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Presidente Hapoel Ofer Yannay: “La NBA Europe è ormai alle porte”

di Mario Alberto Vasaturo
Scritto da Mario Alberto Vasaturo

Il presidente dell’Hapoel Tel Aviv annuncia un possibile punto di svolta storico: l’arrivo della “NBA Europe” potrebbe rivoluzionare tutto nel 2026.

Durante un’intervista al podcast EURO INSIDERS, Ofer Yannay ha dichiarato che la stagione 2025-26 potrebbe rappresentare l’ultima per l’EuroLeague nel suo formato attuale. “Penso che la NBA Europe sia ormai alle porte, e che l’EuroLeague non stia reagendo con la necessaria rapidità per adattarsi ai cambiamenti”, ha affermato.

Il proprietario dell’Hapoel Tel Aviv, reduce dall’approdo in Eurolega dopo la conquista della EuroCup, ha aggiunto: “Il mio compito è garantire che, qualunque cosa succeda, l’Hapoel si trovi nella posizione più vantaggiosa”. 

Yannay ha infine paragonato l’attuale momento storico a quello del 2000, quando la nascita dell’EuroLeague segnò la separazione dalla FIBA.

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Eurolega

Eurolega: le squadre israeliane giocheranno ancora in sedi alternative

di Carmen Apadula
Scritto da Carmen Apadula

Durante le ultime due stagioni, le squadre israeliane, hanno giocato le partite casalinghe in sedi alternative, a causa delle preoccupazioni per la sicurezza derivanti dal conflitto armato in corso nella regione. 

L’Euroleague Basketball ha approvato sedi alternative anche in occasione della stagione 2025-26, data l’impossibilità di ospitare le partite in Israele a causa della situazione attuale, con l’obiettivo di garantire la sicurezza e il benessere dei giocatori, dello staff e dei tifosi. 

Il Maccabi Rapyd Tel Aviv e l’Hapoel Bank Yahav Jersualem hanno proposto di ospitare tutte le partite casalinghe nella capitale serba, Belgrado. Il Maccabi giocherà all’Aleksandar Nikolic Hall, mentre l’Hapoel alla Ranko Zeravica Sports Hall.

L’Hapoel IBI Tel Aviv ha invece proposto di giocare all’Arena 8888 di Sofia, in Bulgaria, con alcune partite selezionate che si disputeranno invece all’Arena Botevgrad Arena, in caso di indisponibilità dell’Arena 8888.

Euroleague Basketball continuerà in ogni caso a monitorare la situazione, rimanendo in contatto con tutte le parti coinvolte, e annuncerà eventuali modifiche alle decisioni di cui sopra nel caso in cui la situazione nella regione tornasse alla normalità.

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EurolegaLega Basket AOlimpia Milano

L’Hapoel Tel Aviv pensa a Nikola Mirotic per questa estate

di Mario Alberto Vasaturo
Scritto da Mario Alberto Vasaturo

Durante un’intervista al Backdoor Podcast, Ofer Yannay, numero uno dell’Hapoel Tel Aviv, ha espresso grande ammirazione per Nikola Mirotić, dicendo: «Nikola è un giocatore di altissimo livello». Yannay ha sottolineato il legame del giocatore con Gerusalemme, aggiungendo: «Visita spesso Gerusalemme dato che è una persona religiosa. Ogni volta che viene in Israele, la gente fa un gran trambusto, chiedendosi se la sua visita sia per motivi religiosi o se stia venendo a vedermi personalmente…».

Yannay ha poi lasciato intendere che, nonostante l’attuale elevato salario di Mirotić, l’Hapoel Tel Aviv potrebbe essere una destinazione interessante per il giocatore nel prossimo futuro: «È un giocatore fenomenale e attualmente percepisce un salario elevato, ma potrebbe sicuramente essere un forte candidato per unirsi alla nostra squadra per il prossimo anno». Le sue parole rivelano l’ambizione del club di competere ai massimi livelli europei, e l’interesse non si limita a Mirotić: Yannay ha infatti citato anche Vasilije Micić come un altro giocatore di grande talento che l’Hapoel Tel Aviv punta ad ingaggiare.

Le dichiarazioni di Yannay, inoltre, sottolineano l’obiettivo dell’Hapoel Tel Aviv di partecipare all’Eurolega, competizione che il club considera fondamentale per la propria crescita.

Nikola Mirotic ha giocato venti partite in LBA registrando una media di 16 punti, 1.6 assist e 4 rimbalzi a partita, mentre in Eurolega, dove non parteciperà nemmeno al play-in con l’Olimpia Milano, ha giocato 30 partite mantenendo una media di 17.7 punti, 6.4 rimbalzi e 2 assist.

