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Come funziona la classifica NBA e come leggerla

di Michele Gibin
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La classifica NBA viene utilizzata per determinare la classifica delle squadre in ogni Conference in base ai loro record di vittorie e sconfitte, al fine di formare il tabellone per i playoffs.

La classifica NBA viene calcolata in base al record di vittorie e sconfitte di ciascuna squadra. Per ogni partita, una squadra può vincere o perdere. La squadra che vince la partita ottiene una vittoria in più al proprio record, mentre la squadra che perde ottiene una sconfitta in più al proprio record: per questo motivo, imbattendosi in articoli, video e podcast in lingua inglese quando si parla di classifica NBA si sentirà sovente usare l’espressione “win\lose column“, ovvero “colonna delle vittorie\sconfitte”. Questo accade perché la classifica NBA si può visualizzare sia in termini di percentuale di vittorie calcolata sul totale delle partite giocate fino a quel momento, oppure in termini di numero di vittorie e sconfitte per ciascuna squadra in un dato momento.

Ecco come funziona la classifica NBA e come leggerla!

  • Record di vittorie e sconfitte: le squadre vengono classificate in base al loro record di vittorie e sconfitte. E’ un po’ come dire che una squadra ottiene un punto per ogni vittoria e zero punti per ogni sconfitta.
  • Classifica di Conference: le squadre vengono quindi classificate all’interno della loro conference, Eastern e Western, in base al loro record di vittorie e sconfitte contro altri avversari della stessa conference.
  • Classifica di Division: se ci sono più squadre con lo stesso record di vittorie e sconfitte all’interno di una Division, la squadra con il miglior record negli scontri diretti contro le altre squadre della Division si classifica più in alto.
  • Tiebreaker: se due o più squadre hanno lo stesso record di vittorie e sconfitte, la NBA utilizza una serie di tiebreaker per determinare il loro ordine in classifica. Le regole del tiebreaker considerano il record negli scontri diretti, il record nella Conference, il record nella Division e il record contro le stesse avversarie.
  • Playoffs: al termine della stagione regolare, le prime 6 squadre di ogni Conference si qualificano per i playoffs. Le squadre sono teste di serie in base al loro record di vittorie e sconfitte, con la squadra con il miglior record che ottiene la testa di serie più alta e così via.
  • Le squadre posizionate alla numero 7, 8, 9 e 10 si giocano i play-in, torneo dove in palio c’è la qualificazione ai playoffs con le teste di serie più basse in tabellone per ogni Conference, ovvero la 7 e la 8.

Volete sapere come funzionano i play-in NBA? In questo articolo abbiamo la risposta!

Perché la stagione regolare NBA ha 82 partite?

Durante la stagione regolare NBA, ogni squadra gioca 82 partite, 41 in casa e 41 in trasferta.

Una squadra affronta ogni avversaria nella propria divisione 4 volte all’anno (16 partite). Ogni squadra gioca contro 6 delle squadre delle altre due divisioni della stessa Conference 4 volte (24 partite) e contro le restanti 4 squadre per 3 volte (12 partite). Infine, ogni squadra affronta tutte le squadre dell’altra Conference 2 volte a testa (30 partite).

Questa struttura asimmetrica significa che la difficoltà del calendario per ogni squadra varierà tra le squadre. In un arco di 5 stagioni, ogni squadra avrà giocato 80 partite contro la propria Division (20 partite contro ogni avversario, 10 in casa, 10 in trasferta), 180 partite contro il resto della propria Conference (18 partite contro ogni avversario, 9 in casa, 9 in trasferta) e 150 partite contro l’altra Conference (10 partite contro ciascuna squadra, 5 in casa, 5 in trasferta).

La stagione NBA ha 82 partite per diversi motivi. Uno è garantire che ogni squadra giochi una schedule, ovvero un calendario equilibrato contro ogni altra squadra del campionato. Con 30 squadre nella NBA, sarebbe impossibile giocare un girone all’italiana completo in cui ogni squadra affronta ogni altra squadra lo stesso numero di volte. Pertanto, la NBA utilizza una formula per determinare il calendario di ciascuna squadra, che include giocare contro le squadre della propria Conference più spesso rispetto alle squadre dell’altra Conference.

Un altro motivo per la stagione NBA di 82 partite è fornire sufficienti opportunità alle squadre per compensare partenze lente o crolli durante la regular season. Nel basket si gioca su tanti punti, e ci possono essere molte variazioni nelle singole partite, quindi una squadra può perdere una partita anche se è la squadra migliore. Avendo una stagione più lunga con più partite, le squadre hanno più opportunità di riprendersi e recuperare terreno in classifica, e le differenze di livello tra le squadre più forti e meno forti tendono a emergere alla distanza.

La stagione di 82 partite genera anche maggiori entrate per la NBA attraverso la vendita di biglietti, con i contratti televisivi multimilionari e altre forme di pubblicità. La stagione più lunga offre maggiori opportunità ai tifosi di guardare le partite e alle aziende di acquistare spazi pubblicitari durante le partite.

Infine, la stagione di 82 partite consente un calendario bilanciato tra partite in casa e in trasferta per ogni squadra. Ogni squadra gioca 41 partite in casa e 41 in trasferta, il che garantisce che ogni squadra abbia lo stesso numero di partite nella propria arena e in trasferta.

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