La NBA in questi giorni sta vagliando diverse possibilità e diversi formati per quella che sarà la stagione 2020/21 e tra questi c’è anche l’eventualità di un torneo play-in per gli ultimi due posti disponibili per i playoffs in ciascuna Conference.
Adam Silver ha comunicato nella giornata di oggi che la possibilità che la stagione prenda inizio il 22 dicembre è sempre più remota, con un accordo tra le parti che manca del tutto. E le parti in questione sono proprio la lega e la NBPA, ossia l’associazione dei giocatori che ha come presidente Michele Roberts.
Il 6 novembre, tra l’altro, scadrà il termine, nuovamente, del contratto collettivo di lavoro (CBA) che andrà rinegoziato, altrimenti si potrà parlare di lockout come nel 1999 e nel 2001. Una possibile serrata pare improbabile, ma non si esclude nessuna strada.
Quindi sembra che l’inizio della prossima annata sia da rimandare all’anno nuovo e una data papabile potrebbe essere quella del Martin Luther King Day, ovvero il 18 gennaio. Molti giocatori, infatti, hanno detto no categoricamente alla possibilità di iniziare nuovamente a giocare per il 22 dicembre, ritenendo troppo ridotta la finestra di off-season concessa, visto che si è finito di giocare la scorsa stagione solo ad ottobre inoltrato.
Questo ulteriore rinvio, tuttavia, provocherà un’atra perdita di denaro importante per la NBA che già ne ha subite parecchie e che dovrà sudare non poco per garantire dei salary cap allo stesso livello di quelli dell’anno precedente. Così, nei vertici della lega, è spuntata l’idea di creare dei piccoli tornei di play-in per determinare la settima e l’ottava squadra che approderanno ai playoffs.
In questo modo, le ultime gare di regular season acquisterebbero un peso specifico maggiore e gli introiti crescerebbero dato che si tratterebbe di incontri in più nel calendario. Questo nuovo format che ricalca quello testato nella bolla di Orlando vedrebbe scontrarsi la settima con l’ottava in classifica, e la nona con la decima. La vincente tra la settima e l’ottava approderà alla post-season, mentre la vincente tra la nona e la decima sfiderà la perdente tra la settima e l’ottava per l’ultimo posto disponibile.
Questa opzione, ventilata da Adrian Wojnarowski e Zach Lowe di ESPN, dissuaderebbe delle squadre dal “tankare”, ma allo stesso tempo potrebbe fare mugugnare la squadra che arriverà settima nella rispettiva Conference.
In ogni caso, al momento siamo ancora allo stadio di “idea”, per cui non c’è nulla di concreto. I vertici della lega ne parleranno, ma sicuramente potrebbe essere un’interessante modalità per recuperare parte degli introiti e rendere interessante l’ultima parte di regular season.