Le Los Angeles Sparks sapevano che questo sarebbe stato un anno di ricostruzione, per quella che è una franchigia che cercava di ritrovare il suo pedigree da contender.
Ma non avevano previsto una serie di infortuni che le hanno limitate.
Lexie Brown ha giocato 12 partite su 32 in questa stagione. L’ultima volta che è scesa in campo è stata il 25 luglio, a causa di una malattia non specifica.
Chiney Ogwumike dovrebbe essere costretta a rimanere ferma per altre 4-6 settimane, dato che sta recuperando da un infortunio al tendine d’Achille.
Nia Clouden è fuori a tempo indeterminato a causa di un infortunio alla tibia.
Layshia Clarendon è rientrata da poco, dopo essere stata ferma per un mese a causa di un infortunio al piede.
Le Sparks hanno utilizzato 12 formazioni diverse nelle loro prime 20 partite.
“Gli infortuni ci hanno messo con le spalle al muro, ci hanno abbattuto e ci hanno trascinato nel fango in questa stagione” ha detto proprio la Clarendon.
Eppure, recentemente le Sparks si sono stabilizzate abbastanza da poter utilizzare la stessa formazione in 5 partite di fila.
La squadra possiede ora un record pari a 13 vittorie e 18 sconfitte, e la scorsa settimana hanno inflitto alle Las Vegas Aces la loro quarta sconfitta della stagione.
Grazie ad una striscia vincente di 5 partite consecutive, le Sparks sono in vantaggio di una partita e mezzo sulle Chicago Sky per l’ottavo e ultimo posto buono per i playoffs, che inizieranno il 13 settembre.
Per le 9 partite rimanenti, le Sparks affronteranno ora le New York Liberty, le Connecticut Sun e le Sky.
Le Sparks hanno vinto nel 2001 e nel 2002, e poi di nuovo nel 2016. Negli ultimi 2 anni hanno invece mancato i playoffs, e sono quindi desiderose di cambiare le cose.
“Se riusciremo a fare una buona corsa e a raggiungere i playoffs, saremo una squadra difficile da battere” ha detto coach Miller. “Se non riusciremo a raggiungere i playoffs e saremo nella lottery del Draft, speriamo che le palle rimbalzino verso di noi”.