimpiadi di Parigi 2024, con le star Stephen Curry, Kevin Durant e Kawhi Leonard che hanno confermato la loro volontà di esserci la prossima estate.
KD, al media day dei suoi Phoenix Suns, ha praticamente prenotato un posto nei 12 che saranno a Parigi, forte anche dell’oro a Tokyo di due anni fa: “Giocherò alle Olimpiadi l’anno prossimo“, senza aggiungere caveat legati a infortuni o gestione dello sforzo. In Francia Durant giocherà per il quarto oro olimpico in carriera dopo Londra 2012, Rio de Janeiro 2016 e Tokyo 2020.
Stephen Curry non ha mai giocato alle Olimpiadi, sempre fermato da problemi fisici e programmi diversi. A Parigi l’allenatore di Team USA sarà Steve Kerr e Steph ha già dichiarato in passato di volersi togliere anche questa soddisfazione in carriera. “Voglio esserci assolutamente. Voglio far parte di quella squadra“.
Sentimento espresso, con la consueta cautela, anche da Kawhi Leonard che si è detto disponibile per la convocazione. Il flop ai Mondiali FIBA 2023 deve aver scottato l’orgoglio dei giocatori USA, che non vogliono saperne di vedere messa la loro supremazia nel basket mondiale in discussione. Nella sola giornata di ieri ai media day si sono promessi alla nazionale DeMar DeRozan, Bam Adebayo, Devin Booker, Bradley Beal, Jaylen Brown, Jayson Tatum, Donovan Mitchell, Khris Middleton, Brook Lopez, Aaron Gordon, Fred VanVleet, Julius Randle e il più “grosso” di tutti, LeBron James.
“Penso che, visti i nomi che stanno girando e che potrebbero far parte del roster, le Olimpiadi non saranno uno sforzo fisico così intenso. Non avrei così tanto lavoro da fare, qualche rimbalzo, un po’ di assist, un po’ di difesa, cose così. Ma vedremo cosa accadrà“.
Chi si è detto disponibile a giocare alle Olimpiadi di Parigi 2024, ma con le Bahamas, è Klay Thompson, star dei Golden State Warriors che ha già vinto nel 2016 con Team USA e che non ha chiuso, almeno ipoteticamente, a un ritorno ai Giochi con una maglia diversa, come le regole FIBA rendono possibile in alcuni casi. Il padre di Klay, l’ex giocatore Mychal Thompson, è nato a Nassau alle Bahamas e il figlio potrebbe richiedere la cittadinanza e giocare per la nazionale. “Sarebbe davvero bello, perché mio padre non ha mai avuto questa opportunità. Le Bahamas sono un posto che ha un ruolo nella mia storia, è un paese che ho nel cuore. Sarebbe davvero bello“.
Con la nazionale delle Bahamas, che giocherà il torneo preolimpico in estate, Klay Thompson potrebbe scendere in campo con altri tre giocatori NBA, Deandre Ayton, Buddy Hield e un altro naturalizzaro come Eric Gordon, che ha ottenuto la doppia cittadinanza e il permesso di cambiare nazionale, anche se aveva giocato in passato per Team USA ai mondiali FIBA 2010.