Terminata una stagione sicuramente poco soddisfacente, chiusa con la sconfitta in gara-4 dei quarti di finale playoff contro Sassari, la Reyer Venezia ha ora davanti a sé un’altra estate di rinnovamento. Lo scorso anno c’era già stata infatti una grande rivoluzione del roster, la prima da diversi anni per la società lagunare (che aveva prediletto i piccoli aggiustamenti ai grandi stravolgimenti), e considerando la caratura dei nuovi arrivi i presupposti per fare una stagione di alto livello c’erano tutti. Eppure qualcosa non ha funzionato.
Ecco quindi che gli oro-granata la prossima stagione avranno un look diverso. La prima conferma, arrivata con l’inizio dei playoff, è stata quella di coach Neven Spahija, che evidentemente ha convinto la società con il cambio di ritmo dato alla squadra. Lo scacchiere dell’allenatore croato dovrebbe poi vedere le presenze di Spissu, Parks, Chillo e Tessitori, legati alla Reyer da un contratto pluriennale. Anche Moraschini avrebbe un’altra stagione da spendere a Venezia, ma la sua permanenza è molto incerta dato il suo ridotto utilizzo ai playoff. In fase di discussione sono invece le posizione di De Nicolao, Brooks e Willis. Se i primi due potrebbero restare firmando un rinnovo, l’ala nativa di Louisville dovrebbe salutare i compagni, ma a Spahija non dispiacerebbe una sua eventuale permanenza.
Lato addii, Watt e Granger sarebbero i nomi più prossimi alla partenza: il primo, al termine di un’annata difficile, chiuderebbe un ciclo durato sei stagioni, mentre il secondo dovrebbe accasarsi altrove per lasciar spazio ad un play più dinamico. Da chiarire poi la posizione di capitan Bramos, che con la nascita della terza figlia potrebbe tornare negli Stati Uniti e avviarsi verso il ritiro, e quella di Mokoka, arrivato come rimpiazzo negli ultimi mesi della stagione.
Rumors riguardanti lo staff tecnico, infine, vedono un avvicinamento di Lele Molin alla Reyer Venezia, dove dovrebbe ricoprire il ruolo di vice di Spahija. A quel punto Alberto Tucci potrebbe lasciare il suo posto, seguendo le eventuali orme di Walter De Raffaele a Reggio Emilia.