GIVOVA SCAFATI 89-85 REYER VENEZIA – Il secondo anticipo della seconda giornata di ritorno di LBA è una partita fondamentale per entrambe, che vivono un momento difficile e cercano punti importanti per rialzare la testa. Venezia è reduce dal KO interno con Trieste, Scafati ha perso a Tortona in volata. Recuperato Logan per i campani ed inserito a referto anche Clevin Hannah, l’ultimo arrivato. Gli oro-granata sono al gran completo.
La partita del PalaMangano si sviluppa sui fili di un equilibrio sottile, a ritmi non elevatissimi ma con percentuali di tiro molto buone soprattutto per i padroni di casa dall’arco. Il primo break lo piazza Venezia volando sul +8 quasi subito grazie ad un buon bilanciamento di gioco interno-esterno ed una difesa che sale di tono con il passare dei minuti, ma quello più importante è di marca Scafati, che impatta in un amen nel secondo quarto, mette la testa avanti e scappa via con le giocate offensive di Okoye e Rossato, già a quota 30 combinati all’intervallo.
L’equilibrio totale della ripresa si spezza dura 20′, Scafati trova punti con i due sopra citati, con Stone, Logan, Hannah e Pinkins, Venezia si affida a Watt e Parks e Spissu principalmente. Lo scambio di canestri da una parte e dall’altra dura sino al canestro di Granger che regala il +5 agli ospiti, ma è Hannah con Okoye a firmare il sorpasso definitivo: Parks e Bramos tirano due airball che descrivono la situazione attuale dei lagunari. Stone ed Okoye in lunetta non tremano e affondano la squadra di coach Walter De Raffaele.
Scafati-Reyer Venezia, le chiavi del match
Scafati-Reyer Venezia è partita equilibrata e – in questo tipo di sfide – a decidere sono i dettagli. Dettagli che i campani trovano in quelle piccole cose che portano Venezia a sbagliare gli ultimi 2 tiri del match. con Parks e Bramos, che piazzano due airball decisamente non preventivabili. I giallo-blu controllano il ritmo del match dal finale del primo quarto trovando grande fiducia e mano nel tiro da oltre l’arco: Hannah e Stone fanno girare a meraviglia l’attacco campano armando le mani di Rossato ed Okoye, che al 20′ hanno 30 punti sui 44 di squadra.
Se l’energia a rimbalzo è dato importante per la squadra di coach Caja, è altrettanto fondamentale la capacità di costruire tiri aperti prontamente realizzati nei momenti topici del match, soprattutto con lo stesso Hannah ed un Pinkins infuocato nei secondi 20′. Venezia controlla meglio i ritmi nella ripresa, trova più canestri in transizione ed ha una mano importante dai soliti Parks, Watt e Spissu, ma ha la grossa, enorme responsabilità di non fare quel passo in avanti in più che serve per blindare la difesa, mandare fuori giri Scafati e portare a casa la posta in palio. Un KO che pesa come un macigno e fa sprofondare gli oro-granata sempre più lontano dalle zone nobili della classifica.
Serve una scossa in casa Reyer Venezia, che potrebbe essere rappresentata dal possibile arrivo di Gamble. Parlando di campo, la partita di Eurocup a Lubiana può essere la giusta occasione, ma a dover cambiare è un atteggiamento di gruppo che sta mancando: quel passo in più per evitare un canestro manca, eppure personalità e qualità non mancano. Di certo questo KO in casa gialloblu è un tocca sana, mentre in casa oro-granata è l’allarme da alta marea che sta pian piano portando a fondo un roster di assoluta qualità.
Il tabellino statistico del match
Punteggio singoli quarti: 19-23; 25-17; 20-23; 25-22
Punteggio progressivo: 19-23; 44-40; 64-63; 89-85
Givova Scafati: Okoye 25, Caiazza n.e, Mian, Hannah 16, Pinkins 18, De Laurentiis n.e, Rossato 15, Imbrò, Thompson 4, Tchintcharauli n.e, Logan 7, Stone 4. All. Caja.
Reyer Venezia: Spissu 11, Parks 16, Freeman 2, Bramos 9, Moraschini n.e, De Nicolao, Granger 13, Chillo n.e, Brooks 2, Willis 10, Watt 18, Tessitori 4. All. De Raffaele.