Partita molto bella quella andata in scena al PalaBarbuto tra i padroni di casa della GeVi Napoli e Reggio Emilia. Strappi, rimonte, agonismo e vivacità hanno caratterizzato un blitz esterno, quello della Unahotels, molto importante per la corsa playoff e che “inguaia” i partenopei.
Coach Buscaglia, tornato dall’attacco febbrile, prova a giocarsi subito la carta Gudaitis: ma l’approccio soft alla gara, come evidenziano le palle perse, sono un problema. Coach Caja come sempre si affida alla sagace maestria di Cinciarini per far girare una Reggiana che nei primi minuti “scarta” agevolmente in contropiede i regali di Napoli.
Inizio secondo periodo: grandina di triple ospiti
La pioggia di triple che apre il 2Q fa volare la Reggiana sul +18 in un istante. Napoli non trova ritmo in attacco e per 3’30” rimane ancorata a quel “20” che non sembra schiodarsi mai dal tabellone. Thompson e Crawford autentici mattatori di questo allungo ospite: il primo finirà con 15 punti con un irreale 5/5 dall’arco; il secondo in 12 minuti segnerà 13 punti col 100% complessivo al tiro.
Il dato statistico che ha zavorrato enormemente Napoli è quello, ormai atavico, delle palle perse: a fine gara saranno ben 16 contro le sole 8 rubate. La frenesia nel trattamento del pallone dei primi due quarti ha tarpato le ali ad una squadra che preferisce correre.
Per gradiree, all’intervallo Cinciarini smisterà già 8 dei 14 assist complessivi.
Napoli fa quadrato su Rich e Parks: rimonta!
Con la terza frazione, sembra una GeVi diversa: Vitali assicura più attenzione del giovane Velicka sia nel trattamento del pallone ma soprattutto in marcatura; mentre in attacco si accende Jordan Parks (per l’ala fresca di rinnovo 0 punti dopo i primi 20′, saranno 15 alla fine).
Gudaitis resta in panchina (7 punti ocn 4 rimbalzi in 16 minuti) e prima Lombardi dall’arco, poi Zerini con l’ormai consueto apporto sui due lati del campo, 9 punti con 5 rimbalzi e 4 stoppate, portano Napoli sotto la doppia cifra di svantaggio.
La rimonta di Napoli però ha un grande fautore: quel Jason Rich che in barba all’età continua ad essere l’uomo al quale Napoli si affida nei momenti di difficoltà. Per il n.25 alla fine saranno 16 i punti segnati, con 6 assist ma anche un impreciso 2/7 da 3 (forse unica macchia della partita).
La gestione alla fine fa la differenza
L’ultimo periodo si gioca in un catino bollente, il PalaBarbuto apprezza lo sforzo di Napoli ed incita a pieno volume. Coach Caja, principale “bersaglio” dei cori, non arretra di un centimetro e col suo generale in campo, il maestro Cinciarini e la coppia Hopkins-Johnson sotto canestro (35 punti e 13 rimbalzi in due), riesce in qualche modo a sfruttare tutte quelle piccole disattenzioni partenopee per restare comunque in vantaggio. Napoli corre, lotta, sgomita, ma in alcuni istanti sbanda e quelle piccole defaillance dettate dalla foga di ricucire il punteggio alla fine le saranno fatali. Il finale recita 82-85
Coach Buscaglia: “La prima cosa da dire è che sono stati giorni complicati, difficili, che purtroppo abbiamo pagato.Ovviamente questo non può essere un alibi. Non è stato sufficiente il lavoro fatto per vincere la gara, Reggio Emilia ha giocato una partita solida, sono stati più bravi di noi nell’arco dei 40 minuti. Abbiamo fatto molti errori, un mix tra sbagli nostri e meriti della loro difesa. Abbiamo avuto l’occasione di andare al supplementare ma abbiamo perso, bisogna fare i complimenti ai nostri avversari.”