Serviva una grande prova di carattere alla Reyer per non consegnare lo scudetto a Schio nel primo match-point che le orange avevano conquistato grazie al doppio successo interno di Gara 1 e Gara 2 e così è stato: una grande prova di attenzione difensiva, di energia e sacrificio che ha rovesciato l’inerzia della partita nel momento in cui la formazione di Dikaioulakos si è trovata con 5 punti di vantaggio nel terzo quarto. Si va – dunque – a Gara 4, con le lagunari che avranno la possibilità di forzare la definitiva Gara 5 qualora dovessero riuscire a sconfiggere ancora una volta le scledensi.
Una partita decisa negli ultimi 5′, con la Reyer che ha trovato grazie a Cubaj, Pan e Smalls il giusto appiglio per affondare definitivamente Schio. La partita – in realtà – l’ha girata Santucci nel terzo quarto con una serie di canestri di pregevole fattura che hanno aperto il 12-0 in favore delle oro-granata nella seconda metà di terzo quarto. Un grande successo per le campionesse in carica, che hanno avuto 12 punti da Cubaj e Smalls, 11 da Pan e Kuier e 10 da una determinante Santucci. In doppia cifra per le orange solo Laksa e Verona.
Santucci guida la Reyer: il carattere lagunare stende Schio
La volontà di non consegnare lo scudetto a Schio con uno 0-3 che sarebbe stato tale e quale allo scorso anno, girato al contrario. La volontà di far vedere che è ancora tutto aperto, che non è finita la serie e che l’equilibrio tra queste due squadre è totale. La Reyer ha risposto presente nel primo match da win or go home della finale scudetto, mettendo in campo grande energia, carattere ed intensità, rispondendo colpo su colpo ai tentativi di allungo prima e rientro poi delle orange: la serie è oggi 2-1 per Sottana e compagne, che hanno sabato un’altra occasione per chiudere i conti.
Momento decisivo: Schio avanti 41-46, la Reyer non trova la via del canestro. In quel momento si incendia Santucci che trova due triple pesantissime, un runner assorbito dal ferro e due liberi realizzati. Parziale di 12-0 messo lì dalle lagunari con 10 dei 12 punti messi a bersaglio dalla #22: l’impatto dell’ex Ragusa è determinante per dare la rimonta e la prima vera spallata all’incontro. Il cuore di chi lo scorso anno ha saltato la stagione, non dando apporto per lo scudetto, il cuore di chi non voleva chiudere la stagione così: la vera MVP di Gara 3 è proprio lei.
Come sempre è l’apporto delle italiane a dare il là al successo delle lagunari, che hanno offerto una grande prova di squadra fatta di 5 giocatrici in doppia cifra, di 16 assist, di sole 11 palle perse a fronte di 5 recuperi, di 86 di valutazione: Schio nel momento di difficoltà non ha punti dalle esterne a parte Verona e perde qualche possesso di troppo, disunendosi non solo al tiro, ma anche nella metà campo difensiva. 44% dal campo per le oro-granata, 35% per le orange: il 41% da fuori delle campionesse d’Italia fa la differenza rispetto al molto basso 23% di chi è avanti oggi 2-1 nella serie. Si tornerà in campo sabato alle 20.30, sempre in laguna: altro match point per Sottana e compagne.
