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Up and Down della tredicesima giornata di Eurolega

di Alessandro Minola
Olimpia Milano-Valencia: Shelvin Mack per arginare Colom?

Dopo la tredicesima giornata di Eurolega la classifica è più omogenea che mai. A parte le tre squadre in testa (ossia Anadolu Efes, FC Barcelona Real Madrid) e le due in coda (Zalgiris Kaunas Zenit S. Pietroburgo), c’è un gruppone con un record molto simile. Basta dunque poco per entrare nella zona playoff, ma è altrettanto facile esserne esclusi.

Up della tredicesima giornata di Eurolega

Scottie Wilbekin: la guardia statunitense ha realizzato la sua miglior prestazione stagionale in termini di valutazione (33) e assist (9). A queste cifre ha poi unito anche 22 punti, 5 rimbalzi, 3 palle recuperare e ben 8 falli subiti. Wilbekin sta guidando il Maccabi Fox Tel Aviv verso la qualificazione ai playoff, mancata lo scorso anno. In generale, la squadra di quest’anno sembra ben assemblata. Oltre a Wilbekin ci sono altri giocatori decisivi per gli israeliani: su tutti spicca Othello Hunter, che da ex della partita realizza il suo career-high (20 punti).

Devin Booker: il lungo americano sembra essersi totalmente ripreso dal terribile infortunio che lo aveva tenuto fuori dal campo per quasi tutta la scorsa stagione. Con la sua doppia doppia da 24 punti e 10 rimbalzi ha contribuito a porre fine alla striscia di 4 sconfitte consecutive del Khimki Moscow Region. È stato ben coadiuvato da Alexey Shved, il quale a sua volta ha sfiorato la doppia doppia (22 punti + 8 assist), Anthony Gill Jonas Jerebko. Le valutazioni dei quattro giocatori appena citati, se sommate, equivalgono praticamente all’intera valutazione di squadra dei dodici giocatori dell’Alba Berlino, avversari del Khimki in questo turno.

Anadolu Efes: la squadra di coach Ergin Ataman conquista la settima vittoria consecutiva, sul campo del Fenerbahçe nel derby di Istanbul. Mattatore della partita è stato Krunoslav Simon: per il serbo 22 punti, 9 rimbalzi e 4 assistShane Larkin ha realizzato l’ennesimo ventello stagionale. Stranamente sottotono invece Vasilje Micic: evidentemente il play serbo è in un momento di calo fisico dato che sta giocando ininterrottamente da Agosto, quando ha disputato i Mondiali in Cina con la sua nazionale. Bisogna sottolineare il fatto che l’Efes è primo in classifica con unidici vittorie e due sole sconfitte nonostante le assenze di Bryant Dunston e Adrien Moerman, due giocatori che possono fare la differenza in ogni partita.

Tredicesima giornata di Eurolega: Efes ancora in testa senza Dunston

Tredicesima giornata di Eurolega: Efes ancora in testa senza Dunston

Down della tredicesima giornata

Zalgiris Kaunas: dopo aver parlato dell’Efes, eccoci all’estremo opposto: per la squadra di coach Sarunas Jasickevicius quella di ieri sera contro il Valencia Basket è stata la settima sconfitta consecutiva, l’ennesima davanti ai propri tifosi. Si può dunque parlare di crisi. L’innesto di Kc Rivers e l’addio di Alex Perez non hanno dato i frutti sperati; in aggiunta, i lituani hanno perso per infortunio Marius Grigonis, giocatore finora fondamentale. La prestazione contro il Valencia non è stata la peggiore vista finora, ma è evidente che manchi qualcosa che permetta allo Zalgiris di vincere qualche partita. Forse il miracolo dello scorso anno non sarà ripetibile.

CSKA Mosca: lo stesso discorso appena fatto per lo Zalgiris vale anche per i moscoviti. La squadra costruita dopo la smobilitazione estiva è comunque di alto livello, ma ad esempio fatica a gestire partite punto a punto come quella di giovedì a Tel Aviv. Il talento di Mike James e la solidità di Kyle Hines non sono sufficienti. Ron Baker Kosta Koufos, dopo anni in NBA, sembrano inadeguati per il basket europeo. Resta pesantissima l’assenza dell’ala Will Clyburn.

Tredicesima giornata di Eurolega: delude Kosta Koufos

Tredicesima giornata di Eurolega: delude Kosta Koufos

Aaron White/ Shelvin Mack: un’altra coppia che delude, oltre a quella del CSKA citata in precedenza, è quella dei due americani dell’ Olimpia Milano. La guardia è rimasta sul parquet una decina di minuti, con qualche buono spunto offensivo ma disattenta in difesa; le voci che parlano di una sua possibile sostituzione, se confrontate con quanto dimostrato in campo, sembrano fondate. Indecifrabile invece la stagione fatta finora dall’ala ex-Zalgiris. Nonostante a Milano serva un 4 in rotazione, per far rifiatare Luis Scola, l’americano viene utilizzato pochissimo. Mai decisivo quando entra in campo, non ha ancora dato un segnale di vita.

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