Dopo una ventina di giorni di pausa l’Eurolega è tornata in azione e pertanto sono scese in campo Virtus Bologna e Olympiacos. Bologna non giocava dal 12 febbraio, quando uscì malissimo al primo turno di Coppa Italia contro Milano, mentre l’Oly ha giocato la sua ultima gara il 16: la finale di coppa greca persa contro i rivali del Panathinaikos. Bologna arrivava a questa partita forte del rientro di Ante Zizic ma ha dovuto fare a meno di Toko Shengelia (attacco influenzale) e Achille Polonara (contusione al ginocchio), oltre al lungodegente Will Clyburn. Dall’altra parte nessuna assenza per l’Olympiacos. Bologna giocherà la sua prossima sfida contro Milano domenica in campionato, mentre i biancorossi sono attesi dal Peristeri sempre per domenica.
Virtus Bologna-Olympiacos 70-92: l’analisi del match
La gara, se così può essere definita dato che è sembrata più un allenamento per l’Olympiacos, è stata indirizzata fin da subito: al 2-0 di Akele è arrivata una risposta da 17-0 complessivo degli ospiti, e da quel punto Bologna non ha neanche provato a rientrare in partita, ad eccezione di uno scatto d’orgoglio nel terzo quarto, che infatti è stato poi vinto da Bologna per 25-14. Poca roba però, perché al ventesimo i punti da recuperare erano 25. Frutto di un attacco incredibile dell’Olympiacos guidato da Forunier e Vezenkov in primis (12 punti a testa) ma sorretto in generale da un grande lavoro di squadra riscontrabile nei 26 assist messi a referto dalla formazione di Bartzokas.
Lato Virtus, è difficile trovare qualcosa o qualcuno che si salvi: dopo il sopracitato 17-2 inziale si è sostanzialmente assistito ad un garbage time di mezz’ora, con lo scatto d’orgoglio virtussino che forse è dovuto anche ad un abbassamento di tensione dei greci. Ad ogni modo anche nel mega garbage la squadra di Ivanovic di cose positive ne ha prodotte ben poche: solo Hackett e Cordinier sono andati in doppia cifra, 25 e 10 punti rispettivamente, meno del 40% al tiro da due di squadra, poco più del 18 da tre e prodotti soltanto 13 assist. A questo ci aggiungiamo una serie di disattenzioni difensive inaccettabili e inspiegabili per una squadra di un allenatore che non disincentiva poco le distrazioni.
Bologna ha perso la sua quinta di fila in Eurolega, e dopo un primo buon riscontro a livello di risultati e prestazioni sembra proprio non poter fare a meno di Clyburn, che avrà avuto i suoi alti e bassi ma offriva tantissimo in termini di creation e generava su di sé una gravità che permetteva a tutti gli altri suoi compagni di risplendere. Aggiungiamo anche l’assenza di Shengelia e la somma è pari alla prestazione di questa sera: nei giocatori la grinta può anche non mancare ma se il talento è limitato diventa complicato fare chissà quale strada, almeno in Eurolega.
Il tabellino statistico del match
Parziali singoli quarti: 14-34, 15-20, 25-14, 16-24.
Parziali progressivi: 14-34, 29-54, 54-68, 70-92.
Virtus Bologna: Morgan 7, Holiday 4, Tucker 6, Akele 7, Zizic 6; Hackett 10, Cordinier 15, Belinelli 2, Grazulis 2, Diouf 9, Pajola 2; Visconti ne. Coach: Ivanovic.
Olympiacos: Williams-Goss 2, Forunier 12, Papanikolaou 11, Vezenkov 12, Fall 12; Larentzakis 5, Vildoza 5, Dorsey 5, Peters 12, Milutinov 12, Mckissic 4; Mensah ne. Coach: Bartzokas