Giornata numero 49 per la NBA, sconfitta numero 13 per i Rockets. Dopo un periodo ove la squadra di Harden sembrava in netta ripresa (7 win nelle ultime 9) arriva l’inaspettata sconfitta contro i Denver Nuggets… O quasi… Nelle tre gare che la squadra di Houston ha dovuto giocare contro la squadra del Colorado (in appena 1 mese e mezzo di season), i Rockets non hanno mai vinto. In tre precedenti, la squadra del “Gallo” ha un +/- di +35. Nello sport ci sono quelle squadre che, a prescindere dalle differenze tecniche in campo, per un’altra squadra rappresentano un confronto difficoltoso, ma i Nuggets per i Rockets (perlomeno per questi Rockets) non lo sono (basti pensare che l’anno scorso, nelle 4 gare, i vincenti sono sempre stati i texani). E allora come mai in questi precedenti Mike Malone è sempre uscito vincitore contro McHale prima e Bickerstaff dopo: la risposta sta nell’analisi delle singole gare.
GARA 1
Il primo incontro (opening night per entrambi) venne vinto dai Nuggets: il risultato fu di 85 a 105. 20 punti (tantissimi visti i valori in campo) di differenza. Il top-scorer è stato Danilo Gallinari: 23 punti (con il 46,6% dal campo e 3 su 5 da 3). Per Harden un 6 su 21 con 2 su 12 da 3 al limite del frustrante. Harden però non è stato l’unico a giocare malissimo: Il front-court dei Nuggets ha annientato quello dei Rockets. Gallinari-Faried-Lauvergne hanno combinato 52 punti, contro i 30 di Ariza-Capela-Jones. Come spesso accade nel basket, la differenza la fanno i numeri: 50% dal campo per Denver, il 34.5% per Houston, senza dimenticarci dei 5 rimbalzi e dei 9 assist in più per la franchigia del Colorado.
GARA 2
Il secondo incontro, nonostante numeri più equilibrati, ha visto i Nuggets vincere (107 a 98) e dominare su molte delle statistiche precedenti. Harden ha tirato di nuovo non bene (anche se questa era una costante del suo primo mese di NBA), con un 9 su 19 dal campo (1 su 5 da 3), al contrario ad esempio di quello fatto da Gallinari (quasi l’80% dal campo) e Will Barton (insieme hanno messo a segno 7 triple su 9). Nonostante il ritorno di Dwight Howard, il front-court dei Nuggets ha di nuovo vinto la sfida contro quello dei Rockets (51 a 48). Le statistiche di questo match comunque sono state molto più equilibrate: anche se di poco, i Nuggets, comunque, hanno avuto più rimbalzi e più assist, tirando molto meglio del primo match.
GARA 3
Gara 3 tra queste due franchigie (giocata durante la nottata) ha registrato statistiche differenti rispetto ai due precedenti ma il medesimo risultato, ovvero la vittoria dei Nuggets. Harden ha tirato a buoni livelli, anche se perlopiù dall’arco (5 su 8 da 3, 4 su 12 da 2), il front-court dei Rockets questa volta ha fatto più punti di quello dei Nuggets (48 a 40, considerando Motiejunas al posto di jones che ha giocato solo 12 minuti). Percentuali da 2 ai Nuggets, da 3 (nettamente) ai Rockets, parità negli assist. E allora che cosa ha fatto la differenza vera in questo match: i second chance point, e quindi i rimbalzi offensivi. Praticamente nulli per i Rockets (5), il triplo per i Nuggets (15). Le chiavi di lettura delle tre vittorie su tre dei Nuggets sui Rockets sono principalmente due: la prima è la difesa di Harris su Harden. Con lui in campo il quasi MVP, nelle tre sfide, ha tirato con poco più del 30%, registrando un +/- di -6 punti. La seconda è, evidentemente, la differenza atletica dei front-court: nonostante Terrence Jones, Trevor Ariza, Dwight Howard e Donatas Motiejunas, una volta a punti, una volta a rimbalzi, i lunghi texani non hanno mai dominato in nessuno dei game giocato contro i Nuggets. Che i lunghi siano la forza della franchigia del Colorado non è una novità, ma la vera arma dei Mike Malone non è (solo) negli elementi, ma nell’intercambiabilità di essi. Nell’ultimo match ad esempio, l’ex coach dei Kings ha giocato gran parte della partita con Will Barton da 3 e “il Gallo” da 4. L’unico vero difensore “perimetrale” dei tre/quattro lunghi titolari dei Rockets è (forse) Ariza. Automaticamente le letture difensive dei Rockets (anche sugli inserimenti, ad esempio Barton ha chiuso con 9 rimbalzi, firmando quasi una doppia doppia) non sono state adeguate ai movimenti dei Nuggets (senza dimenticarci poi di Faried che in 20 minuti ne ha tirati giù dal ferro 9 di palloni, e 5 nell’area avversaria). Go-Big? Go-Small? No, la tattica dei Nuggets che ha portato un 3 su 3 contro i Rockets è stato un Go-mix.