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Eurolega

Hapoel Tel Aviv, Yannay: “Estate prossima? L’Eurolega non sarà l’unica opzione…”

di Carmen Apadula
Scritto da Carmen Apadula

Questa mattina, l’Hapoel Tel Aviv ha tenuto una conferenza stampa per presentare il nuovo capo allenatore, Dimitris Itoudis. Tra i presenti, ovviamente anche il presidente Ofer Yannay.

Durante l’incontro, i due sono stati interrogati sull’obiettivo della squadra di partecipare all’Eurolega il prima possibile, e sulle condizioni necessarie per accedere alla competizione.

Ma Yannay ha lasciato intendere che la prossima estate potrebbero avere luogo dei cambiamenti rivoluzionari nel panorama del basket europeo. Ha inoltre fatto una rivelazione sorprendente, accennando al fatto che l’Eurolega potrebbe non essere più l’unica opzione per le squadre che desiderano competere.

Infine, un chiarimento sulla situazione di Johnathan Motley.

Riportiamo qui di seguito le sue dichiarazioni. 

L’EUROCUP – “Proveremo a vincere l’EuroCup, ma sappiamo che è una delle competizioni più difficili da conquistare. L’anno scorso eravamo avanti di 23 punti nei quarti di finale e abbiamo perso. È stato come guardare un incidente d’auto al rallentatore, senza poter fare nulla”.

L’EUROLEGA – “Credo ci sia una buona possibilità che, per la prossima estate, il basket europeo offra più opzioni rispetto all’Eurolega per le squadre che vogliono competere e investire grandi somme di denaro. Non sono sicuro che l’Eurolega resterà l’unica possibilità per noi. Voglio che ci facciamo trovare pronti per tutte le opzioni che avremo in estate, con una grande squadra, un grande allenatore e una grande tifoseria. Tutto questo ci renderà una squadra attraente per qualsiasi campionato, qualora si presentasse una competizione tra leghe. E penso che questa competizione sia ormai alle porte. Penso che tutto dipenda anche dalla struttura dell’Eurolega. Non sono sicuro che i proprietari siano contenti di vedere qualcuno come me, che vuole competere. Forse preferiscono squadre meno ambiziose”. 

MOTLEY – “Johnathan Motley è una brava persona, il suo contratto è valido. Ci aspettiamo che torni presto, il suo rappresentante ci ha contattati venerdì e confidiamo nel fatto che il suo rientro sia imminente.”

 

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Trento fa tre in fila, Varese ne subisce di nuyovo 100 punti
Dolomiti Energia TrentinoLega Basket A

Miracolo Trento! L’italiana fa il colpo e sconfigge l’Hapoel Tel Aviv

di Carmen Apadula
Scritto da Carmen Apadula

Fuori dal PalaTrento, una cinquantina di manifestanti rivolge insulti verso le persone che si dirigono all’interno dell’impianto. Poi, nella curva trentina viene esposta una bandiera palestinese, immediatamente fatta rimuovere da uno steward.

Ma i disordini non hanno frenato la motivazione della Dolomiti Energia Trentino, che fa il colpo contro l’Hapoel Shlomo Tel Aviv e porta il suo record sul 2-3 per la classifica del Girone A. 

Trento va subito avanti, ma già iniziano i problemi con il tabellone. Dopo 2 minuti, è 6-2 per gli ospiti, grazie al canestro da rimbalzo offensivo di Mawugbe. Lamb trova il fade away del +6, poi catch and shoot frontale di Ginat per il 10-7, e penetrazione di Lamb per il 12-7. Ford è sfortunato in penetrazione, mentre Forray prende la situazione in mano con decisione e segna da 3. Sempre dominanti i biancorossi sotto canestro, poi in entrata Ford conferma il +10. La prima frazione si conclude sul 26-18, prima di un botta e risposta dall’angolo tra Niang e Caboclo.

Partenza sul fondo e appoggio vincente di Motley. Sbagliato il libero aggiuntivo, Trento sulla lunga distanza non può resistere ai lunghi avversari. Si allunga il digiuno di punti per i padroni di casa, e Beverley dalla lunetta trova il -3. Respinte la timide entrate di Cale ed Ellis, ancora a segno due volte Motley per il sorpasso. Taglio di Ellis, stoppata su Motley e post basso vincente di Mawugbe. In un batter d’occhio, Trento torna sul +3. Lamb prende in mano la situazione e firma il +7, ma Trento sfiora il miracolo sulla sirena e si resta sul 41-38.

