LeBron James vedrebbe di buon occhio l’introduzione come si fa nella NFL del premio di Offensive Player of the Year anche nella NBA. Nell’ultima puntata del suo podcast Mind the Gap con Steve Nash, LeBron si è chiesto se non sia il caso di inserire questa nuova categoria tra i premi individuali di fine stagione.
“Ci pensavo, a come la NFL lo fa. Loro hanno sia l’MVP sia l’Offensive Player of the Year. E potremmo farlo anche noi nella NBA, dai sia l’MVP sia l’altro premio. Cambierebbe diverse cose, l’MVP è davvero il miglior giocatore della stagione? Oppure a volte è solo l’Offensive Player of the Year? Statisticamente si tratta del miglior giocatore della stagione ma in questo modo non hai mai un giocatore la cui squadra non è magari andata ai playoffs“.
Nel football americano, dove i ruoli offensivi e difensivi sono più definiti, è certamente più facile riconoscore un miglior difensore o un miglior attaccante al netto del premio di MVP. Nel basket è un po’ più complesso, la NBA ha risolto il problema riconoscendo nel suo MVP il giocatore più valuable, ovvero il più “prezioso” e di valore per la sua squadra, sia in attacco sia in difesa e soprattutto col suo impatto sulla resa e numero di vittorie stagionali. Se però anche nella NBA esistesse il premio di Offensive Player of the Year, sarebbe stato ad esempio impossibile nella stagione appena conclusa non assegnarlo a Nikola Jokic, nonostante sia stato Shai Gilgeous-Alexander il meritato MVP.
Del resto la NBA si è appena inventata un premio peculiare, il Clutch Player of the Year che premia un giocatore che si è distinto particolarmente nelle situazioni “clutch”, ovvero con la partita in bilico a almeno 5 minuti dalla fine come riferimento statistico. Premio che esiste da 2023 e che è andato a DeAaron Fox, Stephen Curry e Jalen Brunson. E dal 2022 la lega assegna ai playoffs anche i premi di MVP delle due finali di conference, dedicati a Magic Johnson e Larry Bird.
Certo, se fosse esistito il premio di Offensive Player of the Year sarebbe stato difficile non assegnarne a iosa allo stesso LeBron James, che ha vinto in carriera 4 volte l’MVP ma che in 22 anni di carriera ha avuto una costanza di rendimento a altissimo livello mai vista prima.
