Lawson e i Nuggets: le polemiche non finiscono neanche dopo la trade che ha portato il playmaker lontano da Denver.
Ty Lawson, point guard classe 1987, draftato alla numero 18 nel 2009, è passato da essere una delle più importanti steal of the draft e leader dei Denver Nuggets a un reietto da tradare il primo possibile: il motivo è il vizietto che il playmaker di Clinton, in Maryland, aveva (si spera gli sia passato), vale a dire l’alcool. Dopo l’ennesimo fermo poliziesco (il secondo solo nel 2015) datato 14 luglio, la dirigenza Nuggets ha deciso di cederlo definitivamente, puntando così in toto sul rookie Mudiay (settima scelta nell’ultimo draft): il 20 luglio Ty Lawson fu tradato e approdò agli Houston Rockets. Nella trade sono andati a Denver Joey Dorsey (liberato, la stagione prossima giocherà al Galatasaray), Nick Johnson, Pablo Prigioni (anche lui liberato, ora ai Clippers) e Kostas Papanikolaou, oltre ad una first round pick nel 2016 e cash consideration.
Dopo la firma del giocatore coi Rockets, la dirigenza Nuggets si può concentrare su altri importanti rinnovi (Gallinari e Faried su tutti, anche se per ora ha firmato solo il primo), ma la telenovela targata Lawson non è ancora finita: nonostante il supporto psicologico che la dirigenza dei Nuggets in questi anni sembra avergli fornito, nonostante le attese e nonostante una trade in cui comunque il playmaker è stato accontentato (al contrario dei Nuggets che hanno preso 4 giocatori non titolari ed una prima scelta, forse l’unica cosa veramente positiva di questa trade) riuscendo ad andare in una contender, Lawson ci ha tenuto a far sapere a tutti cosa pensava di Connelly (GM) e Josh Kroenke (owner).
Dopo aver pubblicato una foto su Instagram, Lawson ha cominciato a rispondere ai commenti: uno di questi, scritto da un tifoso, lo etichettava come “delusione” per i Nuggets ed i suoi sostenitori. La risposta di Lawson è una “legnata” verso la sua vecchia squadra.
“Lol. Una delusione? Ho fatto il mio lavoro. Tim Connelly e Josh Kroenke sono un pessimo GM e un pessimo Presidente”
.
Questa la stangata assestata da Lawson ai suoi vecchi “capi”, ennesima tappa di una polemica che appare quasi interminabile e che, a ben vedere, ha ben poco di professionale.
Per Nba Passion,
Simone Scumaci, Simo_Spaulding