Home Eurolega Armoni Brooks: “Mi manda Langford, Olimpia grande opportunità”

Armoni Brooks: “Mi manda Langford, Olimpia grande opportunità”

di Stefano Sanaldi

In casa Olimpia Milano è tempo di conoscere i volti nuovi e, il primo, è Armoni Brooks. Per lo statunitense, alla prima esperienza nel basket europeo, il compito non sarà certo facile, visto che sarà chiamato a non far rimpiangere Devon Hall, un giocatore che all’Olimpia ha sempre dato tutto e si è guadagnato la stima e l’affetto dei tifosi biancorossi.

Olimpia Milano, Armoni Brooks e il rapporto con Langford

Ecco l’estratto testuale dell’intervista che Armoni Brooks ha rilasciato al sito ufficiale di Olimpia Milano. Intervista nella quale ha ripercorso le tappe della sua carriera che lo hanno portato a giocare prima in NBA e poi a decidere di provare il basket europeo. Ecco le dichiarazioni del primo acquisto ufficiale del mercato milanese.

Il suo coach all’università di Houston un giorno disse che Armoni era il classico ragazzo che tutti i padri avrebbero voluto che sposasse la propria figlia. Un modo per elogiare integrità morale e serietà di Brooks: “Sono stato educato bene, provengo da una buonissima famiglia e ci sono tratti che mi hanno trasmesso, come attenzione per gli altri o l’importanza della famiglia”.

Armoni Brooks ha un rapporto speciale con un altro texano come lui, Keith Langford che all’Olimpia Milano tutti ricordano con tantissimo affetto: “Ho mandato un messaggio a Keith in estate per dirgli che avevo firmato con Milano. Era felicissimo. Mi ha detto che qui mi sarei trovato molto bene e mi ha dato dei consigli sull’ambientamento. Dice che per me è una grande opportunità”.

Un’amicizia nata quando Langford ha smesso di giocare facendo ritorno ad Austin: “Mi ha visto allenarmi ed è venuto da me con l’idea di giocare uno contro uno. Con lui c’era anche il suo trainer, e da quel momento siamo sempre rimasti in contatto. La scorsa estate ci siamo allenati insieme qualche volta. Mi ha dato consigli su come trarre vantaggio da certe situazioni per me o per la squadra. Adesso parliamo almeno una volta a settimana, per me è un modello di riferimento. E’ una persona cui mi posso rivolgere quando ho bisogno di un consiglio perché so che mi aiuterà”.

La passione per il basket e l’arrivo in Europa

La passione per il basket di Armoni Brooks nasce dal padre, un appassionato di questo sport: “Gli stavo incollato, tutto quello che volevo fare era andare in palestra e giocare a basket, tirare e poi tentare di schiacciare. Il basket è stato parte della mia vita da quando avevo un anno”.

Nonostante tutto, Armoni sa di avere ancora grandi margini di miglioramento: “Penso che in attacco debba imparare a leggere e reagire alle situazioni un po’ più velocemente. In difesa devo migliorare la consapevolezza nelle situazioni lontano dalla palla, non concedere tagli alle spalle, aumentare la pressione sulla palla quando difendo il palleggiatore , restargli davanti, non concedergli angoli di penetrazione”.

Per finire, ecco il pensiero di Brooks sul suo approdo nel basket europeo: “Non so cosa aspettarmi perché non ho mai giocato in Europa. quindi, ora sto soprattutto cercando di comprendere le situazioni. Penso che questo sia un buon gruppo e se riusciremo a integrarci tutti al meglio potremmo fare delle ottime cose. L’obiettivo è vincere subito. Coach Messina non mi ha chiesto nulla di particolare, anche se sono sicuro che presto lo farà. Mi ha detto di essere aggressivo, giocare con fiducia e duramente perché il resto arriverà”.

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