Warner Bros. Discovery, il network che controlla TNT, ha deciso di pareggiare l’offerta di Amazon Prime Video per il pacchetto da 1.8 miliardi di dollari in 11 anni sui diritti TV per la NBA, e ora attente che la lega scelga a quale delle due piattaforme affidarne il controllo.
Warner aveva fino a giovedì per esercitare la sua clausola su una fetta del colossale contratto da circa 76 miliardi di dollari in 11 anni cui con cui ESPN-ABC, NBC e Amazon Prime Video si erano accaparrati i diritti TV sulla NBA. Per la prima volta dal 1984 TNT sarebbe dunque rimasta fuori dai giochi, ma l’ultima parola non è ancora detta. WDB ha annunciato la mossa lunedì e si è detta “impaziente che la NBA convalidi il nostro contratto con lei“.
Un portavoce della NBA ha riferito che la lega è in fase di valutazione della proposta di Warner, nessun commento invece da Amazon Prime Video che rischia di vedersi così tagliata fuori. Una decisione da parte della NBA è attesa già questa settimana.
Amazon Prime Video si era aggiudicata il pacchetto “C” dei diritti TV NBA, con la Emirates Cup (il torneo infrastagionale introdotto nel 2023) e le partite in prima serata del giovedì, dopo la fine della stagione NFL a gennaio-febbraio. Anche TNT, per pareggiare la tipologia di offerta on demand di Amazon, ha messo in campo la propria piattaforma di streaming, Max, per trasmettere le partite. A pesare potrebbero essere però anche le differenze, a oggi negli USA Amazon Prime Video ha circa il doppio di iscritti rispetto a Max.
Se i diritti TV restassero però a TNT, l’emittente potrebbe salvare e proseguire uno degli show più popolari che segue la NBA oggi, “Inside the NBA” con Ernie Johnson, Charles Barkley, Shaquille O’Neal e Kenny Smith che è il talk show NBA più popolare, vincitore di numerosi Emmy.
Il nuovo contratto sui diritti TV NBA scatterà dalla stagione 2025-26.
