Come tutti ormai ben sanno, ci stiamo avvicinando sempre di più verso EuroBasket 2017.
Le Nazionali si stanno preparando per disputare un torneo soddisfacente e noi invece ci stiamo preparando per guardare partite belle e divertenti.
Dunque in questo cammino di preparazione a quel che sarà, facciamo qualche passo indietro e guardiamo a quel che è stato.
Andiamo infatti in Slovenia, sede di EuroBasket 2013. Quattro anni fa, in quella competizione emerse, o meglio riemerse, la Croazia.
Quella croata, per ovvi motivi politici, è una nazionale ‘nuova’ che ha avuto gli albori, sempre per le stesse motivazioni, solo nei primi anni ’90.
LA PRIMA CROAZIA VINCENTE

Michael Jordan vs Drazen Petrovic
Come abbiamo appena detto, la Croazia partecipa ad una competizione per la prima volta come nazionale indipendente dalla Jugoslavia, solo nel 1992, alle Olimpiadi di Barcellona.
Pronti via, guidati da un incredibile Drazen Petrovic arriva subito la medaglia d’argento che, per qualsiasi squadra che non sia il “Dream Team” americano, vale quanto una d’oro.
Nell’anno successivo la Croazia conferma di essere una nuova potenza piazzandosi al terzo posto di EuroBasket 1993, nonostante il lutto di qualche mese prima dovuto alla tragica scomparsa di Petrovic.
Questo ottimo risultato viene confermato anche due anni dopo, ad EuroBasket 1995, con Aza Petrovic in panchina.
Dunque per la Croazia in tre anni arrivano tre medaglie, una d’argento e due di bronzo: niente male considerando che c’erano dei meccanismi e dei giocatori ancora da rodare.
Nonostante queste – solo ipotetiche – difficoltà i croati riuscirono ad emergere sin da subito grazie anche a talenti del calibro di Kukoc, Perasovic e Vrankovic.
Detto questo erano altri tempi, era un altro basket e c’erano altri uomini.
DAL ‘LIMBO’ ALLA NUOVA RIBALTA
Dopo l’exploit delle prime uscite però la Croazia non è riuscita a confermare lo status di potenza europea e mondiale.
Infatti fino alla fine della prima decade del 2000, i croati non si qualificano più ad una competizione extra europea.
Dal 2007 si riaccende qualcosa. Arriva un buon sesto posto ad EuroBasket 2007 e un settimo posto alle Olimpiadi di Pechino nel 2008.
Nel 2009 alla rassegna europea viene confermato la posizione dell’edizione precedente, ma ai mondiali non ci sono grandi soddisfazioni così come ad EuroBasket 2011 dove si raggiunge il peggio: diciassettesimo posto finale.
Ecco allora che arriviamo al nostro punto di partenza, il 2013.
Sulla panchina della Croazia si siede Jasmin Repesa e come primo appuntamento c’è subito l’europeo.
EUROBASKET 2013: SI RIPARTE!
Ad EuroBasket 2013 in Slovenia, la Croazia ottiene il quarto posto, miglior piazzamento dopo i due famosi del 1993 e 1995.
Nella prima fase a gironi, i croati se la devono vedere con Spagna, Slovenia (padrona di casa), Repubblica Ceca, Georgia e Polonia.
Arrivano quattro vittorie e una sola sconfitta – contro la superpotenza spagnola – che fruttano ai ragazzi di Repesa il secondo posto nel ‘gironcino’.
Nonostante ciò però sembra ancora una Croazia con delle difficoltà perché i referti rosa sono stati strappati tutti sul filo del rasoio: 77-76 con la Georgia, 74-70 con la Polonia e 76-74 con la Slovenia.
La nuova Croazia però comincia a prendere piede con una grande attitudine a sfruttare i talenti sotto canestro: Ante Tomic e Damir Markota sotto le plance sono, indiscutibilmente, due fattori.
SECONDA FASE ESALTANTE
Alla seconda fase prendono parte le dodici migliori squadre suddivise in due ulteriori gruppi. Le nazionali che si sono già affrontate nel primo girone non si sfideranno di nuovo, ma per la classifica varrà comunque lo scontro diretto.

Bojan Bogdanovic protagonista di EuroBasket 2013
Questo secondo girone per la Croazia è esaltante. Arrivano tre vittorie e nessuna sconfitta. Oltre Slovenia e Spagnia, i croati se la vedono con Italia, Finlandia e Grecia.
Questa volta le vittorie arrivano in scioltezza, nonostante l’incredibile doppio overtime contro la Grecia (92-88).
Bojan Bogdanovic è senza dubbio il migliore di questa fase. Con prestazioni eccellenti riesce ad arginare un Gigi Datome in formato NBA da 24 punti e 7 rimbalzi in 39 minuti.
LA FASE AD ELIMINAZIONE DIRETTA LASCIA GIOIE O STRASCICHI?
Il primo posto nel secondo girone, porta la Croazia ad affronta l’Ucraina ai quarti di finale.
Arriva un’altra bella vittoria. 84 a 72 è il risultato finale con un Kruno Simon sugli scudi: sul tabellino della guardia figurano 23 punti con 5/8 da tre e 2/2 da due.
L’esito di questa sfida non era affatto scontato per via della fisicità degli ucraini. I “Gialli” sotto quest’aspetto non hanno nulla da invidiare a nessuno e lo hanno dimostrato mettendo in seria difficoltà la Croazia, miglior squadra per rimbalzi catturati ad EuroBasket 2013.

Dario Saric ad EuroBasket
L’ EuroBasket dei croati si conclude però con due sconfitte che lasciano l’amaro in bocca.
In semifinale contro la Lituania per 77-62. La nazionale di Repesa non riesce ad arginare lo strapotere di Linas Kleiza autore di una doppia-doppia da 23 punti e 11 rimbalzi.
Kleiza che nel 2014 sarebbe approdato a Milano dove c’era appena stato Maciulis e dove ci andrà anche Kalnietis, altri due che in quella semifinale si sono dimostrati fattori decisivi.
Il cammino della Croazia dunque si ferma qui. La medaglia di bronzo poteva essere quel qualcosa in più per sancire il vero ritorno alla ribalta ed invece così non è stato.
La Spagna infatti – appena eliminata dalla Francia – non ci sta e schianta per la seconda volta la Croazia con un perentorio 92 a 66.
Le ultime due sconfitte fanno male. La Croazia ancora è molto lontana dall’ottenere qualcosa di davvero grande, ma allo stesso tempo con costanza e impegno nelle occasioni successive si può invertire la rotta.
Ed infatti così è stato. La Croazia a distanza di quattro anni non è più una novità e ad EuroBasket 2107 con Aza Petrovic si può già guardare e puntare molto in alto.