Lo stato del New Jersey vuole riportare sul territorio una franchigia NBA, e cerca di attrarre i 76ers con “oltre 400 milioni di dollari” di vantaggio fiscali e un piano per una nuova arena e centro sportivo polifunzionale, per un investimento miliardario.
Orfano degli allora New Jersey Nets dal 2012, lo stato vuole tornare a attrarre il grande sport in un piano di riqualificazione urbana dell’area di Camden, dal punto di vista residenziale, commerciale e edilizio. In questo piano sarebbe prevista la costruzione di una nuova arena da 1.3 miliardi di dollari di costo, da costruirsi entro il 2031 e con l’obiettivo di convincere i 76ers a varcare il confine tra Pennsylvania e New Jersey.
Nel 2031 scadrà infatti il contratto di leasing del Wells Fargo Center con i Sixers, e la franchigia avrebbe già fatto sapere di non voler proseguire in quell’impianto. I 76ers si allenano già da tempo a Camden, e fonti interne alla squadra e riportate da Associated Press avrebbero definito il piano del New Jersey come “interessante e da approfondire“. Al tempo stesso la franchigia è al lavoro con la città di Philadelphia per la costruzione di un nuovo impianto, ma questo nuovo progetto potrebbe servire come carta in più nelle trattative. Occorre infatti giungere in fretta a un accordo per passare alla fase realizzativa del nuovo impianto.
Un eventuale ricollocamento dei 76ers, seppur di pochi chilometri, sarebbe a suo modo storico. I Sixers giocano a Philadelphia dal 1963, dal 1949 al 1963 avevano invece giocato a Syracuse nello stato di New York come Nationals. Nel 2012 il New Jersey aveva perso i Nets, spostatisi al Barclays Center di Brooklyn per diventare a tutti gli effetti la seconda squadra di New York.