Quando si pensa ad una disciplina sportiva, ad un campionato o lega in particolare o ancora ad una squadra, capita (anche in maniera involontaria) di pensare a quale sia stato il miglior interprete, il giocatore più forte di tutti i tempi.
Nel tennis, Roger Federer ha spazzato via la concorrenza a suon di titoli, classe e longevità. Eddy Merckx è stato l’ultimo ciclista a vincere in serie grandi tour e classiche monumento.
Nel calcio? Pelé ha sempre e solo giocato in Brasile (avventura nei NY Cosmos a parte), Diego Armando Maradona ha raggiunto presto il vertice, ed altrettanto presto lo ha abbandonato. Cristiano Ronaldo potrebbe inserirsi a fine carriera nella disputa, Lionel Messi segue a ruota, o forse i due faranno sempre “coppia fissa”.
Chi è il più grande alpinista di tutti i tempi? Reinhold Messner. O forse Edmund Hillary e Tenzing Norgay, che nel 1953 scalarono per primi il Monte Everest. Mark Spitz o Michael Phelps? Ingemar Stenmark o Alberto Tomba? Usain Bolt o Carl Lewis? E via discorrendo.
Ed è così che nasce la domanda che attanaglia gli appassionati di palla a spicchi, arancione ma anche blu-bianca e rossa, made in USA. Chi è il G.O.A.T.? chi è il giocatore NBA più forte di tutti i tempi?
Michael Jordan siede sul suo inamovibile scranno dal giorno di quella gara-6, e di quel tiro dal gomito sinistro in un pomeriggio di giugno nello Utah.
Kareem Abdul-Jabbar ha segnato 38mila punti in carriera senza tirare da tre punti (non c’era, almeno non da subito). Larry Bird è stato un giocatore di rarità pari a quella di un quadrifoglio in un prato (siamo onesti, chi ha mai trovato un quadrifoglio?). Magic Johnson si, ma Larry… eppoi giocava con Jabbar.
Wilt Chamberlain la prima e più grande star della pallacanestro americana. Kobe Bryant sarebbe Michael Jordan, se Michael Jordan non fosse mai esistito.
Tim Duncan è il più grande giocatore di tutti i tempi di cui non avete mai sentito parlare (o che non avete mai sentito parlare, probabilmente). A scarpette appese al chiodo, Stephen Curry potrà sentirsi libero di – per citare Federico Buffa – sedersi al tavolo. Ed ordinare pure.
LeBron James è un giocatore che racchiude in sé le caratteristiche di ognuno di questi giocatori, in 203 cm di potenza, grazia, atletismo, visione periscopica, tiro da fuori (che è venuto fuori col tempo), clutch, hype, stardom, e così via.
La rimonta del 2016 sui Golden State Warriors e la stagione priva di senso giocata nel 2017\18 con la maglia dei Cleveland Cavs più disfunzionali di sempre hanno messo la ruota di LeBron (riecco il ciclismo) un centimetro davanti a quella dei rivali storici di M.J.
E limitato la questione G.O.A.T. ad una corsa a due.
Jordan o LeBron? M.J. è stato l’icona del basket americano negli anni ’90, mentre per le nuove generazioni l’idolo è The King. Questo è un quesito a cui difficilmente si riuscirà a dare una risposta precisa, anzi non si potrà dare una risposta definitiva e certa, ma è quello che però gli editori di CBS Sports hanno tentato di fare, interrogando – in forma anonima – più di 100 allenatori NCAA.
Coach, preferisci Jordan o LeBron?
Alla domanda: “Preferisci Jordan o LeBron?” l’82% degli allenatori interpellati ha scelto l’ex stella dei Chicago Bulls. Tale esito ha stupito molto i giornalisti americani, non tanto per la vittoria di MJ, quanto per il divario delle preferenze.
Una delle principali motivazioni emerse a latere del quesito è stata la seguente: Michael Jordan ha giocato in un’epoca diversa, dove il basket era più lento e più fisico.
“Non ho nulla contro LeBron, ma il gioco è molto cambiato da quando giocava Mike” ha detto un allenatore che ha dato la sua preferenza all’ex guardia dei Bulls “Se Jordan avesse giocato oggi, con la libertà di movimento che i giocatori hanno ora in attacco, avrebbe segnato 40 punti a partita. LeBron ha fatto così tanto dentro e fuori dal campo. Ma se qualcuno ti punta una pistola alla testa e ti dice che la tua vita dipende da una sola partita, chi vorresti in squadra con te? Michael Jordan o LeBron James? Io scelgo Jordan senza pensarci, sa giocare in attacco ed in difesa come nessuno, ogni volta che scendeva in campo era il miglior giocatore sia in difesa, che in attacco“.
Un altro allenatore, che ha partecipato al sondaggio, ha dichiarato di aver votato LeBron principalmente per i suoi contributi off-court.
“Secondo me, dal punto di vista tecnico, James non è per niente inferiore a Michael e i successi che sta accumulando anno dopo anno ne sono la conferma. Io penso che la superiorità di LeBron si possa dimostrare fuori dal campo da gioco. La scuola che James ha appena aperto è una iniziativa fantastica, che cambierà in meglio le vite di molti ragazzi, in più LeBron lui rappresenta uno stimolo impareggiabile per i tanti giovani che si affacciano per la prima volta al basket e che ne vogliono imitare le gesta. Il che è fantastico“.
Come detto prima, difficilmente si riuscirà mai a mettere tutti d’accordo sulla questione G.O.A.T. ne tantomeno è necessario che su questo vi sia accordo. Jordan o LeBron? Un quesito che sentirete ripetervi spesso.
6 commenti
LEBRON NON E’ PARAGONABILE A JORDAN , E PENSO CHE DOPO JORDAN CI SIA JABBAR , POI LEBRON MAGIC E GLI ALTRI , DICIAMO CHE E’ NELLA TOP TEN , LA GRANDE DIFFERENZA e’ che LEBRON È BATTIBILE I TIRI DECISIVI NELLE FONALI NON LI HA MAI MESSI LUI MICHAEL DOMINAVA E BASTA ….
Per me Lebron non e’ neanche paragonabile JORDAN , ritengo lebron un grandissimo ma MJ e’ il migliore di sempre senza alcun dubbio e cmq dopo Michael c’è JABBAR poi parliamo di lebron magic e gli altri diciamo che e’ nella top ten …
Per me Lebron non e’ neanche paragonabile JORDAN , ritengo lebron un grandissimo ma MJ e’ il migliore di sempre senza alcun dubbio e cmq dopo Michael c’è JABBAR poi parliamo di lebron magic e gli altri diciamo che nella top ten … 8 finali consecutive perché la est conference della sua era il deserto più assoluto
bellissime frasi, ma, oltre all’esempio della pistola alla testa, aggiungerei:
se hai sia MJ che LBJ e ti giochi l’anello all’ultimo secondo, a chi fai arrivare la palla???
LBJ lo lascerei in panchina….
ahahahah eh sì, uno dei giocatori più decisivi della storia, con giocate allucinanti negli ultimi momenti di partita (Citofonare Iguodala), lo lasceresti in panchina. Fortunatamente non sei un coach.
Infatti si parla di lasciarlo in panchina perché si presuppone che a tirare in campo ci sia un certo MJ…(citofonare Byron Russell) gara 6 del 98 mi ricorda un certo MJ molto più clutch di un LBJ che tira un buzzer beater in una partita di regular contro GSW