Con la stagione attuale che va verso lo stop definitivo -con relativa non assegnazione dello scudetto- andiamo ad approfondire una particolare categoria, quella dei migliori attaccanti della Lega Basket Serie A.
La scelta dei giocatori analizzati non tiene conto della classifica dei migliori marcatori, bensì di quei giocatori che son più abili nel creare occasioni importanti grazie al loro talento. I migliori cinque attaccanti che saranno frutto di approfondimento sono Milos Teodosic, Adrian Banks, Sergio Rodriguez, Austin Daye e David Logan, tutti giocatori con differenti caratteristiche e differenti qualità. Analizziamo giocatore per giocatore le loro principali caratteristiche, partendo ovviamente dal ruolo.
Migliori attaccanti della Lega Basket Serie A: l’analisi dei giocatori
Milos Teodosic, playmaker Virtus Bologna: è il principale creatore di gioco delle V-nere insieme al connazionale Markovic (6,1 assist di media) ed anche il miglior marcatore del team leader in Italia. Come si costruisce punti il serbo? Principalmente triple dal palleggio dopo il blocco del lungo e penetrazioni nel traffico con appoggi facili al vetro.
Altra grande qualità di Teodosic è quella di subire falli sul tiro, con conseguenti viaggi in lunetta a rimpinguare il tabellino. Da esempio la prova in Coppa Italia contro la Reyer Venezia: un pessimo 2/16 al tiro e 15 punti segnati, con un complessivo 10/14 ai tiri liberi e 10 falli subiti.
Ciò a testimoniare la grande abilità dell’esterno ex CSKA Mosca nel procurarsi tiri a cronometro fermo, anche in serate storte al tiro, che gli vale un posto tra i migliori attaccanti della Lega Basket Serie A. Quello che è uno dei migliori passatori del campionato, è anche un gran realizzatore: scaltrezza, esperienza ed ovviamente grandi qualità tecnica le principali armi che usa per realizzare.
Sergio Rodriguez, playmaker AX Olimpia Milano: anche lo spagnolo come Teodosic è il miglior marcatore del suo team ed il miglior passatore (5 assist di media). Il giocatore ex Real Madrid, a differenza del serbo, è più abile nel crearsi tiri dal palleggio in isolamento dalla media distanza, cercando di meno il contatto fisico. Il playmaker dei meneghini è abilissimo nel crearsi tiri dalla lunga distanza con arresto improvviso, su blocco del lungo e anche in leggero allontanamento dal marcatore, oltre a tiri dalla media dopo aver giocato un lungo isolamento, magari con un miss-match.
Poche penetrazioni lo portano ad andare non troppe volte in lunetta (3 di media a gara), pur avendo una spiccata precisione (85%). Altra giocata classica di Rodriguez è la partenza in palleggio per spezzare il raddoppio ed avere possibilità di tiro ad alta percentuale o appoggio al vetro. Senza dubbio uno dei migliori attaccanti della Lega Basket Serie A.
Adrian Banks, guardia Happy Casa Brindisi: giocatore di striscia se mai se ne trova uno, il numero zero è il faro offensivo della squadra pugliese grazie alla sua personalità ed alla sua spiccata qualità offensiva. Come Teodosic, anche Banks è molto bravo nel cercare il contatto e procurarsi tiri liberi. A testimoniare l’innata scaltrezza nel cercare viaggi in lunetta c’è la finale di Coppa Italia contro la Reyer: in una serata piuttosto scarsa al tiro (4/15) il fuoriclasse americano si è costruito 15 tiri liberi, concretizzandoli tutti (10 falli subiti).
L’ex Varese è un gran realizzatore dalla lunga distanza (42% su quasi otto tentativi di media) oltre ad avere innate capacità di palleggio arresto e tiro dalla media (50% da 2 punti) e grande precisione in lunetta (4,7 liberi realizzati di media su 5,4 tentati). Rispetto a Teodosic e a Rodriguez, Banks è un giocatore più di striscia e più preciso al tiro, grazie anche ad un gioco brindisino che pone il capitano come principale terminale offensivo e di conseguenza i giochi chiamati sono spesso per lui.
Austin Daye, ala grande Reyer Venezia: 211 cm di puro talento. Il figlio d’arte del grande Darren è -tra tutti-quello col bagaglio tecnico più ampio rispetto agli altri. Inseritosi nel sistema Reyer alla perfezione solo nella seconda parte della stagione scorsa, dopo il rischio taglio, è risultato determinante nella conquista del secondo scudetto.
Grazie a delle braccia lunghissime, il numero 9 oro-granata può tirare da altezze pressoché irraggiungibili per ogni altro avversario. Gran giocatore in post basso grazie ad un ottimo uso del piede perno, ed in isolamento può segnare in ogni modo: step-back, appoggio al vetro passando “sotto” alle braccia del difensore ed in uno contro uno partendo da lontano al canestro. Il lavoro di coach De Raffaele è stato minuzioso, nel trasformare una vera stella e ottimo solista a vero uomo squadra, iniziando anche dalla panchina. Molto bravo anche nel crearsi tiri dalla lunga distanza dal palleggio, se entra in striscia diventa devastante per qualunque difesa.
David Logan, guardia De’ Longhi Treviso: l’ex campione d’Italia con la maglia di Sassari, è il miglior realizzatore della matricola trevigiana ed il leader tecnico indiscusso. Capace di crearsi tiri in isolamento e di uscire al momento giusto dai blocchi, risulta pressoché inarrestabile se nella serata giusta. Visto il ruolo da leader che ha a Treviso, è chiamato a prendersi responsabilità importantissime in ogni partita ed a forzare molte volte, ma non per questo perde pericolosità e talento.
Il numero uno bianco-blu è anche molto bravo ad attaccare il ferro e crearsi situazioni pericolose con degli isolamenti ed è, come Banks, anche lui un giocatore di striscia. L’esperienza al comando, perché l’età non sembra minimamente frenare l’ex Dinamo Sassari.