I Denver Nuggets rimontano i Phoenix Suns per poi superarli al primo overtime per 130-126, caricati sulle spalle del solito Nikola Jokic. Scontro che sa già di alta classifica, all’interno delle affollatissime posizioni playoffs della Western Conference, che ora vedono i Suns al quarto posto con un record di 8-6 e i Nuggets immediatamente alle loro spalle, appaiati per il settimo sul record di 8-7.
“Jokic ha dimostrato di essere uno dei closer migliori in assoluto.” ha commentato il suo allenatore, Michael Malone “Lui, come Jamal Murray, ha dimostrato di non farsi intimidire dai momenti della partita, è il nostro miglior giocatore e continueremo a passare da lui.” Il centro serbo dà adito dunque ad un inizio di stagione ancora positivo, con 31 punti, 10 rimbalzi, 8 assist, 3 palle rubate e 15/27 dal campo.
Nuggets particolarmente incisivi nel pitturato avversario, dove hanno segnato ben 80 punti. Il protettore del ferro dei Suns, DeAndre Ayton, se ne è preso gran parte della responsabilità: “Non ho fatto ciò che avrei dovuto. Devo essere una presenza più decisiva sotto il ferro difensivo.”
Sono stati inoltre sei i giocatori di Denver a chiudere in doppia cifra per punti segnati, tutti e cinque i titolari e Monte Morris in uscita dalla panchina, con 17 punti, e per il quale Malone ha speso belle parole: “Per me non è una sorpresa, è sempre stato importante per noi dalla panchina.”
Si è rivisto in campo, finalmente, Michael Porter Jr. Dopo un avvio di stagione lampo era infatti stato costretto ai box dal 30 dicembre scorso a causa dei protocolli covid, e bagna il proprio rientro con 20 minuti giocati, 7 punti, 6 rimbalzi e un plus/minus di +9.
Dopo il trionfo dei Nuggets di Jokic all’overtime, le due squadre si rincontreranno questa notte, in un back-to-back già importante per eventuali spareggi in chiave teste di serie playoffs.