Tra le agguerrite sfide che caratterizzano questo primo turno di playoff non può mancare quella tra i Philadelphia Sixers e i Brooklyn Nets. Due modelli di rinascita differenti, reduci da annate buie, e oggi nuovamente tra le prime otto della Eastern Conference. I Sixers hanno raggiunto l’apice del loro Process, come confermato anche dal GM Elton Brand. Gli arrivi in corso d’opera di Jimmy Butler e Tobias Harris (entrambi free agent a luglio) confermano le alte ambizioni della franchigia, che quest’anno punta almeno alle finali di conference. Philly ha chiuso la regular season al terzo posto, ma senza mai dare l’impressione di avere quel ‘quid’ in più rispetto ai Bucks o Raptors. Non a caso detiene record negativi contro le prime della conference (1-3 vs Toronto, 1-2 vs Milwaukee e 1-3 vs Boston). Non un bel segnale in vista di eventuali semifinali. Desta preoccupazione anche l’alchimia di squadra non proprio idilliaca che in post-season avrà un’importanza capitale.
A sfidarli una franchigia che mancava ai playoff da cinque anni. Allora avevano a roster Pierce, Garnett, Williams, Johnson e Lopez, con il monte salari più alto della lega e avendo perso scelte su scelte a causa della trade con Boston. Quella mossa però si rivelò un flop senza precedenti. Tra le macerie lasciate da quei pesanti contratti i Nets ripartono da coach Kenny Atkinson e da quella testa calda di D’Angelo Russell. In pochi anni risalgono la china, scoprono degli insospettabili talenti come Caris LeVert, Jarrett Allen e Spencer Dinwiddie. I Brooklyn Nets sono una delle più belle favole di questa stagione. Un piccolo capolavoro partito dall’addio dei Big Three. Il segreto di questi Nets sta nella cultura, nella competenza, nella fiducia che hanno sempre nutrito verso i loro giocatori, senza aggravare il cap con costosi contratti e senza sbandierare alcun Process.
LO SCORE IN REGULAR SEASON
Philadelphia 76ers
- Record: 51-31 (#3, Eastern Conference)
- Offensive rating: 112.7
- Defensive rating: 109.9
- Team leaders: Joel Embiid (27.5 PTS), Joel Embiid (13.6 REB), Ben Simmons (7.8 AST)
Brooklyn Nets
- Record: 42-40 (#6, Eastern Conference)
- Offensive rating: 108.6
- Defensive rating: 108.9
- Team leaders: D’Angelo Russell (21.1 PTS) Ed Davis (8.6 REB), D’Angelo Russell (7 AST)
SIXERS-NETS: IL DUELLO
Cose aspettarci da questa serie? Sicuramente tanto dinamismo, difesa e contropiede. I Sixers in queste partite tendono a metterla sul piano fisico ed emotivo per innervosire gli avversari. Joel Embiid è un professionista a tal proposito. Il peso dell’attacco verterà sulle spalle del centro camerunese, praticamente immarcabile sotto le plance. La maggior parte dei punti della squadra sono infatti confezionati nel pitturato. I Nets dovranno costantemente raddoppiarlo o, se non fosse possibile, mandarlo a sinistra dove detiene una percentuale di realizzazione non eccellente. Ma attenzione a non lasciare troppo spazio per il tiro da tre punti. JJ Redick ed Harris si sono rivelati cecchini infallibili oltre l’arco e anche Butler ha preso maggior confidenza nel tiro da fuori. L’ex Bulls sarà l’ago della bilancia di questa serie, tanto in difesa quanto in attacco. Se riuscirà a limitare Russell e al contempo spalleggiare Embiid nell’altro lato del campo, i Sixers avranno già messo un piede nelle semifinali di conference. Tobias Harris è uno scorer di primo pelo, capace di segnare in ogni contesto e in ogni modo. Saranno però i suoi primi playoff in carriera e l’emozione talvolta può giocare brutti scherzi. Capitolo Ben Simmons: il ROY in carica è diventato un giocatore prevedibile per gli avversari, non avendo migliorato la sua tecnica di tiro o comunque evoluto il suo sistema di gioco. Occhio comunque ai pick and roll con Embiid, che tanti grattacapi ha causato alle difese avversarie, e alle transizioni offensive che l’australiano gestisce come pochi nella lega.
Simmons guida velocemente la transizione offensiva, la difesa non fa in tempo a schierarsi. Palla deliziosa a Redick che completamente libero mette a bersaglio una semplice tripla.
