Home Lega Basket A Play-Off Preview: Reggio Emilia (#3) vs Brindisi (#6)

Play-Off Preview: Reggio Emilia (#3) vs Brindisi (#6)

di Massimo Barchi

Grissin Bon Reggio Emilia (#3) – Enel Brindisi (#6)

Quasi uno scherzo del destino quello che il calendario ha proposto per l’ultima giornata di campionato quando Reggio Emilia e Brindisi hanno incrociato le proprie forze (67-63 il risultato finale); un vero e proprio antipasto di quello che sarà con molta probabilità un quarto di finale play-off molto equilibrato e combattuto. I due coach in quell’occasione hanno giocato a nascondere possibili soluzioni tattiche, tecniche (vedi assenza di Silins, Lavrinovic e Denmon) e possibili novità, rimaste cosi come carte a sorpresa da giocare sul parquet per indirizzare a proprio favore la serie.

 

Reggio Emilia. La squadra di Max Menetti arriva a questi play-off con un discreto entusiasmo, forte dei record ottenuti in stagione regolare (mai era stato raggiunto il terzo posto e i 42 punti in classifica) e con il fattore campo dalla propria (record anche qui di abbonati ed incassi) come chiave per avere la meglio contro Brindisi (14 successi consecutivi dopo l’unica sconfitta iniziale contro Cremona). Solo nelle ultime giornate di stagione regolare, seppur altalenanti in termini di gioco e risultati, Reggio Emilia ha avuto il roster praticamente al completo, dopo immense vicissitudini legate ad infortuni piuttosto complessi che hanno tenuto fuori dai campi di gioco elementi d’impatto per la squadra, primo fra tutti Darius Lavrinovic (solo Polonara, Mussini e Della Valle hanno evitato problematiche fisiche).

Punti di forza. L’entusiasmo di una città che vive per la pallacanestro (confermati in prelazione 2.587 abbonati per un incasso di Euro 130.620,00), naturalmente porterà comunque il tutto esaurito per Gara 1 e 2 al Pala Bigi (martedì 19/05 e giovedì 21/05). Società e squadra puntano alla finale per ottenere anche una storica qualificazione per la prossima Eurolega; il prestigio della Pallacanestro Reggiana e la profondità del roster sono di tutto rispetto per pensare che nessuno obbiettivo sia precluso in partenza. La completezza in tutti i reparti e il mix di gioventù (Mussini, Della Valle, Polonara, Cervi e Chikoko) ed esperienza (Cinciarini, Diener, Kaukenas e Lavrinovic) può essere davvero determinante per portare a casa la serie.

Punti deboli. Le ultime gare di campionato hanno evidenziato una mancanza di reazione quando la squadra soccombe, soprattutto in trasferta dove sono arrivate sconfitte preoccupanti (vedi Pistoia e Caserta) che di fatto sono costate il secondo posto in classifica a favore di Venezia, con cui Reggio Emilia aveva lo scontro diretto a favore (2-0). Il difetto più grande di questa squadra per tutto l’anno è stato quello di intestardirsi con il tiro da tre punti quando si trova in difficoltà, anche quando le percentuali sono state piuttosto deficitarie. Il rientro a tempo pieno di Lavrinovic e l’acquisto di Chikoko hanno coperto in buona parte le lacune a rimbalzo che permettevano agli avversarsi di prendersi manciate di secondi e terzi tiri, anche se in alcuni momenti la cronicità di questo fondamentale sembra non lasciare tregua ai lunghi reggiani. Il principale rebus da risolvere è però legato a Drake Diener; arrivato tra il clamore generale, l’ex Sassari, ha mostrato difficoltà a ritrovarsi in un ruolo diverso per lui rispetto al passato e mai è risultato realmente decisivo per le vittorie della Grissin Bon.

Quintetto. Andrea Cinciarini, Rimantas Kaukenas, Drake Diener, Achille Polonara, Darius Lavrinovic.

