Al PalaMaggiò di Caserta i padroni di casa della Pasta Reggia Caserta ospitavano il Banco di Sardegna Sassari. La squadra di casa doveva vincere per sperare ancora nella salvezza, mentre i sardi volevano i due punti per consolidare la quarta piazza in classifica. I casertani arrivavano dalla vittoria nel derby conto Avellino, mentre Sassari non vinceva da quattro partite di seguito. Ma vediamo ora come è andata questa partita.
CASERTA 94 SASSARI 84
Il primo quarto inizia con il primo possesso Caserta, che realizza da tre con Scott, Sassari pareggia con la bomba di Brooks. Primi tre minuti in sostanziale equilibrio con i padroni di casa avanti di una sola lunghezza, sul 8-7 dopo il canestro da sotto di Ivanov. Ma i campani sono ispirati questa sera e trovano un buon gioco, che li porta sul +6 a metà tempo, dopo la tripla di Scott. Sassari, però, reagisce d’istinto e con un grande Brooks ed un ritrovato Sosa riesce a trovare il +8. Caserta rientra in partita verso la fine del quarto, che si chiude sul 17-22. Ultimi punti di Caserta con Ivanov che fa 2+1.
Secondo quarto con Caserta in avanti, i padroni di casa trovano il -3 con una tripla di Tessitori e rientrano in partita. Sassari però non ci sta e si riporta a +7, dopo i due punti di Sosa. Buone percentuali e un ottima difesa valgono il nuovo allungo dei sardi. 30-37 il punteggio. Ivanov prova a tenere in partita i suoi e riesce a riportare Caserta di nuovo a -3, ma Sassari sembra inarrestabile e piazza un altro allungo. La tripla di Sanders vale il +10 ad un minuto dalla fine e Caserta è al tappeto. Il primo tempo si chiude 38-48, con gli ospiti ancora sopra di dieci.
Una grande prova di Jerome Dyson consente a Sassari di andare in vantaggio nei primi due quarti.
Il secondo tempo inizia con quattro punti in serie di Scott, che portano Caserta a -6. Ma Sanders per Sassari la mette da tre e porta i sardi a +9. Ancora gli ospiti in avanti, Dyson fa 2/2 dalla lunetta e Sassari va a +13. Il tabellone segna 42-55. Caserta, però, reagisce con orgoglio e, sospinta dal pubblico di casa, rientra in partita. Prima Mordente da tre e poi Antonutti da due mettono i campani a -6. Dyson la mette da tre per il nuovo +9, ma Caserta sa di recupaerare, difende bene e attacca alla grande. A due minuti dal termine si porta a -1, dopo la tripla di Domencat. Il quarto si chiude con la tripla di Logan per i sardi e con Domencat che fa 3/3 ai liberi per i campani. Sassari è ancora in vantaggio ma Caserta rimane attaccata, 64-67 il punteggio al termine del periodo.
Ultimo quarto che si apre con due triple, una per parte, prima Sassari con Sosa e poi Antonutti per Caserta. I sardi provano ad allungare ma Caserta rimane sempre in partita. A metà quarto Ivanov trova il -3 Caserta, 75-78. Poi ancora Caserta con Vitali per il -2, dopo il canestro di Brooks per Sassari. Dyson allunga a +4 per Sassari e poi la partita si addormenta. Nessun canestro per due minuti. La sblocca Caserta con Scott per il -2, campani che poi piazzano il + 3. Prima il pareggio di Ivanov e poi il sorpasso con Vitali da tre. 85-82 ad un minuto dal termine. Logan pareggia per Sassari con la tripla, ma Caserta è più cattiva e vuole la vittoria. Domencat da tre e Moore da due mettono i campani a +5. Sassari non riesce a rientrare, Caserta chiude bene, e a fine partita siamo sul 94-87.
Grande prova di Michele Antonutti, che chiude con 19 punti e 3 rimbalzi, guidando Caserta alla vittoria.
Grande vittoria per Caserta, che complice la sconfitta di Pesaro, si porta a una sola lunghezza dai marchigiani, aspettando buone notizie dal Comitato Federale che potrebbe restituire il punto di penalizzazione ai campani. Ottima prova di Antonutti con 19 punti e di Ivanov con 16, che guidano alla vittoria i campani. La salvezza è ancora possibile. Per Sassari è buio pesto, sono cinque le sconfitte di seguito, e i sardi perdono la quarta piazza dopo l’aggancio di Trento. I play-off sono ormai una certezza ma se Sassari gioca così non andrà lontano. A nulla valgono le buone prove di Dyson con 17 punti e di Dyson con 16.
Per Serie A Beko Passion,
Fabio Silietti
