Più che distratti dalla telenovela su Joel Embiid, ci eravamo persi la crisi offensiva di Paul George da neo giocatore dei Philadelphia 76ers la quale ha però raggiunto dimensioni tali che neppure l’ex star dei Clippers può più negarla.
Contro i Phoenix Suns nel KO interno dei Sixers senza Embiid, per 109-99, Paul George ha chiuso con 5 su 18 al tiro per 13 punti con 9 rimbalzi e 5 assist, e 3 su 9 da tre. In stagione PG sta tirando con il 42% dal campo per 16 punti a partita, il minimo in carriera da quando era un giocatore al secondo anno di belle speranze agli Indiana Pacers nel 2011-12, davvero una vita fa. La stagione di George, va ricordato, non era iniziata al meglio con due infortuni diversi allo stesso ginocchio, uno in preseason e uno a novembre che ne hanno rallentato preparazione e inserimento. Ciononostante non può preoccupare un rendimento così in calo rispetto al passato recente dell’ex star dei Clippers.
Durante la partita contro i Suns, il pubblico di Philadelphia ha perso la pazienza con lui e ha iniziato a fischiare dopo l’ennesimo errore al tiro. “Devo solo continuare a tirare e sperare di trovare un po’ di ritmo” ha detto “nelle partite recenti in trasferta era andata un po’ meglio, si tratta di questo. Appena ci riuscirò sono fiducioso che tornerò a giocare all’altezza delle aspettative“. Sui problemi iniziali alle ginocchia, “sto cercando di gestirli ma non prendo scuse. Se sono in campo è perché posso giocare“.
I 76ers hanno rimediato in parte a un inizio tragico di stagione, ora il record recita 14-20 e con un Embiid da sole 13 presenze e che non ha giocato contro i Suns. Paul George ha giocato 23 partite e Tyrese Maxey 27, e assieme i tre ne hanno giocate appena 10. Paul George è stato in queste partite spesso la terza opzione in attacco, altro ruolo a cui non era più abituato, “e ne stiamo parlando, su come procurarsi dei buoni tiri, devo fare delle letture migliori in campo. Stasera (i Suns, ndr) hanno fatto un buon lavoro in aiuto contro di me, ero sempre con tanta pressione addosso e io devo fare un lavoro migliore per non forzare le scelte (…) probabilmente alcuni dei tiri che mi sto prendendo non sono i migliori possibili“.