Home Basket femminile Olimpiadi, basket femminile: Australia e Belgio volano in semifinale

Olimpiadi, basket femminile: Australia e Belgio volano in semifinale

di Paola Giuntini

Australia e Belgio sono le prime semifinaliste del torneo femminile di basket alle Olimpiadi. Per le Opals, la qualificazione ha il dolce sapore di una vendetta servita fredda: l’Australia non approdava in semifinale da Rio 2016, quando venne sconfitta ai quarti proprio dalla Serbia, che in quell’edizione vinse il bronzo. L’Australia incontrerà la vincente di Nigeria-Stati Uniti.

Per il Belgio, che fece il suo debutto olimpico a Tokyo, si tratta di una prima volta storica, nonché del maggior traguardo mai raggiunto dalla pallacanestro belga. Le Belgian Cats attendono ora la vincente di Germania-Francia.

 

SERBIA – AUSTRALIA 67-85

(19-26), (13-22), (16-24), (19-13)

La sconfitta con cui aveva iniziato i giochi sembra ormai un lontano ricordo: sette giorni e tre vittorie dopo, l’Australia si dimostra squadra vera, che ora può impensierire chiunque.

Le Opals partono fortissimo, con Alanna Smith, compagna di Cecilia Zandalasini alle Minnesota Lynx, a dominare il pitturato, e la 21enne Jade Melbourne a orchestrare l’attacco australiano. La difesa serba si apre colpevolmente, e l’Australia punisce: è +7 Australia dopo i primi 10 minuti.

Accelera nel secondo quarto l’Australia, con le positivissime Smith, Melbourne e George, mentre la Serbia, letargica in entrambe le metà campo, sembra decisamente fuori dalla partita. Dugalic e Jankovic provano a scuotere le Serbia, ma l’Australia, con un ottimo gioco corale, si porta addirittura sul +18 (30-48). Raca, vista quest’anno in Italia in maglia Dinamo Sassari, trova il buzzer beater del -16 (32-48).

Un terzo quarto stellare da parte delle Opals scava un solco incolmabile tra le due squadre: la tripla di Whitcomb firma addirittura il +28 (39-67). La Serbia è in confusione totale, con orgoglio ci provano Jankovic e Smailbegovic, ma la partita è ormai andata. Il terzo quarto si chiude sul 48-72.

Nell’ultima frazione di gioco, l’Australia rallenta leggermente il ritmo offensivo, e, come prevedibile, lascia spazio alle riserve. La Serbia gioca ormai solo per l’onore, senza mai riuscire a scendere sotto i 18 punti di svantaggio. Una prestazione magistrale da parte di tutte le Aussies, che raggiungono una semifinale che mancava dal 2016, dove potrebbe rinnovarsi l’affascinante sfida con team USA.

Prestazioni da incorniciare per Alanna Smith, autrice di 22 punti, 13 rimbalzi, 4 assist e 2 rubate, e Jade Melbourne, che chiude con 18 punti, 4 rimbalzi e 5 assist. Per la Serbia, che aveva sfiorato il podio tre anni fa, un epilogo amaro che ne ha evidenziato le difficoltà dopo gli addii illustri di Vasic, Brooks, Dabovic e Crvendakic.

 

SPAGNA-BELGIO 66-79

(26-26), (11-22), (12-19), (17-12)

La riedizione della finale degli scorsi Europei si prospettava una partita apertissima: la Spagna arrivava da un record di 3-0 nel girone, e il Belgio era carichissimo dopo l’impresa compiuta contro il Giappone, che era valsa il passaggio del turno.

In realtà, la partita è durata solo un quarto, il primo, dove le alte percentuali da tre avevano illuso le spagnole, facendo presagire una partita punto a punto.

Già nel secondo quarto, però, il Belgio mette il turbo, infliggendo alla Spagna un parziale di 11-22 che di fatto indirizza la partita. La Spagna trova buone iniziative con Gustafson, mentre si fa sentire la mancanza dell’apporto offensivo di Leonor Rodriguez, solitamente la più positiva delle sue. Il Belgio vola sull’asse Meesseman-Linskens, e si va all’intervallo lungo sul +11 Belgio (37-48).

Nel terzo quarto dilaga il Belgio, toccando anche il +22 (41-63). Meesseman, autrice di 14 punti nei primi due quarti, non ha bisogno di strafare: ci pensano Delaere, Linskens e Ramette a farsi carico dell’attacco belga. Male la Spagna, che non trova le forze per imbastire una rimonta. Da sottolineare, però, il grande gesto di sportività delle spagnole, che restituiscono il possesso al Belgio dopo che Becky Massey aveva perso il controllo del pallone in seguito a un infortunio alla caviglia.

Negli ultimi dieci minuti, la Spagna prova a rendere meno pesante il passivo. Al Belgio non resta che amministrare per portarsi a casa una storia qualificazione. Altra partita da MVP per Emma Meesseman, tuttofare con 19 punti, 9 rimbalzi, 6 assist e 4 stoppate. Grande prestazione anche per Kyara Linskens, autrice di 19 punti e 8 rimbalzi. Per la Spagna, 21 punti di Megan Gustafson e 13 di Cazorla, non abbastanza per evitare la sconfitta. Lacrime per Alba Torrens, giunta forse alla sua ultima apparizione con la maglia della nazionale.

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