Seconda vittoria per l'Aquila Trento, crisi profonda Reyer
Fonte: sito ufficiale Aquila Trento

Due triple di Lamb e Foster portano l’Hapoel avanti. Challenge vincente per coach Dedas, su una rimessa inizialmente assegnata a Trento. Beverley si rivela poco preciso da vicino, a differenza di Lamb che trova il 46-45. Velocissimo Cale a penetrare per il +3, poi Lamb viene beffato dal ferro sulla tripla del potenziale +6. È un contropiede di Ginat a valere l’ennesimo controsorpasso, prima che Mawugbe risponda con l’and one del 51-50. Niang va fuori di testa a causa della pressione di Beverley, intanto Caboclo perdona due volte dall’arco e una in contropiede. Trento non ne approfitta, e Beverley insacca da centro area. Allo scadere, Zukauskas tarda la chiusura su Ragland, e la terza frazione finisce 57-58.

In apertura dell’ultimo quarto, Foster sigla due volte il +5 con la replica di Ford nel mezzo. Niang sbaglia l’apertura e Foster schiaccia sul 59-66. Timeout di coach Galbiati, Trento è a corto di risorse. Foster martella senza sosta, e trova il +9. Fade away di Lamb per sbloccare i bianconeri, con Niang che ruba un passaggio e conquista un giro in lunetta per il -5. Motley, triplicato, sbaglia. Lamb conquista un 2/2, col bonus già speso dagli ospiti. Gli ospiti sbagliano dalla distanza per due volte, Mawugbe prende il rimbalzo ma finisce male per la caduta. Entra quindi Ford per battere i liberi. Cale trova la tripla e il fallo per il 72-70, prima di salvare una brutta palla di Ellis. Ragland segna da 3 per il pareggio, subito seguito da Lamb per il 75-73. Goffo il tentativo di Wainright, stoppato da Lamb. Infine, il ferro sputa la tripla di Beverley e Niang schiaccia sulla sirena il definitivo 79-73.

Trento inizia a marce alte la partita grazie ad un’ottima difesa, che si risolve in una vittoria vitale per la squadra italiana. Un grande Anthony Lamb da 23 punti, cruciale nel finale, spinge la squadra al successo contro l’Hapoel Tel Aviv, riaprendo così il discorso per la qualificazione al turno successivo.

 

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Hapoel Tel Aviv
Eurolega

Hapoel Tel Aviv: sei giocatori e coach Dedas non tornano in Israele

di Stefano Sanaldi
Scritto da Stefano Sanaldi

Non ci sono buone notizie per il basket israeliano. L’Hapoel Tel Aviv, formazione impegnata in EuroCup, sta attraversando un momento complicato a causa dell’escalation in Israele. Una situazione che potrebbe complicare, e non poco, gli ambiziosi piani degli israeliani, che hanno come obiettivo il successo finale per accedere così a EuroLeague.

Hapoel Tel Aviv nel caos: cosa succede ora?

L’Hapoel Tel Aviv si trova a dover affrontare una situazione parecchio spinosa, quella riguardante la sicurezza di giocatori e staff. Come è noto, la formazione israeliana disputa le sue gare interne di EuroCup sul campo neutro di Belgrado, proprio a causa del conflitto in Israele. 

Ebbene, lo stesso Hapoel Tel Aviv ha annunciato che, dopo la partita di ieri in EuroCuo vinta contro i lituani del BC Wolves, sei elementi del roster e il coach non hanno fatto ritorno a Tel Aviv. Per ragioni di sicurezza Brian Angola, Marcus Foster, Ish Wainright, Bruno Caboclo, Ben Bentil e Jonathan Motley non hanno fatto ritorno a Tel Aviv. I sei, insieme a coach Stefanos Dedas, resteranno a Sofia, in Bulgaria, e si riuniranno al resto della squadra la prossima settimana a Belgrado, quando l’Hapoel sarà impegnato nel terzo turno di EuroCup contro il Besiktas.

Gli altri giocatori stranieri, compresi Patrick Beverley e Joe Ragland, faranno ritorno a Tel Aviv col resto della squadra, via Larnaca. Ricordiamo che Beverley e compagni saranno impegnati domenica nella sfida di campionato contro il Maccabi Ramat.

Questa situazione, alza il livello di attenzione anche sull’altra formazione israeliana impegnata nelle competizioni ECA, il Maccabi Tel Aviv. Vedremo se ci saranno novità, nelle prossime ore, anche in merito alla sfida di EuroLeague che coinvolge proprio i gialloblu di coach Oded Kattash.

