Partita stupenda, forse la più bella finora, davanti ai 25.000 del Pierre Mauroy tra le campionesse del mondo e le campionesse d’Europa, ma è team USA a portarsi a casa la vittoria per 74-87. Americane ai quarti, sprofonda invece il Belgio, con due sconfitte e soprattutto -27 di differenza canestri.
Il primo tempo è di un’intensità incredibile, con le americane che provano a imporre il proprio gioco con il duo Stewart-Wilson e le belghe a rispondere colpo su colpo. Griner firma il primo mini-allungo (12-17), ma poi una scatenata Vanloo ne mette 7 in fila per il primo vantaggio belga (19-17). Lisowa Mbaka dalla lunetta sigla addirittura il +4, ma è un’illusione perché Griner, Thomas e Ionescu ristabiliscono prontamente il vantaggio. Delaere pareggia a quota 23 per chiudere il primo quarto.
Sembra il déjà-vu della sfida di febbraio al preolimpico, quando davanti al pubblico di casa il Belgio tenne testa agli Stati Uniti per tutta la partita, per poi perdere di un punto all’ultimo secondo. Ma stavolta team USA non ha intenzione di concedere niente alle avversarie, e nel secondo quarto piazza un parziale di 15-23 ispirato da Thomas e Wilson. Il Belgio si affida a Meesseman e Delaere per restare in partita, ma è +8 per gli Stati Uniti all’intervallo (38-46).
Nella ripresa le americane provano a prendere il largo (40-50), ma il Belgio lotta con Meesseman e Vanloo per riportarsi a -4 (46-50). Le belghe hanno il grande merito di aggredire sempre la palla e sale il conto delle palle perse americane (17 in totale, un dato alquanto inusuale per team USA). Napheesa Collier, che contro il Giappone aveva inciso poco, si accende dalla distanza con 5 punti in fila che tagliano le gambe alla rimonta belga (47-58). Riesce a recuperare qualche punto il Belgio, ma a fine terzo quarto è ancora +7 per team USA (53-60).
Nell’ultimo quarto emerge la profondità del roster americano, mentre le belghe, dalle rotazioni più limitate, accusano la fatica. Vola team USA in velocità, ed è +13 (55-68), ma Delaere con due triple di fila riporta le sue a -6 (61-68). Wilson e Stewart sono inarrestabili ed è di nuovo +14 (61-75). Negli ultimi minuti l’esito è ormai scritto, ma il Belgio ci prova fino alla fine per limitare il passivo. Sul 74-84 il Belgio potrebbe chiudere in singola cifra di svantaggio, ma non riesce a costruire una buona azione. Nell’ultimo possesso per team USA, la difesa belga si distrae e Ionescu pesca il jolly da lontanissimo: 74-87 finale ed esultanza a zittire il pubblico, per la maggior parte belga, che ricambia con il gesto con sonori fischi.
Gli Stati Uniti approdano ai quarti, con un’ottima prova di forza nonostante le 17 palle perse. Ancora fenomenali Stewart (26 punti, 7 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate) e Wilson (23 punti, 13 rimbalzi e 2 assist). Al Belgio non bastano le grandi prestazioni di Meesseman (24 punti, 4 rimbalzi, 3 assist e 2 stoppate) e Delaere (16 punti, 5 rimbalzi, 8 assist e 3 rubate). Saranno costrette ora a vincere col Giappone con il maggior scarto possibile per sperare di passare come una delle migliori terze.