I Los Angeles Lakers potrebbero fare un’ultima aggiusta a roster sul mercato, entro il 1 marzo che sarà l’ultima data utile entro la quale le squadre potranno rilasciare dei giocatori via buyout in modo tale che siano ancora eleggibili per giocare ai playoffs.
Mercato dei buyout che in verità non dovrebbe essere molto ricco. Giocatori come Bruce Brown, Marcus Smart e Malcolm Brogdon termineranno la stagione a New Orleans e Washington e i Lakers potrebbero cercare dopo la firma di Alex Len un altro lungo, per coprirsi le spalle da eventuali infortuni. Due i giocatori a roster attualmente “in esubero” per i Lakers nel reparto esterni, con Cam Reddish e Shake Milton a rischio taglio per fare spazio a un eventuale nuovo giocatore.
Cam Reddish era stato ceduto agli Charlotte Hornets nella trade poi saltata per Mark Williams, e non ha più giocato da allora. Shake Milton era arrivato via trade a gennaio quando i Lakers hanno acquisito Dorian Finney-Smith dai Brooklyn Nets, e per entrambi non sembra esserci futuro in gialloviola.
Il mercato dei lunghi è però arido. Talmente arido che un grande ex gialloviola continua a lanciare segnali e a dirsi pronto a un ultimo giro di giostra, quel Dwight Howard che ospite al podcast di Paul George ha confermato di non essersi ancora ritirato ufficialmente: “Non ho smesso, ma non so ancora che cosa farò (…) ho parlato con LeBron ma lui voleva Bronny in squadra e penso che ci vorrà anche Bryce (il figlio secondogenito, ndr)”, poi, più serio, “La realtà è che ai Lakers mi sono sempre trovato bene, e con LeBron. Ho dei gran bei ricordi. Sul ritiro, vorrei giocare finché posso scendere in campo e smettere quando lo dirò io, e nessun altro“.
Dwight Howard ha vinto un titolo coi Lakers nel 2020 ed è un 8 volte All-Star. Nella NBA ha giocato per l’ultima volta nel 2021-22 proprio con i Los Angeles Lakers e a 39 anni non è in fondo più vecchio di Chris Paul e dello stesso LeBron James, per spendere due nomi, nelle ultime due stagioni ha giocato a Taiwan e Dubai.