Li avevamo lasciati trionfanti con l’anello al dito, dopo una stagione praticamente perfetta culminata con il secco 4 a 1 in finale con la sorpresa Dallas; ora li ritroviamo al secondo posto del tabellone della Eastern Conference dietro a Cleveland. Stiamo parlando dei Boston Celtics, che quest’anno proveranno in tutti i modi a bissare il successo dello scorso anno. E per riuscirci dovranno vedersela con più di un’avversaria, la più accreditata delle quali risponde al nome di Oklahoma City Thunder.
OK Thunder: la squadra del futuro con ambizioni nel presente
Da tutti considerata la squadra che in futuro potrebbe aprire un bellissimo ciclo grazie alla qualità del suo giovane roster, i Thunder stanno già facendo parlare di sé nel presente. Questo perché oltre alla stella Gilgeous-Alexander possono schierare Isaiah Hartenstein, Alex Caruso e Alex Ducas, tre colpi importanti messi a segno in estate. Non solo, i Thunder, allenati da un giovane allenatore molto preparato, Mark Daigneault, e supportati da uno dei migliori executive dell’intera NBA, Sam Presti, vengono da una stagione assolutamente positiva, culminata con il primo posto a ovest e il secondo turno di play-off, in cui se la sono giocata alla pari contro i più esperti Dallas Mavericks. Se Boston vorrà trionfare nuovamente dovrà tenere conto di tutto questo, e non dimenticarsi delle “avversarie minori” per il titolo, che comunque possono sorprendere: Knicks e 76ers.
Le statistiche dicono che…
Stando alle quote scommesse NBA del mese di novembre, i Boston Celtics rimangono i favoritissimi per quanto riguarda la vittoria dell’anello. Questo sulla carta, perché nel basket d’oltreoceano ripetersi non è mai semplice. Lo sanno bene i Denver Nuggets, che non sono riusciti a bissare il clamoroso successo della stagione 2022-2023. Negli anni ‘2000 sono poche le franchigie ad essersi riuscite: i Los Angeles Lakers, i Miami Heat e i Golden State Warriors. Come mai tanta difficoltà? Perché ogni anno tutte le partecipanti hanno la possibilità di rinforzarsi anche grazie al Draft NBA, evento che permette alle franchigie più deboli di scegliere per prime i giocatori più forti. Però Boston può comunque sorridere, grazie a un Jayson Tatum ancora una volta in ottima condizione.
La stella Tatum e non solo
Inutile girarci intorno: le fortune dei biancoverdi passano necessariamente dalle mani di Tatum. Che per adesso risultano calde, caldissime, come dimostrato dai 31 punti messi a referto contro i Bucks. Nonostante unGiannis Antetokounmpo in grande spolvero, Milwaukee non è riuscita vincere una partita che gli avrebbe restituito morale, dato che in questo momento si trova al penultimo posto delle Eastern Conference. I Celtics, sebbene siano Tatum-dipendenti, possono schierare sul parquet lo stesso quintetto (e non solo) che ottimamente si è comportato lo scorso anno. Questo perché tutti hanno rinnovato il proprio contratto: da Derrick White e Sam Hauser, nessuno manca all’appello. Peccato che economicamente i Boston Celtics siano la squadra più costosa di sempre. Quest’aspetto potrebbe influire forse a livello dirigenziale, se i dirigenti saranno chiamati a effettuare alcune operazioni obbligate; non certo a livello di collettivo, essendo un blocco, quello biancoverde, che ha dimostrato di essere sempre sul pezzo. Anche adesso che sta inseguendo la sorprendente Cleveland.