NUTRIBULLET TREVISO 89-88 GIVOVA SCAFATI. La 22esima giornata di LBA si chiude con il delicato match salvezza del Palaverde. Una partita apparentemente chiusa fino a meno di un minuto dal termine e clamorosamente riaperta da un paio di madornali errori difensivi dei padroni di casa. La Nutribullet si aggiudica la contesa grazie ai liberi finali di Ike Iroegbu, a dir poco decisivi sull’87-88 marcato Givova a pochi istanti dalla fine. La preghiera finale dell’ex capitano Matteo Imbrò arriva, infatti, lontana dal ferro e condanna gli ospiti al quarto ko in fila. Treviso sfrutta con qualche brivido il doppio impegno casalingo consecutivo e prende una boccata d’aria nelle zone calde della graduatoria prima della volata finale.
Nutribullet Treviso-Givova Scafati: l’analisi del match
Il caos dei secondi finali cancella una gara sostanzialmente perfetta di matrice Nutribullet. I trevigiani comandano l’incontro dall’inizio fino a 13 secondi dal termine, mantenendo alti i ritmi di gioco per tre quarti abbondanti di gara. In questa porzione, infatti, si assiste a un’ottima circolazione di palla in attacco, con buone conclusioni cercate (le percentuali da due rispondono bene alla causa con il 63 % finale) e ottime spaziature. In difesa la compagine di coach Marcelo Nicola sale di intensità con il passare dei minuti dopo qualche disattenzione di troppo in avvio che è costata punti facili sotto le plance.
Il terzo quarto giocato da Treviso è, forse, uno dei più belli della stagione per l’aggressività costante in difesa (che fa lievitare le palle perse della Givova fino alle 21 della sirena finale) e le giuste soluzioni orchestrate nell’altra metà campo. La Nutribullet nei 10′ successivi al rientro dalla pausa lunga tocca anche i 15 punti di vantaggio in un paio di occasioni. Un vantaggio dal forte profumo di ko, poi vanificato con il suicido del finale di gara.
Scafati sale di colpi in attacco, fino a quel punto piuttosto sterile e, come detto, ben limitato e aggiusta il parziale con un paio di conclusioni pesanti oltre l’arco. L’11/28 finale porta con sé il marchio di un ex di lusso come David Logan: il pistolero mette a referto 21 punti, oltre a un letale 5/6 che rimanda a fasti gioiosi del recente passato sul parquet villorbese. L’esterno americano è l’ultimo ad arrendersi oltre a un Riccardo Rossato versione extra lusso da 19 punti e protagonista di qualche scaramuccia che aizza il bollente pubblico di casa nelle fasi calde.
Treviso porta quattro giocatori in doppia cifra a tabellino. MVP è Ike Iroegbu con i suoi 19 punti a referto, 4 rimbalzi e 3 assist oltre, ovviamente ai due liberi decisivi. Molto positiva la prova di Octavius Ellis (16 e 6 rimbalzi e 2 palle recuperate), così come quella di Mikael Jantunen (13). Litiga con il tiro da tre Adrian Banks (1/5) ma porta, comunque, il suo costante contributo alla causa con 14 punti e 5 assist.
Che caos nel finale
Gli ospiti possono rammaricarsi per aver regalato, almeno, due parziali di gara agli avversari. Incommentabile la gestione del minuto finale da parte della Nutribullet. Una serie di errori in fila pesanti, derivanti da altrettante rimesse regalate a Scafati. Basti pensare che dal +9 ad opera di Banks a 39 secondi dal termine Treviso subisce un parziale di 2-9 in meno di 20 secondi. Le due triple in fila di Hannah e Logan e l’appoggio a canestro di Imbrò consentono, infatti, un insperato 87-88 a favore degli ospiti.
Il tabellino della gara
Parziali singoli quarti: 24-17; 14-19; 24-14; 27-38
Parziali progressivi: 24-17; 38-36; 62-50; 89-88
Nutribullet Treviso: Banks 14; Iroegbu 19; Zanelli 5; Sorokas 8; Jantunen 13; Tadiotto ne; Ellis 16; Jurkatamm 2; Vettori ne; Faggian 4; Scandiuzzi ne; Invernizzi 8. Coach: Marcelo Nicola.
Givova Scafati: Hannah 7; De Laurentis 6; Imbrò 4; Logan 21; Stone 3; Okoye 6; Imade ne; Mian 8; Rossato 19; Butjankovs 0; Thompson 14; Tchintcharauli ne. Coach: Stefano Sacripanti.