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Lega Basket AReyer Venezia

EuroCup, la Reyer Venezia cade a Tel Aviv e viene eliminata

di Andrea Grosso
Scritto da Andrea Grosso

La Reyer Venezia cade a Tel Aviv al cospetto dell’Hapoel e viene eliminata per il secondo anno di fila ai quarti di finale della 7Days EuroCup.

Gli israeliani conquistano il pass per i quarti della competizione imponendosi per 90-80, in una partita caratterizzata da due facce completamente diverse. Nella bolgia della Shlomo Arena i padroni di casa iniziano molto forte, esprimendo al meglio il proprio gioco e dimostrando la forza con cui hanno conquistato il terzo posto nel Gruppo B. Venezia fatica a contenere gli avversari nella propria metà campo, concedendo troppo dentro l’arco (Hapoel che tira sopra il 50% da due punti), e in attacco arranca soffrendo la pressione e perdendo troppi palloni (19 a fine gara). I primi due quarti sono una sostanziale fotocopia (terminati entrambi 24-16 per la formazione di Tel Aviv), con la truppa condotta da coach Danny Franco che controlla il match senza grandi fatiche e arriva all’intervallo lungo avanti per 48-32.

Nella ripresa la Reyer trova maggiore efficacia offensiva, ma al tempo stesso continua a concedere troppo in difesa: gli oro-granata finiscono una seconda volta (dopo esser stati doppiati sul 44-22) a -22 e con l’uscita di scena di Watt per falli il match sembra essere chiuso in anticipo. Negli ultimi 10′ di gioco le cose cambiano. Gli uomini di Spahija provano la reazione d’orgoglio e con un super parziale di 20-3 tornano clamorosamente in partita a 3′ dalla sirena. Venezia tocca prima il -5 e poi anche il -4 ad un solo giro d’orologio dalla conclusione, ma nel finale l’Hapoel trova 4 punti preziosi, che sommati a due errori offensivi della Reyer chiudono la gara.

Un’eliminazione, quella della Reyer Venezia dall’EuroCup 2023, figlia di diversi aspetti. Prima ancora di guardare al match, un fattore negativo è stata l’assenza di capitan Bramos (tornato negli USA per motivi personali), al posto del quale ha ritrovato un po’ di spazio un Ray non ancora in grado di incidere. A condizionare il percorso europeo degli oro-granata, che avrebbero dovuto trovare una squadra come l’Hapoel più avanti e non di certo agli ottavi, è stata poi una regular season sottotono, danneggiata dai troppi alti e bassi (sommati ai cambi a roster) avuti sotto Walter De Raffaele.

Guardando al match invece, le chiavi della sconfitta sono state sostanzialmente tre: l’incapacità di contenere gli avversari offensivamente, le troppe palle perse e i troppi tiri sbagliati dall’arco. Riguardo quest’ultimo aspetto, Venezia stasera è tornata a fare massiccio uso del tiro dalla lunga distanza (36 delle 57 conclusioni totali), mancando però troppo spesso l’appuntamento con il fondo della retina (12/36), fallendo anche diversi tiri aperti. A pesare negativamente è stata anche l’uscita di scena per falli di un Watt mai entrato in partita, autore di 1 punto in 12′ di gioco.

Spissu e Brooks incappano in una serataccia, mentre a salvarsi sono Willis (16 punti e 5 rimbalzi), Granger (18 punti, 4 rimbalzi, 2 assist e 2 rubate), Tessitori (13 punti e 5 rimbalzi) e Parks (13 punti e 4 rimbalzi). Positiva anche la prestazione di De Nicolao, uno dei leader nel tentativo di rimonta dell’ultimo periodo.

Tabellino statistico del match

Parziali: 24-16; 24-16; 29-23; 13-25

Totali: 24-16; 48-32; 77-55; 90-80

Hapoel Vegan Friendly Tel Aviv: Tokoto 4, Harel NE, Munford 13, Beni 6, Timor 13, Ariel NE, Hoard 3, Zalmanson 10, Onuaku 11, Ginat 10, McRae 8, Brown 12. Rimbalzi: Munford 9. Assist: Brown 8. Coach: Franco

Umana Reyer Venezia: Tessitori 13, Spissu 4, Parks 13, Ray, Moraschini 3, De Nicolao 6, Granger 18, Chillo ne, Brooks 6, Willis 16, Watt 1. Rimbalzi: Willis 5, Tessitori 5, Brooks 5. Assist: De Nicolao 4. Coach: Spahija

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