E poi vogliamo parlare di uno dei protagonisti di gara 7, chi se non Jeff Green? Gioca una grande gara: mette canestri importanti, importantissimi, pesanti, decisivi per le sorti della gara. Al posto di Kevin Love in quintetto, non lo fa rimpiangere, anzi. Partiamo intanto da qui, dalla fine:
Ho lavorato duramente, come un pazzo ogni santo giorno da quell’intervento al cuore del 2012, ed ora mi godo questo momento, mi godo le finals. Non avrei mai pensato di tornare in campo, figuriamoci di compere per un titolo, ora sono qui e mi batterò e lotterò per questo.
Jeff Green: l’operazione e la dura risalita
Circa 6 anni fa, l’operazione al cuore, Jeff Green si è ripreso quello che il destino gli aveva tolto. Ecco, era il 2012. Preparazione alla stagione, un referto gli diagnostica un aneurisma all’aorta. Fine dei giochi? No, Jeff Green ha un cuore di riserva, si opera, è più forte di tutto. Kevin Durant, suo grandissimo amico, gli dedica la stagione personale 2011/2012 in una commovente intervista ai giornalisti, non sa e non può immaginare che Jeff Green si rialzerà e tornerà anche più forte di prima.
Ma intanto il ragazzo si laurea nel 2012 alla Georgetown University, torna in campo con i Boston Celtics, ma viene scambiato nel processo di ricostruzione della franchigia: lui però non dimentica quei giorni.
Porterò sempre nel cuore Boston e i suoi tifosi e ringrazierò ogni giorno tutto lo staff che mi ha sostenuto nel mio breve passaggio negli inferi con annessa risalita
Jeff Green, la sua gara 7
Ieri? Jeff Green, torna al TD Garden. Torna da avversario e si prende quelle maledette NBA Finals.
- 41 minuti in campo
- 19 punti
- 8 rimbalzi
- 1 assist
Gioca dal quintetto dei Cavs, mette canestri di una importanza e di un peso incredibile. 50% dal campo ed una stoppata. Ieri? Il destino e le storie, quelle veramente belle che regala solo la palla a spicchi…
