Al termine di una partita sorprendentemente (per come si era messa) combattuta, l’Aquila Trento ha battuto la Pallacanestro Trieste col risultato di 76-68. Un match che ha visto affrontarsi tra di loro due squadre che hanno iniziato alla grande questo campionato, risultando per ora le uniche in grado di battere i campioni in carica dell’Olimpia Milano. Come detto però la ha spuntata Trento che resta quindi imbattuta dopo 7 partite e che ora sarà attesa, dopo la sfida con Vilnius in Eurocup, da Pistoia. Per Trieste invece ci sarà la sfida contro i Trapani Sharks.
Aquila Trento-Pallacanestro Trieste 76-68: l’analisi della partita
Dopo un primo quarto giocato a livelli alti e ritmi scoppiettanti si è avuta una seconda frazione di gioco senza storia: Trieste, si sa, cerca sempre di andare in fretta al tiro ma sempre attaccando in maniera organizzata ma dal decimo al ventesimo minuto l’attacco di Trieste è apparso semplicemente frenetico e tra tiri sbagliati e palle perse i friulani hanno messo a segno solamente 6 punti, troppo pochi. Ciononostante gli uomini di Jamion Christian hanno rialzato la testa e sono rientrati in partita grazie anche a una notevole svolta difensiva. Poi però i padroni di casa hanno preso le misure e sono riusciti a mantenere il controllo. Di fatto, il secondo quarto è stato decisivo anche perché se le palle perse a fine partita risultano addirittura essere di meno rispetto a quelle di Trento (20 a 18), le percentuali sono rimaste contaminate: 7/32 da 3 contro il 10/25 dei vincitori mentre da due gli uomini di Paolo Galbiati hanno tirato con l’8% in più tentando 7 conclusioni di meno.
In tal senso, è rappresentativo il tabellino di Denzel Valentine: 11 punti per lui ma con 3/13 da tre e 1/5 da due oltre a 6 palle perse. Tuttavia, anche se l’ex Bulls può facilmente essere visto come capro espiatorio va notato come, eccezion fatta per un Markel Brown da 13 punti e 5/9 dal campo (anche se pure lui ha tirato con 0/4 dalla lunga), tutti i giocatori degli ospiti hanno faticato: è stata una sconfitta di squadra e come squadra dovranno ripartire per tornare a farci divertire come hanno fatto finora.
Parlando di singoli, è da elogiare la prestazione di Jordan Ford, MVP della partita con 21 punti, e Saliou Niang che di punti ne ha messi 9 ma ha aggiunto anche 7 rimbalzi e il recupero decisivo alla fine della gara, senza contare che quei 9 punti sono per gran parte frutto di canestri dall’altissimo coefficiente di difficoltà: il nativo di Dakar oggi ci ha dato un assaggio del suo potenziale, a oggi probabilmente uno dei più alti in tutto il campionato. La speranza è che il classe 2004 possa continuare a crescere anche vista la mole di giovani prodotti dal settore giovanile trentino: lui e Dame Sarr sono i due giocatori su cui pare potrebbero essere sostenute le fondamenta della nazionale del futuro ed entrambi quest’anno stanno iniziando a mostrarsi a noi, che sicuramente ce li teniamo stretti.
Il tabellino statistico del match
Parziali singoli quarti: 23-19; 23-6; 14-25; 16-18
Parziali progressivi: 23-19; 46-25; 60-50; 76-68
Dolomiti Energia Trento: Ellis 5, Cale 2, Ford 21, Pecchia 6, Niang 9, Forray 8, Mawugbe 5, Lamb 10, Bayehe, Zukauskas 10. Coach: P. Galbiati.
Pallacanestro Trieste: Bossi n.e., Ross 8, Crnobrnja n.e., Deangeli n.e., Uthoff 8, Ruzzier 2, Campogrande, Candussi 7, Brown 13, Brooks 9, Johnson 10, Valentine11. Coach: J. Christian.