Come ben si sa l’Olimpia Milano ha dominato le Final Eight 2021 di Coppa Italia giocate al Forum, demolendo ogni avversario trovato sulla sua strada: le medie punti del trionfo milanese sono eloquenti, 87.6 punti segnati a gara e 58.6 quelli subiti. Uno scarto medio di 29 punti che non ammette repliche e che conferma – ancora una volta – la netta superiorità delle scarpette rosse in Italia, dopo quanto mostrato in campionato e nella regular season di Euroleague.
I ragazzi di coach Ettore Messina hanno annientato agevolmente al primo turno la UnaHotels Reggio Emilia con il punteggio inappellabile di 80 a 52, mentre in semifinale – nel remake della sfida 2020 – è arrivata una straordinaria prova di forza contro i campioni uscenti della Reyer Venezia. Dopo 23′ sostanzialmente equilibrati, i meneghini hanno alzato i giri del motore mandando in tilt gli oro-granata; il finale 96-65 è forse ingeneroso per gli uomini di Walter De Raffaele, ma testimonia la netta superiorità nel suolo nazionale dell’Olimpia.
La finale – inaspettata – si è disputata contro la Prosciutto Carpegna Pesaro, vera sorpresa del torneo: dopo un primo turno infinito e mozzafiatante in cui ha eliminato la Dinamo Sassari per 115-110 (d.t.s.), è arrivato un altro capolavoro per intensità, qualità e difesa contro l’Happy Casa Brindisi, finalista nelle ultime due edizioni: il finale 74-69 ha ammesso all’ultimo atto la squadra di Jasmin Repesa contro la sua ex Olimpia.
Per i marchigiani il vero miracolo è stato arrivare in fondo alla manifestazione, quindi non avevano granché da chiedere all’atto conclusivo, ma il risultato è stato eloquente: 87-59 in favore delle “scarpette rosse”, con partita in ghiacciaia già dopo 20 minuti (48-21). La Final Eight passa così agli archivi con un successo nettissimo e meritatissimo per la corazzata bianco-rossa, trascinata dalla premiata ditta Sergio Rodriguez – Gigi Datome: il primo ha sfornato assist a ripetizione, il secondo ha offerto tre prestazioni straordinarie, prendendosi il titolo di MVP della manifestazione.
Gigi Datome, leader e cecchino dell’Olimpia: è lui l’MVP delle Final Eight di Coppa Italia
L’acquisto di Gigi Datome ha permesso all’Olimpia di fare un notevole salto sul piano qualitativo, mentale e di pulizia delle giocate nei momenti chiave delle partite. Il capitano azzurro – forte dei suoi anni da protagonista al Fenerbahce di Obradovic – è riuscito a portare nel team allenato da Ettore Messina la sua calma olimpica, la sua serenità e la sua capacità di restare lucido nelle occasioni importanti, come – appunto – le sfide di Coppa Italia.
Se negli ultimi anni era mancato qualcosa ai milanesi era la serenità e la calma nelle situazioni complicate: basti ricordare la semifinale delle stesse F8 dello scorso anno, sempre contro la Reyer. Dopo un avvio travolgente i ragazzi di coach Messina si erano disuniti ed erano affondati sotto i colpi di una Venezia tosta, solida e sempre concentrata. Uno schiaffo restituito con gli interessi in questa stagione, con il numero 70 a dominare la scena in fase offensiva e difensiva.
L’età – purtroppo – non è più dalla parte dell’uomo con la barba ex Roma, ma per il suo ruolo non importa molto: il coach meneghino lo impiega come specialista offensivo e nei momenti complicati per tenere unito il quintetto sul parquet in quei 20-22 minuti massimali di utilizzo, permettendogli di essere sempre lucido nelle scelte (cosa che comunque non gli manca, a prescindere) e abile a difendere sui pari-ruolo avversari (basti vedere quanto è riuscito ad innervosire ed estromettere dalla semifinale un talento come Austin Daye).
Che giochi da 3 o da 4 ha poca importanza, perché l’efficienza di “Gigione” è sempre massimale e la testa è sempre programmata azione dopo azione, per trovare la soluzione migliore negli attacchi e nelle difese milanesi. Una mentalità vincente e da leader silenzioso quale è diventato con il passare degli anni – soprattutto grazie ad un santone come Zelimir Obradovic -, preso e voluto per questo da Ettore Messina. E il giocatore sardo non sta certamente tradendo le attese: in campionato tira con una percentuale del 60% (o quasi) dall’arco (numeri da capogiro!).
Nelle Final Eight 2021 – di cui Gigi Datome è diventato MVP – l’esperto leader vincente dell’Olimpia Milano ha messo a referto prove da 10 punti di media in 15′ di utilizzo medio sul parquet, con percentuali eccezionali: 50% da 2, 55% da 3 e 90% in lunetta. La valutazione media dell’ex Fener è di 12, con un picco massimo di 26 nella finale dominata contro Pesaro. Insomma: leadership, calma, lucidità e precisione chirurgica a servizio della corazzata allenata da Messina. Si potrebbe riassumere così la presenza di Datome a Milano.