All’indomani della più brutta notizia che potesse arrivare in casa Virtus, quella della diagnosi di leucemia mieloide per Achille Polonara, Bologna ha battuto la Germani Brescia ed è ora campione di Italia per la diciassettesima volta. Un trionfo incredibile da dedicare all’anconetano,di una squadra totalmente in missione dopo quella sconfitta terribile subita a Belgrado da parte della Stella Rossa, vinta grazie alla presenza in panchina di un uomo che in questo trionfo ci ha sempre creduto, anche quando era rimasto quasi da solo sul carro: Dusko Ivanovic, un allenatore leggendario che aggiunge al suo palmares unico un altro trofeo e che fortifica ulteriormente il suo status.
Una vittoria che rappresenta la ciliegina sulla torta dell’avventura in Virtus di due giocatori che sono entrati negli anni nella storia del club bianconero, Cordinier e Shengelia, e probabilmente di una leggenda autentica del basket italiano come Marco Belinelli. Per i primi due si tratta, dopo la Eurocup vinta al loro primo anno, del finale perfetto di quello che però, per quanto lungo, bello e intenso è solo un capitolo della loro carriera, mentre per Beli si tratta di un punto probabilmente definitivo sulla più grande carriera individuale della storia del basket italiano. Brescia invece, per quanto sia uscita travolta da questa gara 3 non ha nulla di cui non essere orgogliosa, come sottolineato dal timeout di Poeta e dalla presenza fino all’ultimo di tutti gli spettatori al palazzetto.
Germani Brescia-Virtus Bologna 74-96: l’analisi della partita
La sfida, vedendo come è finita, era decisa ancora prima di iniziare: Brescia ha giocato tutto l’anno con 9 uomini in rotazione, un numero sostenibile soprattutto per una squadra che non gioca competizioni europee. Tuttavia nel momento in cui uno di quei 9 giocatori -per altro portante di un carico di minutaggio elevatissimo quale era Ndour-si infortunia le rotazioni a 8 uomini diventano rapidamente insostenibili: tanto rapidamente che già alla seconda partita in cui questo elemento manca la squadra è con la lingua di fuori. Brescia oggi non ha potuto fare nulla, e si è fatta dominare in tutti gli aspetti del gioco riguardanti la fisicità. In primis a rimbalzo offensivo dove la Segafredo ha conquistato 16 seconde chance, grazie a una quantità di energie enormemente superiore rispetto a quella di Brescia che spesso non è riuscita a fare altro oltre a guardare le palle vaganti generatori dagli errori al tiro dei bianconeri. In secondo luogo, gli attaccanti lombardi non sono riusciti a reggere il confronto con la difesa virtussina, che ha recuperato ben sette palloni.
Oltre a ciò, Bologna ha buttato benzina sul fuoco con una quantità di triple disarmante per ogni difesa: a fine partita il conteggio dei canestri dai 6,75 recita 13 canestri su 26 tentativi. Al di là di questo, la partita della Virtus è stata veramente impeccabile in ogni aspetto del gioco e in ogni individuo sceso in campo nei 40 minuti: tutti hanno fatto la loro parte e come da grande squadra Bologna ha difeso, da grande squadra Bologna ha anche attaccato facendo registrare ben 21 assist di squadra. Ma oltre alla squadra, bisogna parlare di due singoli: abbiamo già citato Shengelia, vincitore del premio di MVP delle finali e autore di una prestazione d’addio da 31 punti e 9 rimbalzi con un solo errore al tiro, il georgiano è riuscito nel suo intento di salutare una città e un popolo che gli hanno dato tantissimo con un titolo tanto desiderato. Il secondo uomo di cui dobbiamo parlare è assolutamente Brandon Taylor: arrivato quasi a sorpresa da retrocesso in Spagna e con aspettative non altissime, si è trovato immediatamente catapultato nel contesto playoff senza neanche assaporare la regular season; l’ex Bergamo si è però ambientato rapidissimamente ed è stato fondamentale per la Virtus aggiungendo sia delle soluzioni tattiche inedite che un’alta dose di leadership che si sono rivelate decisive per il cammino della vu. Oggi il folletto ha fatto registrare 19 punti con 6 assist e 4 rimbalzi. Sul lato individuale per Brescia, bene Bilan con 17 punti.
Un meritatissimo trionfo a tutto tondo, complimenti a Bologna!
Il tabellino statistico del match
Parziali singoli quarti: 15-28; 13-22; 32-26: 23-20
Parziali progressivi: 15-28; 28-50; 51-76; 74-96
Germani Brescia Nikola Ivanovic 11, Della Valle 5, Dowe 4, Rivers 11, Bilan 17, Burnell 24, Cournooh 2, Mobio, Ndour ne, Ferrero ne, Tonelli ne, Pollini ne. Coach: Poeta.
Virtus Bologna: Taylor 19, Hackett 6, Cordinier 5, Shengelia 31, Zizic 6, Diouf 11, Akele 5, Pajola 2, Morgan 11, Belinelli, Accorsi. Coach: Dusko Ivanovic.