 

Brindisi. Con la qualificazione per la post-season già in tasca da alcune giornate, coach Bucchi, ha provato a gestire le forze per presentarsi a questa sfida con la Grissin Bon al massimo delle proprie possibilità; l’infortunio alla caviglia di Marcus Denmon (trauma contusivo-distorsivo alla caviglia destra) nella gara contro Milano alla penultima di campionato, ha creato qualche ostacolo in questa ottica, ma l’atleta americano sarà regolarmente in campo per Gara 1. A dispetto della buona prova di Eric nell’ultima uscita proprio con Reggio Emilia (18 punti e 9 rimbalzi), il centro arrivato a metà stagione a Brindisi per sostituire Cedric Simmons infortunatosi gravemente al ginocchio, non sembra soddisfare la società pugliese e nonostante la sua conferma arrivata dalle parole del presidente Marino, si sta cercando un altro lungo da aggiungere al roster in vista dei play-off.

Punti di forza. Squadra di assoluto di talento, l’Enel Brindisi rischia di minare le certezze reggiane. La grande esperienza di Piero Bucchi (raggiunto Rubini a 601 panchine in serie A) può fare tutta la differenza di questo mondo nella gestione di questo gruppo, portato ai play-off per il secondo anno consecutivo senza particolati patemi e con grande merito. Per disputare dei grandi play-off servirà attenzione, pazienza e un po’ di fortuna; perché nella strada che porta allo scudetto l’avversario è si importante ma non fondamentale; le varianti sono infinite e l’impredivibilità dei vari Pullen, Denmon e Mays può risultare determinante e vincente su schemi e tatticismi.

Punti deboli. Il fatto di avere un roster basato principalmente su atleti di scuola americana a volte rimarca il difetto radicato della squadra, ovvero la mancanza di continuità e l’essere spesso ondivaga; per gli atleti di coach Bucchi la stagione regola stimoli insufficienti per tenere sempre alta la tensione del gioco; per questo spesso e volentieri sono arrivate sconfitte ancora prima di scendere in campo. La mancanza di stimoli e adrenalina delle ultime giornate potrebbe aver deconcentrato il gruppo in vista dei play-off; in questo senso l’aver raggiunto e in parte migliorato gli obbiettivi di inizio stagione (semifinali di Coppa Italia, quarti di finale in Eurochallenge e il sesto posto in campionato con relativi play-off), potrebbe avere appagato a sufficienza l’Enel, che vince il suo personale scudetto semplicemente presentandosi ogni volta ai nastri di partenza del campionato di serie A.

La panchina di Brindisi rischia di essere troppo debole e corta per affrontare così tanti impegni ravvicinati e di alta intensità; va letto in questa ottica il rinforzo paventato in settimana per provare a ridurre il gap con Reggio Emilia.

Quintetto. Jacob Pullen, Marcus Denmon, Delroy James, Elston Turner, James Mays.

 

Duello chiave: Lavrinovic – Mays

La sensazione è che i duelli chiave per decidere la serie siano quelli che si giocheranno sotto canestro.

Darius Lavrinovic (10 gare giocate con 10.1 punti a partita, 3.4 rimbalzi catturati per una valutazione media di 8.3) ha mostrato che con la sua presenza la Grissin Bon può appoggiare il gioco in post basso con grande affidabilità, dando così una valida alternativa al gioco perimetrale di coach Menetti. Al di là delle cifre condizionate da una stagione a dir poco tribolata dal punto di vista fisico (le percentuali al tiro sono comunque ottime), la tecnica e la classe del lituano non sono in discussione; resta da vedere se la schiena appena operata potrà reggere nonostante i tempi di recupero ristretti tra una gara e l’altra.

James Mays (25 gare giocate con 13.6 punti a partita, 9.4 rimbalzi catturati per una valutazione media di 18.2) ha interrotto a 9 la striscia di doppie doppie consecutive proprio alla penultima giornata contro Milano, mancando la decima per pochissimo (20 punti e 9 rimbalzi). Con Anosike di Avellino, il forte lungo brindisino ha condiviso il titolo di re delle doppie doppie (14 a testa), nonostante 5 assenze in stagione regolare. La sua atleticità e il suo dinamismo potrebbero rivelarsi fondamentali per il controllo delle plance nella sfida, a fronte della scarsa percentuale ai tiri liberi che supera di poco il 50%.

Pronostico: Reggio Emilia – Brindisi 3-2

 

Per NBA Passion,

Massimo Barchi (@dirkpeja)

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