I Los Angeles Lakers vincono per il rotto della cuffia contro gli Indiana Pacers, in una partita che di per sé non lascia molto se non l’ennesima riprova della centralità di Anthony Davis: piuttosto, porta LeBron James a soli 63 punti dal tanto ambito record di Kareem Abdul Jabbar.
Ormai non serve neanche più introdurlo, o spiegarlo. Anche perché da qualche tempo basta aprire l’app ufficiale della NBA per trovarsi il countdown in cima alla prima pagina utile. Però, per assurdo, ora lui dovrà essere bravo a gestirsi.
Mentre TNT ha acquisito i diritti anche della prossima gara casalinga contro gli Oklahoma City Thunder, quella cerchiata sul calendario rimane probabilmente la successiva. Quella, sempre alla Crypto.com Arena, contro i Milwaukee Bucks. Che fino a poco fa era anche l’unica delle due sulla televisione nazionale, ma che avrebbe comunque un valore simbolico vista la storia di Kareem con la franchigia oggi targata Giannis Antetokounmpo.
Nel mezzo, però, la trasferta contro i New Orleans Pelicans. Viste anche le medie stagionali di LeBron (30.1 punti a notte), lui di fatto potrebbe tranquillamente raggiungere quota 64 in due partite. E questo di certo non farebbe al caso suo.
Attenzione comunque, perché rimanere fermo contro Brandon Ingram e soci sarebbe ugualmente un rischio. Gli imprevisti sono sempre da considerare. E allora forse la soluzione potrebbe essere quella di dare il massimo nella prossima uscita, per poi capire come muoversi in vista delle due gare casalinghe.
L’impressione è che l’appuntamento con la storia, a Los Angeles, contro Milwaukee, nella partita del cuore di Kareem, non possa essere mancato.
Intanto, dicevamo, LeBron segna 26 punti contro i Pacers e anche grazie a Anthony Davis regala la vittoria ai suoi Lakers. Che finalmente scavalcano proprio i Thunder in classifica e mettono i Portland Trail Blazers nel mirino.
