Che fosse una serie tutt’altro che scontata lo si sapeva, che Campobasso potesse espugnare il Taliercio era una situazione possibile, che la Reyer – però – potesse trovarsi in una situazione così complicata era tutt’altro che pronosticabile. Le molisane dopo aver ceduto il passo negli ultimi 5′ di Gara 1 si impongono con merito totale in Gara 2 per 59-61 in casa delle campionesse d’Italia ed ora hanno la possibilità di staccare il pass per la finale vincendo entrambe le sfide al PalaSelvapiana. Due partite toste, giocate sui nervi: si scende in Molise sull’1-1 e con ancora tutto in perfetto equilibrio
La prima sensazione vedendo Gara 2 è che Campobasso ha tutto per mettere la Reyer spalle al muro e per giocarsi le proprie carte al meglio per centrare la finale: fisicamente le molisane sono sembrate più toniche fino al 36′ rispetto alle oro-granata, ma è altrettanto vero che l’esperienza e la voglia di non arrendersi mai di chi ha il tricolore cucito sul petto può pesare. Intanto in Gara 2 a prendersi la scena ci pensano Quinonez con 13 punti, Ziemborska e Scalia con 10 e soprattutto Pallas con 6 punti e ben 22 rimbalzi. Le lagunari ne hanno 13 da Kuier e Villa e 12 da Berkani. Da segnalare Mompremier fuori causa per problema muscolare.
Campobasso vince in casa della Reyer in Gara 2
Una Gara 2 giocata in maniera non pulita da entrambe, decisa nel finale per degli episodi, ma conquistata con merito indiscutibile da Campobasso: il riassunto della seconda partita di semifinale si può presto riassumere con il fatto che l’unico vantaggio della Reyer è stato sul 6-5 ad inizio partita, prima di precipitare anche a -16 con i vani tentativi di rimonta successivi. Un match sporco, maschio, con tanto nervosismo per un metro arbitrale ben poco chiaro e molto altalenante, ma vinto dalle molisane con una pallacanestro tanto semplice quanto efficace.
L’indisponibilità di Mompremier per risentimento muscolare è tegola non di poco conto vista la fisicità della lunga ungherese, ma non ha certo perso la partita solo per questo motivo la squadra di Mazzon. Certamente tirare con il 57% dalla linea della carità e con il 26% da fuori pesa tantissimo, così come pesano tutte le disattenzioni difensive sulle conclusioni da fuori di Ziemborska o Scalia nel primo tempo ed in avvio di ultima frazione. I tanti errori al tiro (anche inconsueti visti certi errori su dei lay-up davvero elementari) permettono a Pallas di giganteggiare sotto i ferri difensivi (19 dei 22 rimbalzi sono in difesa), non dando secondi tiri alle lagunari. Tanto da lavorare per le lagunari: sarà fondamentale recuperare energie, fare meno errori e trovare maggior impatto da Smalls e Santucci, fin qui apparse fuori dalla serie, aggrappandosi alle proprie certezze.
Nel momento della rimonta acceso da Pan e proseguito poi dal duo Villa-Cubaj è Campobasso a perdere ritmo e concentrazione, dilapidando tanti punti in poco tempo e non giocando con intelligenza contro la difesa aggressiva della Reyer: una sorta di ultimo assalto quasi disperato, che si spegne – però – sulla palla persa da Berkani a meno di 30″ dal termine sul -3. Lucidità scarsa per una rimonta impossibile, con l’ulteriore certezza che per vincere servono meno errori: è ancora tutto aperto, ma ora la squadra di Sabatelli sogna il 2 su 2 che varrebbe la finale. Da par suo le lagunari dovranno cercare di vincere G3 per mettere pressione alle molisane ed avere la certezza che nel peggiore dei casi c’è G5 in laguna.
