“Ancora non ci posso credere, mi ci vorrà un po’ per realizzare” ammette il neo campione NBA Giannis Antetokounmpo all’indomani della vittoria del titolo in gara 6 con in suoi Milwaukee Bucks sui Phoenix Suns, intervistato dalla TV greca. “Ora mi sto solo godendo il momento con la mia famiglia, non vedo l’ora di tornare in Grecia e rivedere tutti, amici, ex compagni e allenatori e tornare a Sepolia“.
A poche ore dalla vittoria e in attesa della grande parata di festa a Milwaukee per il primo titolo dei Bucks dal 1971, Antetokounmpo è diventato l’autore di uno dei video più visti, cliccati e rilanciati della giornata di mercoledì sul web con la sua diretta Instagram… dalla sua auto, in cui il 2 volte MVP si è ripreso mentre dopo una notte insonne di festeggiamenti si recava da Chick-Fil-A (nota catena di fast food in America) a ordinare “non 49, non 51, ma 50” nuggets di pollo, per la sorpresa dell’addetta al drive-through.
“Si, ho visto i tanti video e omaggi sui social“, dice Antetokounmpo “Qualcuno mi vuole rappresentare come se fossi perfetto ma non è affatto così: faccio tanti errori e cerco di imparare da ciascuno di essi. Con il duro lavoro e la fiducia in sé stessi si può andare lontano, e io voglio dimostrare che è così“.
“E’ una mentalità che alla fine mi ha reso un campione NBA, e che ha aiutato la mia famiglia e i miei amici“.
Tra le tante sequenze post sirena finale in gara 6, con gli abbracci tra compagni e coaching staff, ha colpito lo scambio d battute catturato dai microfoni tra Giannis Antetokounmpo e coach Mike Budenholzer, con i due ad alzare la posta e dichiararsi già pronti a provare a bissare il titolo appena vinto.
Giannis conferma i propositi bellicosi: “Abbiamo appena vinto, sono passate poche ore ma sto già pensando a come possiamo vincere ancora. Come diventare una squadra ancora migliore? Cosa posso fare per aiutare rendere ancora migliore la mia squadra? Io sono fatto così“.
“Gara 6? Non volevo tornare a Phoenix, fa troppo caldo…“, scherza poi Giannis Antetokounmpo “Avevamo l’opportunità di chiudere in casa e non volevamo farcela scappare. Io ho fatto del mio meglio sia in attacco sia in difesa, ho comunicato con i miei compagi e tentato con tutte le forze. E’ andata bene“. Il 17 su 19 ai tiri liberi con cui Antetokounmpo ha chiuso gara 6 ha stupito tutti, tranne il diretto interessato: “Li ho segnati perché ci lavoro sempre, li ho segnati quando contava di più e non ho mai smesso di lavorarci anche con tutte quelle critiche. Ma non m’importa, in realtà“.