Dopo Payton Willis, e Derek Ogbeide è ufficiale il terzo colpo extra comunitario per Pistoia Basket dopo l’arrivo di Ryan Hawkins. L’ala di 201 centimetri per 106 chilogrammi è, di fatto, al primo viaggio cestistico europeo al termine di alcune stagioni vissute tra College e G-League. L’ultima annata è coincisa con l’esperienza ai Raptors 905, squadra satellite dei Toronto Raptors, con i quali ha messo a referto 5 punti e 2.9 rimbalzi in 18′ di media nelle 31 gare disputate. Northwest Missouri State prima e Creighton University poi rappresentano le tappe di avvicinamento con cui Hawkins si avvicina al basket dei grandi. Nella scorsa estate si aggiunge, inoltre, l’esperienza in Summer League con i Golden State Warriors e, appunto, i Toronto Raptors.Â
A Maryville il ragazzo fa vedere numeri interessanti fin dalla stagione 2018-19, come raccontano i 22.6 punti e gli 8.8 rimbalzi a partita in 35′ minuti di utilizzo sul parquet. Il tutto tirando con il 54 % da due e il 46 % da tre.Â
Pistoia Basket, le prime parole di Ryan Hawkins
Il nativo di Atlantic in Iowa ha rilasciato le prime dichiarazioni da neo giocatore dei biancorossi. “Sono davvero entusiasta di iniziare la mia prima stagione in Italia e con il Pistoia Basket â ammette lâala americana â lâobiettivo che mi sono posto è quello di aiutare la squadra a raggiungere tutti gli obiettivi che si pone per questo campionato e portare tante vittorie che renderanno felici i nostri tifosi. Dal punto di vista personale, invece, devo dire di essere particolarmente incuriosito da questo tipo di opportunitĂ , la prima lontano dagli Stati Uniti, dove ci sarĂ da esplorare unâesperienza culturale ed un modo di vivere differente rispetto a quello a cui sono abituato di qua dallâOceano. Sono carico e pronto per scendere in campo“.Â
A margine la presentazione di coach Nicola Brienza in merito all’arrivo del lungo classe 1997. “Siamo molto contenti della firma di Ryan. Un giocatore che, nellâidea di squadra che abbiamo, andrĂ a rivestire un ruolo molto importante: ha un eccellente tiro da fuori ed una intelligenza cestistica molto elevata che può essere funzionale per il miglioramento dei compagni stessi.
Inoltre, e non lo ritengo un aspetto meno rilevante, sia negli anni al College che nellâesperienza in G-League ha fatto della difesa un suo marchio di fabbrica, oltre che ad essere stato apprezzato da tutti i suoi allenatori per la grande grinta difensiva e per lo spirito positivo che riesce a trasmettere ai suoi compagni. Sono caratteristiche che si vanno ad incarnare al meglio nello spirito che è stato parte integrante del nostro gruppo in questi due anni: non vediamo lâora di vederlo e conoscerlo qui a Pistoia”.