Home Eurolega Dubai, Kamenjasevic: “Non so se ci uniremo a EuroLeague”

Dubai, Kamenjasevic: “Non so se ci uniremo a EuroLeague”

di Stefano Sanaldi

L’approdo del BC Dubai in ABA Liga sembrava aprire le porte per l’ingresso della formazione emiratina in EuroLeague o, nella peggiore delle ipotesi, in EuroCup. In un’intervista concessa a El Correo, il General manager del club ha paventato l’ipotesi che Dubai non si unirà a EuroLeague, ma non solo.

Dubai: porte chiuse a EuroLeague?

Nel corso dell’intervista concessa a El Correo, Dejan Kamenjasevic, GM della formazione emiratina, ha toccato molti temi in merito alla formazione, svelando anche alcuni retroscena molto interessanti per il futuro del club e del basket continentale. Nel corso della stessa intervista, non sono mancate le frecciate a EuroLeague.

Sulla politica del club di Dubai, il GM ha risposto secco: “Abbiamo avuto venti opportunità di acquistare squadre dell’EuroLeague o dell’ABA League e non l’abbiamo fatto. Non siamo come il PSG o il Manchester City nel calcio. Avremmo potuto creare un campionato di pallacanestro a Dubai e ingaggiare i migliori giocatori come ha fatto l’Arabia Saudita con il calcio, ma non abbiamo fatto nemmeno questo. Dubai è un marchio commerciale come Adidas o Nike, che guadagna sempre. Non si spende per il gusto di spendere. Abbiamo un palazzetto avveniristico e un territorio di qualità, quindi è più facile vendere diritti d’immagine, televisione e buone sponsorizzazioni. 

Smentisco categoricamente tutte le cose che sono state dette sul riciclaggio di denaro, sul petrolio, sui diritti umani… tutto questo è un’assurdità, una menzogna, e semplicemente una mancanza di cultura e di conoscenza. È come dire che Spagna e Francia o Lituania e Russia sono uguali”.

Sulle negoziazioni fallite con EuroLeague: “Abbiamo negoziato con l’EuroLeague per più di tre anni. Abbiamo speso molto tempo ed energie in riunioni per spiegare il nostro progetto in modo efficace, in modo che lo capissero. Non è stato un problema per noi, ma per l’EuroLeague e la sua situazione”, ha detto. Credo che ora si trovino in una situazione in cui non possono accettare nessuno finché non sistemano la loro casa dall’interno. Se la sistemano, non si sa se saremo ancora disponibili.

Non sono molto d’accordo con la lamentela sulla distanza quando l’Europa ha avuto molte squadre con quasi lo stesso numero di ore di volo. Lamentarsi della città più collegata al mondo con i voli? Vi darò alcune informazioni che abbiamo. Tra EuroLeague, EuroCup e ABA, ci sono solo quattro città che non hanno voli diretti. Perché no a Dubai e sì alla Russia, alle Isole Canarie o a Israele? Dovrebbero erigerci un monumento perché vogliamo giocare in Europa e offrire un livello commerciale e sportivo mai visto prima”

Kamensajevic rivela poi di aver ricevuto diverse offerte dai campionati europei affinché Dubai si unisse alla loro lega: “Avremo molti problemi a decidere dove giocare il prossimo anno. E di queste cinque, l’EuroLeague non è sulla lista. L’unica scadenza che ci siamo dati è quella di sapere dove ci espanderemo commercialmente l’anno prossimo in uno di questi cinque campionati oltre all’ABA”.

Su un possibile riavvicinamento tra le parti: “Al momento penso che non succederà. Se dipendesse da Baskonia, Madrid o Barca, sì, ma ci sono altre parti interessate. Gli spagnoli mi hanno sorpreso in termini di visione. Anche il Valencia. Stanno cercando molte risorse aggiuntive per superare e sopravvivere. Pensano anche che noi siamo la soluzione. Ma l’EuroLeague, in generale, non lo fa e loro credono di essere sulla strada giusta. Mi sento in colpa per non aver affrontato questa situazione insieme, perché è di dominio pubblico che l’NBA sta per sbarcare in Europa e ha intenzione di organizzare un torneo”.

 

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