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WNBA, le Aces battono le Storm anche senza coach Hammon

di Carmen Apadula

Martedì, la WNBA ha annunciato che Becky Hammon sarebbe stata sospesa per 2 partite, per aver violato” le politiche della squadra e della lega riguardo al rispetto sul posto di lavoro.

Le Las Vegas Aces hanno quindi deciso di far allenare queste 2 partite rispettivamente agli assistenti allenatori Tyler Marsh e Natalie Nakase (che si occuperà della partita di giovedì, contro le Los Angeles Sparks).

Coach Marsh ha ricevuto l’incarico per la partita di questa notte, da giocare contro le Seattle Storm. Becky Hammon ha potuto aiutare lo staff tecnico del team per quanto riguarda la creazione di un piano di gioco per la partita, ma il resto era tutto nelle mani di Marsh. 

E, anche senza coach Hammon, le Aces hanno vinto per 105-64, stabilendo un record per quanto riguarda il margine di vittoria conquistato (pari a 41 punti).

Secondo ESPN Stats & Information, tale margine è stato il più alto di sempre ad essere conquistato in una partita d’esordio di una squadra WNBA, oltre che la sconfitta più bruciante mai subita dalle Storm.

Me c’è di più.

Perché, per le giocatrici è stato davvero speciale poter avere l’opportunità di mettere in luce un membro del loro staff tecnico, che di solito opera dietro le quinte

Anche se la vittoria è ufficialmente accreditata a coach Hammon, le Aces hanno festeggiato insieme a coach Marsh dopo la partita.

“Credo che nessuno si renda conto del lavoro che Tyler fa per noi, ed è incredibilmente fantastico vederlo ottenere questa vittoria” ha detto l’MVP in carica, A’ja Wilson. “È stato incredibile in tutto e per tutto. Abbiamo degli assistenti fantastici, e il modo in cui Tyler ci ha aiutato a conquistare la vittoria è stato davvero speciale. Onestamente, è stato un grande momento per noi”.

A differenza della partita persa contro le New York Liberty, le Aces sembravano essere più in forma. 

Approfittando del fatto di dover gareggiare contro una squadra inesperta, che si è lasciata sfuggire da poco Breanna Stewart, e che ha visto Sue Bird ritirarsi dopo le semifinali dello scorso anno, le Aces hanno costruito un vantaggio a doppia cifra a metà del secondo quarto e non si sono più voltate indietro.

Guidate dai 23 punti a testa di Kelsey Plum e Jackie Young, tutti le titolari di Las Vegas hanno chiuso in doppia cifra. Dall’altro lato, soltanto una giocatrice di Seattle (l’All-Star Jewell Loyd, che ha chiuso con 22 punti) ha segnato più di 8 punti.

L’obiettivo resta sempre quello di riconfermarsi campionesse, cosa che non accade nella WNBA da quando le Sparks hanno vinto sia nel 2001 che nel 2002

E, nonostante l’assenza di coach Hammon, sabato Las Vegas ha fatto un primo passo verso la realizzazione di questo obiettivo

Per quanto impressionanti siano apparse le nuove Aces, la Wilson ha però specificato che c’è ancora del lavoro da fare per integrare le nuove giocatrici nella squadra.

“Non è facile” ha detto. “Abbiamo delle nuove arrivate che devono abituarsi al sistema. Noi stesse, come nucleo storico, stiamo ancora cercando di conoscerci e di integrarci. Credo che il tempo ci aiuterà. Sono contenta che sembri facile, ma in realtà è molto difficile. Dobbiamo comunicare tra noi e assicurarci di essere tutte sulla stessa lunghezza d’onda e di avere lo stesso obiettivo”.

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