Jonathan Kuminga sarebbe intenzionato a chiedere “solo il massimo salariale” e un’estensione di 5 anni con i Golden State Warriors, prolungamento per il quale il giocatore al quarto anno è eleggibile.
224 milioni di dollari (di base) sarebbe la richiesta di Kuminga, cifre sulla stessa base di quelle ottenute da alcuni suoi colleghi di draft, nel 2000: Cade Cunningham a Detroit, Evan Mobley a Cleveland, Franz Wagner a Orlando e Scottie Barnes a Toronto. Jonathan Kuminga è reduce dalla sua miglior stagione NBA in carriera con oltre 16 punti di media, con 4.8 rimbalzi e il 52.9% dal campo in 26.3 minuti di media. A fatica, il prodotto del Team Ignite in G-League è riuscito a convincere coach Steve Kerr a dargli fiducia e spazio e le cifre personali ne hanno beneficiato, Golden State non ha poi voluto inserire uno dei suoi giocatori giovani migliori in discorsi di trade per All-Star come Paul George e Lauri Markkanen.
Golden State che potrebbe ora trovarsi in una posizione scomoda, con Kuminga. L’ala sarà restricted free agent nel 2025 e al momento, se non fosse il “mercato” a dettare le scelte delle squadre, non è un giocatore che valga (ancora) un contratto così importante, certamente non più di alcuni dei nomi citati in precedenza. E dopo aver rinunciato a concedere al 34enne Klay Thompson un contratto lungo, proprio per non compromettere a lungo termine una situazione salariale delicata, gli Warriors dovranno decidere se accogliere o meno un altro contratto ingombrante e per un giocatore che rappresenta ancora una scommessa.
Gli Warriors hanno condotto una free agency accorta, con le firme di veterani come Kyle Anderson, Buddy Hield e De’Anthony Melton. Golden State ha quindi trattato con gli Utah Jazz per Lauri Markkanen ma le parti non sono mai state vicine a un accordo, visto il rifiuto Warriors di inserire Brandin Podziemski in ogni ipotesi di trade.