Philadelphia è dunque una compagine solida e talentuosa, ma non per questo povera di difetti: a causa del costante via vai in sede di mercato, il roster si è assemblato solo ad inizio febbraio. Una squadra nuova ha bisogno di mesi per imparare a convivere sul parquet e sviluppare la giusta chimica. Coach Brett Brown ha invece avuto solo qualche allenamento per inserire i nuovi arrivati. Se i Nets vogliono strappare questa insperata qualificazione, dovranno approfittare della scarsa intesa dei loro avversari. Inoltre malgrado gli arrivi di due All-Star affermate come Harris e Butler, la città dell’amore fraterno ha salutato Dario Saric, Wilson Chandler, Landry Shamet e Robert Covington. Nomi che non scalderanno i cuori dei tifosi ma che hanno degnamente contribuito alla rinascita dei Sixers, portando energia e punti in uscita dalla panchina. La second unit di Philly è infatti la peggiore della lega per produttività offensiva, spesso nessun panchinaro supera la doppia cifra. Il sesto uomo della squadra, Boban Marjanovic, ha una media di 8.6 punti a partita. In casa Nets invece l’imperativo è difendere. Jarrett Allen avrà il compito di limitare Embiid. Il classe 98′ ha mostrato una buona propensione difensiva come mostrano le 1.5 stoppate di media a partita (tra le vittime anche LeBron, Antetokoumpo e Davis), ma potrebbe non bastare. Gli esterni infatti dovranno sacrificarsi moltissimo in queste partite con costanti aiuti e recuperi. Sarà anche fondamentale bloccare tutti i tagli, sia quelli a canestro, sia quelli fuori area. Attenzione particolare a J.J. Redick che tira con il 37% nelle situazioni catch and shot. Per quanto concerne la tattica offensiva molto dipenderà da D’Angelo Russell. L’ex Lakers deve confermare in postseason quanto di buono fatto finora ed ottenere cosi la tanto aspettata consacrazione. La difesa avversaria tenderà spesso a raddoppiarlo, dovrà quindi evitare di incaponirsi come suo solito e giocare di squadra. L’arma letale di questi Nets è il tiro da fuori: 5 giocatori tirano con oltre il 35% e il fresco vincitore della gara da tre punti, Joe Harris, detiene il 47.4% con 6 tentativi di media a partita.
L’alta percentuale di realizzazione è frutto di un fluido giro palla atto a trovare il tiro più comodo libero possibile, scuola Spurs.
Al contrario di Philadelphia, la second unit di Brooklyn è tra le più fruttuose della lega: Spencer Dinwiddie e Caris LeVert sono i due migliori realizzatori del team dopo Russell ed entrambi subentrano a gara in corso. Il fattore inesperienza è sopperito dalla presenza di tre veterani come Dudley, Carroll e Crabbe che, oltre a segnare triple, stanno facendo da chioccia al core di giovani presente a roster. Il vero tallone d’Achille non sta in quello che hanno ma in quello che non hanno: una superstar. Un giocatore dominante con Embiid o Butler, capace di caricarsi i compagni sulle spalle nei momenti di difficoltà. Molto spesso in RS Brooklyn ha peccato di discontinuità e di errori banali sul finale di partita che hanno compromesso la vittoria. È proprio per questa differenza di potenziale che l’ago pende dalla parte dei Sixers. Ci vorrà la serie perfetta per ribaltare il pronostico. Un’impresa difficile ma comunque non impossibile per la cenerentola della NBA.
SIXERS: ROSTER E ROTAZIONI
- Ben Simmons, #25
- JJ Redick, #17
- Jimmy Butler, #23
- Tobias Harris, #33
- Joel Embiid, #21
- Boban Marjanovic, #51
- Jonathon Simmons, #14
- T.J. McConnell, #12
- Mike Scott, #1
- Furkan Korkmaz, #30
- Greg Monroe, #55
- Zhaire Smit, #8
- Amir Johnson, #5
- James Ennis III, #11
- Haywood Highsmith, #7
- Shake Milton, #18
- D’Angelo Russell, #1
- Joe Harris, #12
- Caris LeVert, #22
- Jared Dudley, #6
- Jarrett Allen, #31
- DeMarre Carroll, #9
- Spencer Dinwiddie, #8
- Ed Davis, #17
- Rondae Hollis-Jefferson, #24
- Rodions Kurucs, #00
- Dzanan Musa, #30
- Alan Williams, #15
- Shabazz Napier, #13
- Tahjere McCall, #0
- Theo Pinson, #10
- Treveon Graham, #21
SIXERS-NETS STREAMING
Le gare tra i Philadelphia Sixers e i Brooklyn Nets saranno visibili in tre modi diversi:
- Sixers-Nets sul decoder Sky, canale 206 (Sky Sport NBA)
- Sixers-Nets streaming su Sky Go
- Sixers-Nets streaming su NBA League Pass
Per i primi due basta abbonarsi a Sky e acquistare il pacchetto sport. Sarà cosi possibile assistere ai match comodamente sul proprio divano sia in diretta che in differita. Per coloro che saranno fuori casa, la visione dei match non sarà comunque preclusa: Sky mette a disposizione dei propri abbonati anche servizi streaming per tablet, PC e smartphone ma solo per i live in diretta. Per il terzo metodo invece basta abbonarsi sul sito web NBA League Pass, selezionare il pacchetto desiderato e vedere cosi tutte le gare in streaming, anche in contemporanea su PC, tablet e cellulare. Bisogna però affrettarsi, i playoff stanno per cominciare.
Ci sono tutti i requisiti per assistere ad una serie divertente e spettacolare. I Sixers per portare a compimento The Process, i Nets per consolidare la rinascita ed attrarre talentuosi free agent in estate. La vincente affronterà in semifinale una tra i Toronto Raptors e gli Orlando Magic. Due squadre diverse ma accomunate da un solo obiettivo, vincere.