Executive of the year

James Wade è l’Executive of the Year WNBA 2022

di Michele Gibin 23 Agosto 2022

James Wade, allenatore e general manager delle Chicago Sky, ha vinto il premio di executive of the year WNBA 2022.

Wade ha ricevuto 11 voti dal panel di media e addetti ai lavori, superando il general manager delle Atlanta Dream Dan Padover (6 voti) e Mike Thibault, coach e gm delle Washington Mystics (4 voti). Per James Wade, che nel 2019 al suo primo anno a Chicago aveva vinto il premio come miglior allenatore, è la prima volta da executive dell’anno in carriera.

Le Sky hanno chiuso la stagione WNBA 2022 con il secondo miglior record stagionale (26-10) e con il record di vittorie di franchigia in stagione, numeri che fanno di coach Wade anche un candidato al premio di allenatore dell’anno, assieme a Becky Hammon (Aces), Noelle Quinn (Storm) e Tanisha Wright delle Atlanta Dream, tra le altre.

Da gm, Wade ha rimesso dopo il titolo WNBA del 2021 sotto contratto Kahleah Copper, MVP delle Finals, e Courtney Vandersloot per un altro anno, e aggiunto Emma Meesseman e Rebekkah Gardner dalla free agency.

James Wade, 48 anni, allena le Chicago Sky e ricopre il doppio ruolo di head coach e gm dal 2018.

23 Agosto 2022 0 commenti

NBA, è Zach Kleinman di Memphis l’Executive of the Year 2022

di Michele Gibin 12 Maggio 2022

Scritto da Michele Gibin

Il general manager dei Memphis Grizzlies Zach Kleinman ha vinto il premio di Executive of the Year NBA per la stagione 2021\22.

I Grizzlies hanno terminato al secondo posto nella Western Conference la stagione regolare, con un record di 56 vittorie e 26 sconfitte che è stato anche il secondo miglior record assoluto della NBA. Da gm Kleinman è stato responsabile delle scelte di mercato azzeccate come la trade che ha portato Steven Adams a Memphis in cambio di Jonas Valanciunas, uno scambio in sede di draft NBA che ha portato in dote anche la scelta numero 10 del 2021, il promettente Ziaire Williams.

Zach Kleinman era diventato general manager e vice presidente esecutivo dei Grizzlies nel 2019, per lui 85 punti totali nella classifica per il premio di Executive of the Year, davanti a Koby Altman (Cavs), Arturas Karnisovas (Bulls), James Jones (Suns) e Pat Riley, presidentissimo dei Miami Heat.

In questa stagione per Memphis, Ja Morant ha vinto il premio di Most Improved Player mentre coach Taylor Jenkins, scelto proprio da Kleinman, è arrivato secondo nella classifica per il premio di allenatore dell’anno dietro a Monty Williams dei Phoenix Suns.

A soli 33 anni, Zach Kleinman è l’executive NBA più giovane di sempre ad aggiudicarsi il premio.

Big salute to EVP of Basketball Operations and General Manager Zach Kleiman being named the @NBA Executive of the Year.
— Memphis Grizzlies (@memgrizz) May 12, 2022

12 Maggio 2022 0 commenti

LA Clippers NBA News

Lawrence Frank dei Clippers vince il premio di NBA executive of the year

di Michele Gibin 9 Ottobre 2020

Scritto da Michele Gibin

Lawrence Frank dei Los Angeles Clippers ha vinto il premio di executive dell’anno per la stagione 2019\20, per il president of basketball operations dei Clippers ed ex allenatore NBA è la prima volta in carriera.

Frank, 50 anni, è a capo del front office dei Clippers dal 2017, quando sostituì coach Doc Rivers che fino a quel momento aveva ricoperto il doppio incarico. Nell’estate 2019 Lawrence Frank e i Clippers hanno portato a termine una delle free agency più importanti della storia della squadra, mettendo sotto contratto Kawhi Leonard e portando a Los Angeles via trade Paul George, dagli Oklahoma City Thunder. I Clippers hanno dunque rinnovato in contratti di Pat Beverley, Ivica Zubac e JaMychal Green, mentre sul mercato a febbraio sono arrivati via trade Marcus Morris (Knicks) e Reggie Jackson, svincolato dai Pistons

In stagione i Clippers hanno chiuso al secondo posto della Western Conference dietro ai Lakers, e sono stati eliminati a sorpresa ai playoffs al secondo turno dai Denver Nuggets, dopo aver condotto la serie per 3-1.

Lawrence Frank ha ricevuto nelle votazioni 61 voti complessivi, e 10 voti per il primo posto. Sam Presti degli Oklahoma City Thunder e Pat Riley, presidente dei Miami Heat, sono arrivati secondo e terzo con 41 e 39 punti rispettivamente. “Frank è un leader altruista, appassionato e dedito al lavoro, sono orgoglioso del lavoro che il suo gruppo sta facendo e felice che anche i colleghi lo riconoscano“, così Steve Ballmer in un comunicato “Questo premio è un grande riconoscimento al lavoro di tutto il front office, di Michael Winger, Mark Hughes, Trent Redden e Jerry West“.

Per i Clippers è il secondo premio individuale in stagione, dopo quello di sesto uomo dell’anno vinto da Montrezl Harrell.

Prima di arrivare ai Clippers nel 2014, Lawrence Frank è stato capo allenatore di New Jersey Nets e Detroit Pistons.

The 2019-20 NBA Basketball Executive of the Year is Lawrence Frank, President of Basketball Operations for the @LAClippers! #NBAAwards pic.twitter.com/uql4pIdZEm
— NBA (@NBA) October 8, 2020

9 Ottobre 2020 0 commenti

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Executive of the year: chi vincerà? Ecco i 5 candidati

di Giacomo Manini 1 Febbraio 2017

Scritto da Giacomo Manini

L’assegnazione del premio “Executive of the Year” forse non è mai stata così intrigante. Le assegnazioni degli awards da parte della lega sono spesso discusse e discutibili. Quest’anno la scelta del miglior GM del 2016-17 è una scelta filosofica. I candidati sono totalmente diversi tra loro, lavorano in modo differente, ma tutti hanno fatto un ottimo lavoro. Chi vincerà il premio, sarà anche il vincitore morale di questa guerra di pensieri. L’anno scorso ha vinto R.C. Buford degli Spurs, chi sono i papabili ad oggi? Partiamo con la carrellata dall’Ohio:

David Griffin – Cleveland Cavaliers

LeBron James ha chiesto rinforzi alla società, ad oggi non è stato soddisfatto al 100%, nonostante questo, il GM dei Cavs dovrebbe essere inserito nel discorso.

Griffin ha trasformato due prime scelte, tre seconde, Varejao, Cunningham, Dellavedova e Dunleavy in Frye, Korver e 9.6 milioni di trade exceptions che i Cavs possono usare per un altro giocatore. Si può criticare la non firma di Dellavedova in estate, o altro, ma ha portato Cleveland al massimo livello possibile. Entro la trade deadline è lecito aspettarsi altro, o post buyout, ma se dovesse vincere l’excutive of the year, sarebbe un premio per l’anello. Non è il favorito e in seguito alle dichiarazioni del King, le sue possibilità sono diminuite, ma può trionfare.

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1 Febbraio 2017 0 commenti