Non sbaglia neanche in una trasferta delicata come quella di Faenza la Reyer di coach Mazzon, restando in testa in LBF in solitaria dopo il derby vinto la settimana scorsa a Schio. Una partita che poteva nascondere mille insidie se consideriamo che appena un anno fa servì il tap-in di Kuier sulla sirena per espugnare l’ostico campo faentino e se leggiamo il momento tribolato a livello fisico delle campionesse d’Italia: la trasferta in casa dell’E-Work arriva al termine di una settimana vissuta lontana da casa tra il derby di domenica scorsa e la sfida durissima di Valencia di mercoledì ed un’infermeria che vede ancora ai box Fassina, Nicolodi ed una convalescente Cubaj (oggi in campo per 4′). Piove sul bagnato per le oro-granata che perdono Berkani nell’ultimo quarto per sospetta frattura al naso, da valutare nelle prossime ore.
49-75 il finale al Pala Bubani per la squadra lagunare, trascinata dalla consueta grande prova di squadra (4 giocatrici in doppia cifra): miglior marcatrice dell’incontro è la solita Awak Kuier con i suoi 19 punti, seguita dai 14 a testa di Smalls e Stankovic e dagli 11 di Villa. Sono 8 più generalmente le giocatrici a segno per coach Dall’Ora (assente per indisposizione Mazzon). Per Faenza serata di poche notizie positive, se non con i 15 di Brzonova, ma la serata opaca di Reichert e il mancato impiego di Roumy pesano tantissimo per coach Seletti, che ha potuto poco in una serata come questa.
La Reyer espugna Faenza in scioltezza e resta imbattuta
Continua la marcia inarrestabile della Reyer, che liquida Faenza soffrendo leggermente solo nel terzo quarto: le oro-granata indirizzano una partita che poteva essere ostica già dal primo minuto ed hanno la grande capacità di non voltarsi più indietro, restando sempre avanti in doppia cifra e mettendo in luce ottime trame anche con quelle giocatrici che magari finora hanno giocato meno come ad esempio Miccoli. Se ripensiamo che lo scorso anno su questo campo le poi campionesse d’Italia hanno rischiato di lasciarci le penne venendo salvate da Kuier ed oggi hanno controllato in scioltezza, si può evincere la crescita di una squadra che davvero da tempo non sbaglia un colpo.
26 punti di scarto ad una formazione allenata alla grande da un ottimo coach come Paolo Seletti (ebbene sì, colui che ha “scoperto e lanciato” Matilde Villa) con giocatrici interessanti tipo Fondren, Reichert e Roumy (indisponibile oggi) significa essere ben focalizzate sull’impegno e concentrate su un piano partita che doveva necessariamente prevedere rotazioni più larghe possibili per quanto mancassero 3-4 giocatrici e senza depauperare quelle energie che servono poi per chiudere il giro di trasferte terribili andando a Praga mercoledì in casa di una delle contender dell’Euroleague Women. Tutto facile dunque, o meglio, tutto reso facile dalle infallibili lagunari.
La partita è presto descritta: Faenza prova a giocare a ritmi alti sin dal primo possesso, ma finisce immediatamente fuori giri con tante palle perse forzate da una coriacea difesa della Reyer, decisamente concentrata e sul pezzo. La qualità offensiva sprigionata dall’asse Stankovic-Kuier è semplicemente debordante, la serba gioca a meraviglia con la finlandese da passatrice e da finalizzatrice, mostrando il suo arsenale da giocatrice navigata e di intelligenza sopraffina, le bianche di coach Seletti possono davvero poco e quelle volte che non perdono palla trovano percentuali dal campo terribili che non aiutano di certo.
Brzonova e Fondren sono le due che provano ad accendere le faentine, ma è la profondità del roster delle viaggianti ad inchiodare definitivamente l’incontro: Smalls con un paio di siluri dei suoi, Santucci con delle giocate difensive da vera leader ed un paio di canestri di Villa, Pan e Kuier affondano sino ad un pesante -30 le ragazze di coach Seletti. 17% dall’arco, 27 palle perse i numeri nudi e crudi che descrivono la partita delle locali, finite fuori giri da subito e poi non più capaci di ritrovare il ritmo giusto se non in pochi minuti. Per le oro-granata le sole 8 perse a fronte dei 13 recuperi ed i 21 assist sono le note più liete, in attesa che torni un minimo di salute nel roster, oggi falcidiato da infortuni o acciacchi.
E – chiaro – vincere con questa forza e qualità senza 3 giocatrici è un chiaro segnale: Venezia è e resta squadra solidissima, se ci aggiungiamo che poi non perde in LBF dal 30 marzo allora è presto detto tutto. Da segnalare il colpo fortissimo rimediato da Berkani al naso: la giocatrice francese è uscita dal campo aiutata dai sanitari e dallo staff Reyer, sarà necessario l’approfondimento con esami per capire l’entità dell’infortunio occorso ad El Tornado, un’ulteriore tegola che si aggiunge ad un roster già corto con le assenze di Nicolodi e Fassina e le precarie condizioni di Cubaj. Da evidenziare la reazione lagunare a questo colpo: dal +16 le viaggianti hanno trovato forza, coesione ed energia per azzannare del tutto il match volando sul +30. Quando si è squadra queste sono le reazioni che arrivano.