Ci sono poche certezze al mondo. Una di queste è che James Harden marcherà visita nella prossima partita importante, da dentro o fuori, ai playoffs NBA per la sua squadra.
Dopo un’altra stagione solidissima per Harden, che è tornato All-Star nel 2025 coi Clippers, i demoni personali sportivi del Barba si sono riaffacciati nel finale della serie contro i Denver Nuggets, con due controprestazioni cruciali in gara 5 e gara 7 dove LA ha perso una serie che conduceva per 1-0 e 2-1. In gara 5 aveva chiuso con 11 punti e cattive percentuali al tiro, con 4 palle perse. In gara 7 ha messo assieme 13 assist e 7 punti con soli 8 tiri nella disfatta su tutta la linea dei Clippers per 120-101 alla Ball Arena di Denver.
L’ennesima perla al contrario di una carriera purtroppo costellata di flop nei momenti cruciali, una storia che per James Harden inizia nel 2017 quando studiava da MVP agli Houston Rockets. Un limite caratteriale e psicologico ancor prima che tecnico per Harden, che in gara 7 si è estraniato dalla lotta, senza guardare il canestro e smettendo di attaccare. Nella serie, Harden aveva iniziato con 32 punti in gara 1 per poi sedersi con l’eccezione di gara 6, per lui 43% dal campo in 7 partite e medie in calo rispetto alla regular season. Una storia già vista.
Il Barba non ha parlato in sala stampa dopo gara 7, ma di lui s’è parlato. I Clippers non hannp ovviamente puntato diti, non sarebbe giusto, Ivica Zubac ha detto che i Nuggets “hanno giocato più duro di noi e ci hanno battuto su tutta la linea, questa è stata la differenza“. Per Kawhi Leonard, l’unico arrivato pronto a giocarsela in gara 7, “avremmo potuto fare decisamente meglio, non penso che tra noi e loro ci siano 30 punti di distacco se guardiamo al resto della serie. Ma va dato loro il merito, hanno corso e lottato, rimediato canestri facili e segnato da tre“.
In gara 7 Christian Braun si è occupato di James Harden in difesa e col suo atteggiamento passivo, il Barba non è mai riuscito a attirare raddoppi e generare le rotazioni difensive di Denver. Braun ha avuto nella serie un consigliere eccezionale, Russell Westbrook che con Harden ha condiviso tutta la carriera NBA. “Ci ha giocato assieme e contro, lo conosce bene. Mi ha detto che tipo di difesa mostrargli, quando mandarlo a destra, ho imparato durante la serie e oggi i coach avevano fiducia in me, abbiamo deciso di non cambiare in difesa“.
“E’ difficile contro di lui, ma Christian ha fatto un buon lavoro e gli ha reso la vita difficile. Ma è tutto l’anno che Braun fa questo tipo di lavoro” così Russ, che oltre come consigliere, è stato decisivo in campo con 16 punti e 5 recuperi difensivi.
Gli LA Clippers erano entrati da favoriti in questa serie e dopo gara 3 sembravano lanciati verso una vittoria in 5-6 partite. Così non è stato, resta la buona notizia di aver ritrovato un Kawhi Leonard in forma come quasi mai in questi ultimi anni, e un centro di valore come Ivica Zubac. Leonard, Zubac, Harden, Norman Powell e giocatori come Bogdan Bogdanovic, Kris Dunn, Derrick Jones Jr e Nic Batum sono tutti sotto contratto almeno per un’altra stagione così come coach Tyronn Lue, è quindi difficile pensare a stravolgimenti in casa Clippers.